cerca nel sito

Laltrasinistra, Powered by Joomla! and designed by 123WebDesign
Il Ministro Salvini e la Magistratura PDF Stampa E-mail
Scritto da franco perre   

Nei giorni scorsi si è diffusa la notizia che il Sostituto Procuratore presso il Tribunale di Catania ha  iscritto nel registro degli indagati il Ministro degli Interni On. Salvini ipotizzando, a suo carico, il reato di sequestro di persona.

L’iniziativa del magistrato nasce dall’ordine impartito da Salvini  di impedire lo sbarco dei migranti che si trovavano sulla nave “Diciotti”.

L’elettorato di centro/destra, come ai tempi di Berlusconi, ha gridato allo scandalo affermando che, ancora una volta, magistrati comunisti impedivano a un politico  serio e efficiente di rispettare il mandato elettorale e risolvere uno dei problemi più annosi che attraversi il Paese.

A coloro che sono convinti della indebita intrusione della magistratura sull’azione del Governo è opportuno chiarire alcuni aspetti della vicenda, nella speranza di fare un po’ di luce nell’oscura fase politica che l’Italia sta attraversando.

La nave della Marina Militare “Diciotti” è intervenuta prendendo a bordo 180 migranti che stavano per naufragare.

Imbarcati i migranti la nave si è diretta verso il porto di Catania dove è attraccata.

A questo punto l’intervento del Ministro Salvini che ha ordinato all’equipaggio della nave  di impedire ai migranti di sbarcare.

Nessuno contesta al Ministro Salvini  di perseguire, in tema di immigrazione, la politica che ritiene opportuna in base al mandato ricevuto dagli elettori.

Il punto che si intende chiarire e se la  politica che  il Ministro persegue debba essere o meno nel rispetto  della legislazione vigente o può, essendo eletto dal popolo, prescinderne.

Allorquando afferma che i magistrati non sono eletti da nessuno e non rispondono a nessuno” e che “siamo ai processi politici come in Turchia. I giudici si rassegnino, ora comandiamo noi”,  Salvini esterna la sua convinzione di essere legittimato ad operare prescindendo dalle norme vigenti, e quindi della priorità dell’azione di governo sulla legislazione.

Il Presidente della Repubblica, dall’alto del suo ruolo istituzionale, ha indirettamente risposto a Salvini ricordando che “i singoli ministri giurano di svolgere il mandato ricevuto nel rispetto della Costituzione e delle leggi” precisando che “nessuno è al di sopra della legge, neanche i Ministri”.

Il punto, quindi da esaminare è quello di verificare se il Ministro dell’Interno Salvini, nell’esercizio delle sue funzioni, abbia o meno violato norme fondamentali del nostro ordinamento.

A coloro che gridano al complotto della magistratura contro un governo eletto e voluto dal popolo  è opportuno ricordare.

La nave “Diciotti”, che ha raccolto in mare i migranti, in quanto nave militare è territorio dello Stato Italiano.

I migranti pertanto, dal momento in cui sono saliti a bordo della nave, erano a tutti gli effetti su territorio Italiano.

I migranti presi a bordo non si erano resi responsabili di fatti penalmente perseguibili  essendo saliti sulla nave con il consenso del comandante.

In particolare non potevano essere accusati del reato di immigrazione clandestina o di eventuale altro reato.

L’ ordinamento del nostro Paese precisa inoltre che nessuno, e quindi neanche i migranti che si trovano legittimamente su territorio italiano, può essere limitato nei suoi movimenti se non in presenza di un fatto che solo un magistrato, e non già un  ministro, può ritenere ipotesi di reato.

I migranti quindi erano sul territorio dello Stato Italiano, con il consenso del comandante della “Diciotti” e non avevano commesso alcun fatto reato.

Se la ricostruzione normativa e fattuale è corretta, Salvini, in violazione di precise norme costituzionali e leggi dello Stato, ha impedito a 180 persone la libera circolazione.

Atteso l’ulteriore principio costituzionale della obbligatorietà dell’azione penale il P.m. aveva l’obbligo di procedere nei confronti del Ministro Salvini  ipotizzando, nei suoi confronti,  il reato di sequestro di persona.

I fatti sono lampanti così come sono lampanti i principi normativi richiamati.

Chi si scandalizza probabilmente non ha chiaro il quadro normativo, non sa che una nave militare è territorio dello Stato a cui appartiene, che all’interno dello Stato la libera circolazione può essere limitata solo in presenza di avvenimenti penalmente rilevanti o di eventi emergenziali per la salute pubblica (quarantena per epidemia).

Chi conosce la normativa vigente e si scandalizza dell’operato del P.M. probabilmente è nostalgico di un passato in cui chi governava era considerato al di sopra della legge.

Fortunatamente siamo ancora in uno stato di diritto e bene a fatto il Presidente Mattarella a ricordarlo a chi lo ha dimenticato o  mal sopporta un simile principio.

Franco Perre Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. '; document.write( '' ); document.write( addy_text77322 ); document.write( '<\/a>' ); //--> Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.

22.09.2018

e-max.it: your social media marketing partner
 

Questo sito utilizza i cookie per gestire la navigazione ed altre funzioni.Chiudendo questo banner o cliccando su qualunque elemento di questa pagina acconsenti all'uso dei cookie. Per ulteriori informazioni sui cookie che utilizziamo e come eliminarli, visitare la nostra pagina cookies police.

Accetto i cookie di questo sito.

EU Cookie Directive Module Information