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spazzatura puzzolente e… salata PDF Stampa E-mail
Scritto da anna maria russo   

Tante volte ho parlato di Sud e soprattutto di Calabria (Calafrica). Tante ma non bastano mai per raccontare e testimoniare le vicende della mia terra bellissima e disgraziata. Ne parlo anche oggi e ne parlerò anche domani, se necessario, perchè tacere è come girarsi dall’altra parte e l’ignavia non è tra i miei tanti difetti.

Fino a gennaio scorso risiedevo in un minuscolo comune del tirreno cosentino, Acquappesa, in cui la raccolta differenziata porta a porta è realtà consolidata da qualche anno. I cassonetti non fanno parte più dell’arredo pubblico (con l’eccezione di quelli per i pannolini, chiusi a chiave) e per i cittadini, all’inizio intimoriti dai bidoni colorati e  dalla classificazione dei rifiuti, la raccolta differenziata è diventata routine virtuosa.

Dall’inizio di quest’anno risiedo, per vari motivi che sarebbe lungo spiegare ma non distanti dalle ragioni del cuore, a Belvedere Marittimo, comune che già conoscevo bene e di cui mi impressionava negativamente la presenza per strada di quei cassonetti ricolmi di rifiuti che per me erano solo un ricordo sgradito.

A Belvedere M.mo la raccolta differenziata non è, infatti, porta a porta. In alcuni posti esistono cassonetti predisposti alla raccolta della plastica, della carta e del vetro, ma in altri, come quelli vicini alla mia nuova abitazione, si trovano solo cassonetti generici. Se si vuole differenziare bisogna avere uno spirito ambientalista molto forte perchè spesso si è costretti a caricarsi i rifiuti in auto per raggiungere i cassonetti giusti.

L’amara conseguenza di questa gestione approssimativa dei rifiuti è che il Comune non raggiunge nemmeno il 25% di raccolta differenziata . La regione Calabria prevede in caso di non raggiungimento di questa quota una penalità del 15% per i Comuni inadempienti a carico dei contribuenti. Ed è per questo che i cittadini belvederesi, compresa la sottoscritta, si sono visti recapitare nei giorni scorsi fatture maggiorate per il mancato raggiungimento di un obiettivo che doveva essere priorità assoluta non solo per i cittadini ma soprattutto per l’amministrazione comunale. Anna Maria Russo - 17.05.2017

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