festa dell’Unità regionale belvederese: il Pd evapora, lo zoccolo duro diserta |
Scritto da renato cipolla | |||
Dal 7 al 10 settembre si è svolta la Fest’Unità Regionale a Belvedere Marittimo. Sono intervenuti un Ministro, alcuni Sottosegretari, alcuni Onorevoli, il Presidente della Giunta Regionale Calabria, il Presidente del Consiglio Regionale Calabria e tanti altri. Si è parlato di ripresa economica e nuovi lavori e nuove imprese, di opportunità di crescita per i territori, della scuola che costruisce il futuro, ma la gente probabilmente non credendo più al Pd è stata scarsamente presente ai dibattiti tenutisi nella sala del Museo del Mare e nello spazio antistante Capo Tirone.
La mancanza di partecipazione, rilevata da passanti disinteressati, è stata abbastanza imbarazzante, soprattutto se si tiene conto che era una “Fest’Unità” Regionale!!!!
I parlamentari nazionali, regionali e locali non sono riusciti a convogliare a Belvedere i piddini per sostenere tutta la pletora di parlamentari: Richetti, Irto, Magorno, Del Basso De Caro, De Vincenti, Malpezzi, Ferri, Oliverio, Rosato, ecc.
Certo, i tempi sono cambiati, non ci sono più i dirigenti con un’oratoria passionale, con vere idee di sinistra, profondi conoscitori della politica (formazione alla Scuola delle Frattocchie) e dei problemi della gente, capaci di attrarre le masse. E poi c'è da dire che pure la comunicazione delle idee di questo PD, attraverso i mass media, non trova condivisione fra i giovani. Infatti, latitavano.
Del resto, come sostiene qualcuno anche dentro il partito o tra i recenti fuoriusciti, lo sfacelo non è tanto dei “propagandisti”, il problema è prima di tutto politico. Che cosa comunica questo Pd?
Inoltre, vedere persone che dalla destra più conservatrice e liberista sia approdata al PD è uno spettacolo avvilente e deplorevole per chi ha creduto nelle idee di sinistra.
Forse la spiegazione della scarsa partecipazione settembrina alla festa regionale del PD sta tutta in queste suddette osservazioni.
Alla “Fest’Unità” Regionale anche gli stand sono stati pochi e miseri. Che tristezza! Segno dei tempi. Renato Cipolla - 15.09.2017
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