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consiglio comunale aperto, un netto “no” alla violenza PDF Stampa E-mail
Scritto da adriana sabato   

Un  netto “no” alla violenza  è stato pronunciato ieri sera nel corso del Consiglio comunale aperto intitolato “sicurezza e legalità a seguito dell'evento delittuoso verificatosi il 12 dicembre nel territorio comunale”.

Il riferimento è chiaro, si tratta dell’assassinio di Silvana Rodriguez, la musicista di origini brasiliane barbaramente assassinata nella notte di Santa Lucia che ha sconvolto tutta la cittadina tirrenica, e oltre.  Negli interventi del sindaco Enrico Granata, dell’assessore Maria Filicetti, Francesca Impieri, Riccardo Ugolino, Eugenio Greco, è stata espressa somma vicinanza alle famiglie colpite da questa tragedia, alla comunità evangelica a cui prestava osservanza la vittima. Ma il pensiero è stato rivolto soprattutto ai due figli della povera vittima, i quali sono stati privati per sempre, della propria madre senza colpa alcuna.

«Purtroppo, ha evidenziato il consigliere Riccardo Ugolino, Belvedere Marittimo oggi viene  conosciuta oltreché per le bellezze naturali  anche per il barbaro assassinio avvenuto sabato scorso, e la celebrazione di questo consiglio è dovuto alla città e alla cittadinanza tutta. Nel momento in cui si troverà l'assassino sicuramente il comune si costituirà parte civile, perché questo efferato delitto rappresenta una sconfitta  per tutti. Però la paura e lo sconforto non devono prevalere e dobbiamo sforzarci di superare un momento tragico come questo : nulla giustifica tale ferocia e bisogna evitare assolutamente che in futuro ciò accada  nuovamente e molto dovranno fare in questo senso le istituzioni,  in primo luogo la scuola, l’amministrazione comunale, la vigilanza».

«A questo proposito, ha proseguito l’assessore Vincenzo Spinelli,  sappiamo che il territorio non è sufficientemente coperto dalle forze dell'ordine ed è per questo motivo che si potrà usufruire, ove possibile, dei fondi Pon, con i quali si potrà  accedere alla videosorveglianza, un progetto  proposto ma mai attuato. Si cercherà di partecipare al bando, e se questo non potrà essere fatto certamente lo si farà con i fondi comunali. E’ importante rendere più sicuro il nostro territorio».

«Silvana è stata uccisa barbaramente, ha proseguito il parroco della Chiesa Maria SS. del Rosario di Pompei don Gianfranco Belsito,  e tutti i progetti espressi qui questa sera, se pur molto apprezzabili, sono progetti a lunga scadenza. Io vorrei sottolineare la necessità di reagire e far capire immediatamente a tutti che questo è un fatto gravissimo per il quale non si può restare in silenzio. La comunità deve opporsi a questo gesto omicida che per il territorio non è certamente l’unico, la comunità non può restare sorda e indifferente di fronte a tali fatti. Ed è per questo motivo che immediatamente, di concerto con gli altri parroci abbiamo deciso di organizzare, nel rispetto del proprio credo e per dare un forte scossone a tutta la comunità, una fiaccolata di preghiera biblica per lunedì  21 dicembre, alle ore  19,00, che partirà da piazza Amellino, nel Centro storico della cittadina tirrenica. La cerimonia sarà animata dal parroco della Chiesa di Santa Maria del Popolo, Don Giovanni Celia, con tutti i parroci presenti, fino al piazzale del convento. Proseguendo poi, davanti alla chiesa della congregazione cristiana, si farà una sosta di silenzio».

Nel corso della fiaccolata verranno citate alcune  espressioni bibliche forti, anche di denuncia, senza scordare che la misericordia divina ha bisogna della confessione, così come la giustizia umana ha bisogno dell’atto di costituirsi e della denuncia, se qualcuno ha visto. «E’ importante quando c’è un omicidio, ha proseguito il parroco, che non si taccia e che chi ha visto parli, perché di fronte al valore della vita non si può far finta di niente»..

Don Gianfranco ha evidenziato la precisa volontà da parte della Chiesa cattolica, di voler restare nel territorio parrocchiale della povera Silvana, la quale, com’è noto, era osservante delle pratiche evangeliche. «L’importante, ha concluso, è restare uniti e non far disperdere la volontà di voler manifestare il proprio appoggio e la propria solidarietà ai fratelli che in questo momento sono così duramente provati, per questo avevamo anche interpellato il presbitero della congregazione , il quale non ha risposto al nostro appello, ma sicuramente riproveremo a contattarlo». Adriana Sabato - 20.12.2015

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