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salviamo il castello aragonese! PDF Stampa E-mail
Scritto da ugo massimilla   
Lunedì 30 Ottobre 2017 22:53

La cultura, la conoscenza e i nostri straordinari beni d'interesse storico sono grandi occasioni per il riscatto della Calabria.

#Belvedere Marittimo, il nostro magnifico Castello aragonese, eretto da Ruggero il Normanno tra la fine del sec. XI e l'inizio del XII, è l’esempio lampante di una storia che ha visto le nostre popolazioni protagoniste di eventi mirabili.
Noi siamo figli di quella storia che non va dimenticata.
Una fortezza ubicata verso il limite Nordest del centro storico con imponenti mura di cinta merlate e alte venti metri, ma il cui stato di conservazione, purtroppo, appare decisamente critico.
Un monumento inserito nel patrimonio nazionale di cui possiamo andare orgogliosi, ma che esige di essere opportunamente valorizzato e ricondotto ad una “normalità” giuridica che lo salvaguardi da ulteriori dimenticanze o peggio ancora da possibili speculazioni.
Tutti dobbiamo essere protagonisti per restituire dignità a quest'opera formidabile valorizzando un bene così attrattivo.
Se non vogliamo fare come le tre scimmiette, sperando, come spesso accaduto, che siano altri a innescare il cambiamento che auspichiamo, su questa partita del Castello dobbiamo essere vigili, svegli e intraprendenti. Individuando, presto e con massima oculatezza, il percorso da compiere (insieme e senza distinzioni di sorta), gli strumenti e le forme più adeguate per ridare al Castello il risalto che gli spetta nello scenario nazionale.
Ecco perché oggi, alla riunione di capigruppo convocata alle 18.30, su richiesta dalla minoranza, il consigliere Francesca Ugolino (PD) unitamente ai capigruppo di minoranza Carrozzino (Rinascimento) e Tribuzio (Ora) cercheranno di tracciare una linea guida incentrata sulla tutela e sulla valorizzazione del bene.
Tutti sappiamo che il Castello, di proprietà privata, è attualmente all'asta al Tribunale di Paola, per i 2/3 dei diritti.
È anche vero che il Codice dei beni culturali e del Paesaggio (D. lgs. 42/2004, art 60 e seguenti) prevede il diritto di prelazione da parte degli enti pubblici.
Il rischio concreto è quello di una mancata vendita (e la conseguente riqualificazione del bene) per l'impossibilità di reperimento dei fondi da parte degli acquirenti siano essi istituzioni o privati.
Questo il nostro intento:
proporre una possibile soluzione anche tentando
di creare una cordata pubblico - privata facendo ricorso al cosiddetto istituto della “sponsorizzazione” (art. 120 Codice dei beni culturali e art. 19 codice dei Contratti pubblici), anche al fine di rispettare il vincolo di tutela e valorizzazione del nostro #Castello.

Uniti per la salvaguardia della nostra storia e del simbolo identitario della nostra #Belvedere. Ugo Massimilla segretario circolo Pd di Belvedere M.mo - 30.10.2017


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