cattivi odori dal depuratore, un dossier sarà inviato alla Procura Stampa
Scritto da matteo aloia (labdem)   

L’art.844 del Codice Civile, contiene, il cosiddetto divieto di immissioni per il quale è interdetta al proprietario di un fondo, la possibilità di determinare immissioni moleste nel fondo del vicino se superano la normale tollerabilità.

Ebbene da molti anni questo divieto, viene sistematicamente disatteso.Così, in corrispondenza della stagione estiva, si verifica che un numero copioso di cittadini residente nei pressi dell’impianto di depurazione del Comune di Belvedere Marittimo, a causa delle esalazioni che esso produce, non può usufruire a pieno delle proprie abitazioni e degli spazi all’aperto ad esse pertinenti.

Ma la cosa grave, degna di biasimo e che dovrebbe indurre ad una profonda riflessione, è che questo atto è compiuto anche se indirettamente da un’ Ente pubblico.Esso proprio in quanto tale, dovrebbe garantire e perseguire il bene della “polis”, ed invece di fatto viola un principio costituzionalmente sancito: la libertà del cittadino, ponendo degli ostacoli sociali e compromettendo così, il pieno sviluppo della persona umana.

Impedire, a mio avviso, il pieno godimento della propria abitazione, della casa come ambiente, nel quale la famiglia svolge la sua vita, della casa nella quale ci si forma come individui ed alla quale si è legati da imprescindibili legami affettivi, costituisce una forma di violenza ed è una palese limitazione della libertà.

Sono state queste le motivazioni, assieme alla constatazione attraverso un monitoraggio che perdura da diverso tempo, a spingermi, dopo avere informato più volte sia verbalmente che per iscritto le diverse autorità comunali, che si sono avvicendate dal 2008 ad oggi, a mobilitarmi.

Sino ad oggi, ho evitato di adire le vie legali, di avviare una pratica risarcitoria atta a compensare i disagi subiti, anche perché, un eventuale ma verosimile riconoscimento pecuniario, graverebbe ulteriormente sulle già compromesse casse comunali, e quindi sulle tasche dei contribuenti.

Ho ricercato sempre il confronto costruttivo, ma ho dovuto constatare, che ciò non è possibile se si ha dinnanzi una classe politica, che non vuole o ancora peggio non riesce a comprendere ed a percepire alcune problematiche. Così ho deciso di inviare tutta la documentazione in mio possesso alla Procura della Repubblica di Paola per ravvisare se vi siano delle responsabilità penali relative agli accadimenti, ed inoltre intendo costituirmi parte lesa in un procedimento civile.

Sia la scorsa Amministrazione che l’attuale difatti non potevano non sapere, i documenti lo palesano. Le responsabilità, le omissioni, sono comuni. Le mie numerose istanze sono state sottovalutate ed in alcuni casi addirittura negate, accampando responsabilità a terzi.

Siamo di fronte ad un disastro ambientale costante, che una cittadina come Belvedere, che dovrebbe avere una vocazione turistica non deve e soprattutto non si può permettere.

La “vacatio” politica, è una caratteristica che accomuna e lega in un sodalizio incestuoso  maggioranza e opposizione. L’unico a dare segni di discontinuità, a cui va il mio attestato di stima sia umano che politico, è il Consigliere Oreste Sarpa che ha avuto il coraggio e la forza di intraprendere un percorso nuovo, diverso, dimostrando che vi sono uomini che non hanno scopi utilitaristici e che auspicano ed aspirano alla buona politica.

E di buona politica c’è insaziabile bisogno, ed è ciò a cui tende il Laboratorio Per la Democrazia, a cui orgogliosamente appartengo, il quale ricerca la partecipazione del cittadino alla vita pubblica, la condivisione .

Solamente attraverso essa, la verità può essere appresa, solo attraverso la condivisione, la retorica di cui sono colmi i racconti di politici di lungo corso, può essere demolita. È stato grazie al Laboratorio, se ho avuto modo di avere maggiore contezza e conoscenza, e quindi sono divenuto capace di trarre delle conclusioni, più corrispondenti al vero .Sono sempre più convinto che un nuovo corso sia perseguibile, questa classe politica ha fatto il suo tempo ed è oramai decotta ed inadatta a dare risposte.Il comune sentire sta mutando, molti ancora sono scettici ma una rivoluzione sociale e culturale è in atto. Dopotutto la società che costruiamo è il frutto dei nostri convincimenti, e se pensiamo di non riuscire a portare a termine i nostri progetti le nostre visioni, allora non le realizzeremo mai.

È comodo imputare le colpe univocamente al sistema, ma ritengo che sia più onesto riflettere sul fatto che il sistema è da noi condizionato e che possiamo spezzare schemi precostituiti, fatti per essere forzatamente propinati, figli di clientele e del tutto privi di trasparenza e quindi non assolutamente condivisibili.

“Vi sono uomini che fanno quello che loro dovere fare, quali che siano le conseguenze personali, quali che siano gli ostacoli, i pericoli o le pressioni. Questa è la base di tutta la moralità umana”. Matteo Aloia - Laboratorio per la Democrazia - www.labdem.org - 11.06.2012

allegati

corrispondenza con il comune di Belvedere M.mo

dossier fotografico depuratore

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