Caro Ugo, da più tempo circola la voce di una tua candidatura a Sindaco alle prossime elezioni amministrative. Conoscendoti dalla nascita e apprezzando le tue qualità non posso che essere contento.

Da vecchio innamorato della politica pongo però il problema fondamentale: il problema  delle alleanze e dei progetti. Con chi e per fare cosa. Alle alleanze muscolari ho sempre privilegiato le alleanze delle idee e  in  una stagione politica in cui tutto e il contrario di tutto pare sia possibile non mi sembra una distinzione da poco conto. Belvedere è ferma da troppo tempo e l’immobilismo oggi è foriero di inevitabile regresso. Tutti affermano di mettersi in gioco per superare l’attuale stallo, “per il bene del paese” direbbe un noto politico regionale.   L’apparato amministrativo  è arrivato al punto di non essere in grado di cambiare una lampada di un organo illuminante. Sembra una esagerazione, ma purtroppo è la realtà.

Tutti i protagonisti sembrano percorrere vecchie strade. E per questo che non mi sento parte di un progetto, di trovare una collocazione e tutti coloro che tentano di attribuirmi in quota a questo o a quell’altro schieramento  non colgono l’essenza del problema dimostrando ancora una volta di non aver capito la portata della posta in gioco.

Un ruolo dovranno avere anche gli elettori che dichiarano tutta la loro insoddisfazione per trecentosessanta giorni, ma silenti nei cinque in prossimità del voto. Decidere senza confrontarsi non è mai stata una buona soluzione così come dare vita a  una coalizione unicamente sulla forza elettorale,   dei singoli  candidati.   Partire dalla realtà e superare le incomprensioni all’interno del circolo e nel pase potrebbe essere un buon inizio. Poniamo la discussione alla base delle nostre scelte; diamo vita a un metodo nuovo per una nuova partenza. Una partenza  che mi auguro non sia falsa come a volte capita nelle competizioni sportive.

Un abbraccio e un augurio  Franco Perre.

20.02.2022