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guardarsi allo specchio? Certo! Evasori e amministratori insieme PDF Stampa E-mail
Scritto da circolo pd di belvedere m.mo   

L'iniziativa di «parlare alla popolazione» sulle condizioni delle finanze comunali, è stata corretta, pur se tardiva. Dall'incontro,al quale i cittadini hanno potuto partecipare solo da spettatori, è emerso:

*l'ineluttabilità del dissesto finanziario;

*la responsabilità dei cittadini, iscritti a ruolo, che non hanno versato i tributi comunali,in tutto o in parte;

*la sostanziale assoluzione di amministratori, dirigenti, evasori;

*la minimizzazione degli effetti sociali del dissesto. La narrazione del Sindaco non è condivisibile, perché è stata rinunciataria, riduttiva, omissiva, edulcorata.

-Rinunciataria perché, rinunciando a soluzioni diverse come il Predissesto, meno gravoso per i cittadini, si vuole intraprendere una sola strada: il Dissesto, che, per quanto accidentata, è più comoda da percorrere per gli Amministratori in carica.

-Riduttiva, perché attribuisce la responsabilità del disavanzo solo agli omessi versamenti dei cittadini iscritti a ruolo.

-Omissiva, perché omette di individuare i responsabili politici , istituzionali e tecnici dell'enorme disavanzo ( cioè , coloro che avrebbero dovuto accertare, ampliando la platea dei contribuenti, riscuotere, spendere in ragione delle Entrate reali e non di quelle presunte).

-Edulcorata, perché vorrebbe "rendere dolce" l'amaro calice del Dissesto, le cui conseguenze sono devastanti sul piano sociale. Al contrario, noi pensiamo che la dichiarazione di Dissesto non sia inevitabile e che l' Amministrazione comunale, non appena consapevole dello stato catastrofico del bilancio, immaginiamo informata dagli assessori e consiglieri del precedente decennio, avrebbe dovuto informare la cittadinanza, tutte le forze politiche e sociali, i gruppi consiliari, ( non si dichiarava di essere il Sindaco di tutti?), con i quali verificare la possibilità di optare per il Predissesto.

Si preferisce, invece, delegare, come avverrà con la dichiarazione di Dissesto, la gestione del disavanzo a Commissari e consulenti esterni, i cui onorari e rimborsi spese graveranno sulle finanze comunali. L' Amministrazione comunale e il Sindaco, che pure si è presentato in campagna elettorale dall'alto della sua indubbia esperienza manageriale, ponendo fine a gestioni economiche dissennate, avrebbero potuto presentare un Piano di risanamento alla Corte dei conti, attingendo al Fondo statale di rotazione.

Il Sindaco, dando prova di coraggio e assumendo la responsabilità di un impegno duro, avrebbe potuto agevolmente dimostrare che le Entrate proprie del Comune di Belvedere vanno ben al di là di quelle iscritte a bilancio: occupazione di aree e spazi pubblici ( G. Murat), condono edilizio, IMU sui terreni edificabili e fabbricati, superficie reale degli immobili e loro destinazione d’uso ai fini della Tari, canone idrico integrato ( 800.000 m/c non sono fatturati). Pur tra indubbie difficoltà, il Predissesto concederebbe margini di manovra più ampi del Dissesto, che provocherà l'aumento immediato dei tributi e tagli indiscriminati alla spesa sociale, costringendo inoltre i fornitori del Comune, sicuramente quelli più deboli, ad accettare il 40% dei crediti vantati.

Noi pensiamo, inoltre, che i responsabili del dissesto non siano solo i cittadini a ruolo che hanno omesso,in tutto o in parte i versamenti dovuti, qualche volta anche per oggettive difficoltà, ma soprattutto gli evasori, coloro che sono del tutto sconosciuti al fisco comunale. Sono evasori quelli che risultano residenti a Belvedere solo per evadere l' IMU sulla seconda casa. Sono evasori quelli che, presentando al fisco dichiarazioni infedeli, versano in misura ridotta l'addizionale Irpef e beneficiano di esenzioni o agevolazioni sui servizi a domanda individuale ( mensa e trasporti scolastici).

E più di ogni cittadino sono responsabili quegli Amministratori che hanno sperperato il denaro pubblico, anche quando non era immediatamente disponile ( 5 milioni di euro di debiti fuori bilancio), con ordinanze, incarichi ereditari e consulenze clientelari. Quegli Amministratori di cui il Sindaco ha rivendicato l'eredità politica, perpetuandone, in questi primi 100 giorni, il modus operandi con ordinanze e incarichi professionali. Quegli Amministratori che il Sindaco ha premiato nominandoli Assessori, pur avendo approvato tutti i bilanci dell'Ente degli ultimi anni, nonostante i ripetuti e frequenti rilievi della Corte dei conti. Guardarsi allo specchio? Certo! Ma in primis evasori e Amministratori .

circolo Pd di Belvedere Marittimo - 29.04.2019

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