Il Laboratorio per la democrazia  ha già evidenziato - più volte - le criticità causate da questa Amministrazione comunale sulla tariffazione del servizio idrico integrato del Comune di Belvedere M.mo.

In particolare ha evidenziato che  la determinazione delle tariffe,  operato con la Delibera n. 158 del 25.09.2012, è stata successiva all’invio dell’acconto; ciò determina una prima criticità. Ma non basta. E infatti l’anticipo è stato calcolato a € 0.85 + iva al mc per poi subire - con la sopracitata Delibera - una salatissima maggiorazione del 12% (€ 0.95 + iva al mc, e dunque 10 centesimi in più!)

Alla luce delle accennate criticità più volte abbiamo sollevato dubbi sulla effettiva capacità dell’Amministrazione comunale rispetto al servizio di sigillatura e lettura dei contatori. Non tutte le utenze, infatti, sono provviste di contatori per la lettura dei consumi.

Gli ultimi dati ci dicono che ci sono circa 3000 utenti che non hanno ottemperato all’Ordinanza sindacale n.18 del 25.02.2011 che obbliga i cittadini all’installazione dei contatori. Detti utenti sono impossibilitati, quindi, a comunicarne la lettura.

Una recente sentenza del Giudice di Pace di Patti (Messina) ha giudicato illegittima la bolletta se calcolata su consumi presunti senza la lettura del contatore. Secondo il magistrato, se l’ente gestore dell’acqua non provvede a effettuare le letture sul contatore dell’abitazione e, pertanto, calcola un consumo presunto, la bolletta è illegittima. Così come è infondata la pretesa di calcolare il relativo canone delle acque reflue e della depurazione, se anche per esse, il consumo viene calcolato in via presuntiva e non in base al consumo effettivo. Pertanto il prezzo della fornitura deve essere commisurato all’effettivo consumo e non può essere fissato secondo criteri meramente presuntivi che prescindano totalmente dalla situazione reale e si appalesino, pertanto, illogici.

Ricordiamo che il Comune di Belvedere calcola un consumo pro capite di 80 mc. Per cui chi non ha installato il contatore (oltre il 50% degli utenti a ruolo) ed effettuato la lettura, per l’anno 2012 dovrà pagare quanto segue:

Osservando la tabella, la prima anomalia risiede nella differenza di trattamento tra residenti e non residenti, il professionista non residente con villa, piscina e giardino che non ha comunicato la lettura del contatore pagherà solo 202 €. Un famiglia residente composta da quattro persone 361€.  Questa è una situazione di palese iniquità!

Alla luce di tale situazione, ed in considerazione del fatto che sono ancora tanti i contatori da sigillare, come Laboratorio per la Democrazia invitiamo l’ Amministrazione comunale a non prescindere dai principi di equità, giustizia sociale e pari trattamento fiscale e tariffario.

Sono tre anni che l’Amministrazione Granata, con il servizio idrico tenta di passare al sistema di tariffazione a consumo senza riuscirvi.

Ma solo per questo non si può pretendere di far pagare ai cittadini onesti una gestione negativa.

Se l'Amministrazione Granata non riesce ad evitare questo tipo di gestione fallimentare il  Laboratorio per la Democrazia chiede, e invita i contribuenti a chiedere, che per l’anno 2012 siano applicate le tariffe dell’anno 2011.  Ne va della equità e della giustizia sociale! Laboratorio per la Democrazia - www.labdem.org - 23.12.2012