Imu, seguire l’esempio del comune di Polistena Stampa
Scritto da laboratorio per la democrazia   

L’Amministrazione comunale di Belvedere, ‘guidata’ dal suo Sindaco, non perde tempo quando deve tartassare i ‘soliti noti’!

L’Amministrazione Granata, infatti, lenta e indecisa a svolgere i compiti di programmazione e di garanzia di funzionamento dei servizi ai cittadini, non ha perso tempo nel raddoppiare l’addizionale comunale Irpef e risulta oggi tra i 138 comuni del meridione ad aver applicato l’aliquota massima consentita dalla legge e ad avere introdotto la tassa di soggiorno (le amministrazioni comunali che hanno deciso di tassare i turisti sono solo circa 480).

L’Amministrazione Granata deve ora stabilire, e applicare, il ‘Regolamento IMU’: saranno anche in questo caso tartassati i soliti noti?

Il Laboratorio chiede che, in questo delicato momento applicativo delle leggi Tremonti-Monti sulla finanza locale, l’amministrazione comunale di Belvedere Marittimo possa e debba seguire il buon esempio – calabrese e non padano – del Comune di Polistena, in provincia di Reggio Calabria!

Nel Regolamento IMU che si appresta a deliberare, l’Amministrazione Granata potrebbe stabilire un principio di equità e giustizia sociale abbattendo l'aliquota allo 0,2% per la prima casa, sgravando in tal modo la stragrande maggioranza dei cittadini da una tassa ingiusta ed iniqua e interpretando così il grave e difficile momento di disagio sociale delle famiglie.

Per pareggiare gli incassi si potrebbe applicare l'aliquota massima dell'1,06% sulle seconde case sfitte, anche perché sugli altri immobili diversi dalla prima casa, i Comuni, a differenza del passato, saranno costretti a versare allo Stato il 50% dell'aliquota media.

Si potrebbero prevedere nel regolamento agevolazioni e riduzioni per le seconde case affittate con regolare contratto o concesse in comodato ai figli, per terreni agricoli e fabbricati rurali e per immobili adibiti ad uso artigianale, commerciale ed industriale.

Infatti, nella scellerata ma verosimile ipotesi che l’Ente dovesse optare per l’utilizzo dell’aliquota massima, i costi relativi ai pagamenti della nuova IMU subirebbero un aumento che sfiora il 100%, che sommato alla già gravosa TARSU – applicata in funzione delle superfici utilizzate e non della reale quantità e qualità dei rifiuti prodotti (art. 65 D. Lgs. n. 507/93), e che quindi non consente agli operatori commerciali virtuosi di ridurre i costi – andrebbe a gravare ulteriormente sui già esigui bilanci aziendali.

Fattualità, questa, che in un quadro di crisi sovranazionale, ma soprattutto di profonda crisi sistemica locale, potrebbe determinare la riduzione del personale dipendente, l’insolvenza ed in extrema ratio la chiusura di molte attività.

Comprendiamo il delicato momento per le casse comunali, ma le scelte e gli indirizzi per un risanamento razionale del bilancio e delle finanze dell’Ente, devono evitare l’ «accanimento fiscale»…

Come il Laboratorio per la democrazia ha ribadito più volte in passato, altre sono le vie da percorrere che possono permettere – anzitutto – il risparmio e il contenimento delle uscite, a partire da un’attenta razionalizzazione delle spese di funzionamento della macchina amministrativa, per arrivare alla lotta all’evasione e all’elusione fiscale.

Per esempio, il Comune di Belvedere Marittimo può risparmiare circa 300 mila euro nel suo bilancio annuale utilizzando la recente sentenza della Corte dei Conti sulla tariffazione/gestione delle risorse idriche calabresi. Sentenza, peraltro giustissima, che ha confermato l’illegittimità delle tariffe applicate dalla Sorical ai Comuni e l’errore di calcolo nella conversione lire/euro della stessa tariffa…

Altra forma di risparmio potrebbe esserci nell’applicazione del Regolamento sugli incarichi legali, approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale con delibera n.48 del 24.09.2010 e mai reso operativo, che prevede che al momento stesso del conferimento dell'incarico venga sottoscritto un vero e proprio contratto tra l'avvocato e l'Ente, in cui è stabilito l'ammontare del compenso professionale. Il Comune può, quindi, impegnare la somma esatta, evitando di trovare «sorprese» in bilancio: la Giunta del Comune di Belvedere Marittimo – il Laboratorio per la democrazia lo ha più volte denunciato – ha al momento deliberato ben cinquanta incarichi senza rispettare i principi di concorrenza, parità di trattamento e trasparenza.

È un problema di ordine solo legale e morale? No, non solo.

È un problema di ordine anche finanziario in quanto lo spreco poi alla fine lo pagano i cittadini contribuenti (che non siano evasori) attraverso le varie tariffe locali, a cui a fine 2012 andrà ad aggiungersi la «batosta» IMU, che certo la Giunta Granata applicherà con zelo!

Anche per tali motivazioni, dunque, riteniamo che l’attività amministrativa della Giunta Granata sia lacunosa, scadente e del tutto priva di una visione di lungo periodo.

Anche per tali motivazioni riteniamo necessaria la presenza di soggetti politici che sappiano intercettare e veicolare la domanda di una «buona politica», che riesca a portare fuori dal guado questa nostra bistrattata città.

Il primo dovere e compito di un buon amministratore è quello di garantire ai propri cittadini un servizio appropriato, conoscendo e affrontando le situazioni, rispondendo conseguentemente alle necessità che si presentano e assumendosene le responsabilità. Riteniamo che in tutto ciò i nostri attuali amministratori hanno miseramente fallito. Belvedere sarebbe loro grata se ne traessero le dovute conseguenze. Laboratorio per la Democrazia - www.labdem.org - 30.04.2012

 

e-max.it: your social media marketing partner
 

Questo sito utilizza i cookie per gestire la navigazione ed altre funzioni.Chiudendo questo banner o cliccando su qualunque elemento di questa pagina acconsenti all'uso dei cookie. Per ulteriori informazioni sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, visitare la nostra pagina cookies police.

Accetto i cookie di questo sito.

EU Cookie Directive Module Information