San Sago deve chiudere Stampa
Scritto da comitato per la bonifica dei terreni, dei fiumi e dei mari della calabria - italia nostra praia a mare - suddistrutto - movimento ambientalista del tirreno   

E’ questa  la nostra posizione riguardo all’impianto esistente lungo il fiume Noce. I tentativi da parte della società che gestisce l’impianto,  di ammaliare il movimento ambientalista, non ci tangono per niente.

Già la ditta qualche settimana fa , attraverso il loro avvocato ci aveva contattati per un incontro, al quale avevamo risposto di no, in quanto la nostra posizione era inconciliabile con la loro. Quell’impianto è incompatibile con il fiume Noce, con la esigenza di conservazione di 6 Siti di Interesse Comunitario, cinque dei quali marini, con le attività turistiche presenti sulla costa in Calabria e Basilicata e per questo, a nostro avviso,  va chiuso. C’è stato un peccato originale ad aver concesso quell’area, evidentemente confidando nella buona volontà della ditta che gestiva l’impianto di quel tempo. Era il 1998, e l'amministrazione comunale di Tortora, incautamente, autorizza la costruzione dell’ impianto per il trattamento dei rifiuti liquidi speciali non pericolosi, gestito dalle stesse ditte addette all'amministrazione dei siti di smaltimento reflui  e del trasporto immondizia (negli anni saranno sempre le stesse; cambieranno nome, ma mai sostanza). Nel 2001, un camion di rifiuti speciali viene scoperto mentre versa il carico direttamente in un appezzamento terriero nei pressi del fiume Noce. Un episodio grave con cui si avviò l'inchiesta che condusse alla“operazione ECONOX” del 2002, in cui vennero coinvolte la Campania e il Lazio. Il sequestro delle vasche di depurazione mostrò una discarica a cielo aperto per rifiuti pericolosi provenienti dalle due regioni coinvolte, con conseguente requisizione di circa 40 automezzi. Poi abbiamo visto com’è andata. L’arresto di tutti i dipendenti e gestori della ditta, un processo andato in prescrizione, un processo per alcuni carabinieri minacciati durante un sopralluogo, milioni di litri di sangue spariti nel nulla e probabilmente sversati nel fiume e nei terreni circostanti. E’ bene ricordare che quegli anni erano gli anni della Jolly Rosso spiaggiata a  Campora San Giovanni, erano gli anni dei rifiuti ospedalieri che si dovevano bruciare a Scalea in contrada Sant’Angelo, erano gli anni che i rifiuti della Marlane venivano trasportati di notte a Costapisola dove era stato aperta un’altra discarica di rifiuti speciali.  Anni che la ‘ndrangheta aveva aperto dei canali dell’immondizia verso la Calabria. A San sago , quindi dopo la prescrizione del processo ecco subentrare una  “nuova” gestione ed  eccoci di nuovo con nuovi problemi. Ancora quintali di percolato sversati nel fiume, ancora i gestori della ditta sotto inchiesta ed in via di essere processati.  Il processo prenderà l’avvio il prossimo 8 aprile presso il tribunale di Paola. A rinviare a giudizio è stato il GUP, Pier Paolo Bortone . Ad essere processati per disastro doloso,  inosservanza di autorizzazione nella gestione di rifiuti non pericolosi, getto pericoloso di cose, aggravato dal danneggiamento, distruzione e deturpamento di bellezze naturali saranno tre amministratori  dell’impianto, Debora Plastina in qualità di amministratore unico e rappresentante legale,  Raffaele Cavaliere collaboratore  e Agostino Gallo direttore tecnico.  Di cosa si vuole discutere quindi ? Non c’è alcun margine di trattativa o compromesso con chi deve rispondere alla giustizia dei propri comportamenti .  Confidiamo comunque nel buon senso dei rappresentati del “Comitato Fiume Noce” che hanno invece avuto  un incontro con i rappresentati della ditta, a Lauria, fra le quali sembra da informazioni della stampa, fosse presente,  anche l’amministratore unico Debora Plastina che ha un procedimento in corso per disastro doloso, cosa che fa capire che di “nuovo” nella prossima gestione non c’è assolutamente niente. 12.03.2016

Comitato per la bonifica dei terreni, dei fiumi e dei mari della Calabria (Giovanni Moccia)

Italia Nostra Praia a Mare (Roberto Laprovitera)

Suddistrutto (Alessia Manzi)

Movimento ambientalista del Tirreno (Francesco Cirillo)

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