Pier Luigi Vercesi, direttore di Sette “Corriere della Sera”,  sarà ospite a Diamante per un dialogo d'eccezione con il prof. Nuccio Ordine, per la rassegna “Incontri d'autore” organizzata dall'Assessorato alla Cultura, sabato 8 agosto alle 21,30,  sul Lungomare Mancini.

L'incontro sarà preceduto dal saluto del sindaco di Diamante, il Dott. Gaetano Sollazzo. Pier Luigi Vercesi, da trent’anni giornalista in numerose testate, tra cui La Stampa e il Corriere della Sera, attualmente è direttore di Sette, il settimanale del quotidiano di via Solferino. È autore di alcuni saggi di storia del giornalismo, tra cui una Storia del giornalismo americano, e ha insegnato Teoria e tecniche del linguaggio giornalistico presso la facoltà di Lettere dell’Università degli studi di Parma. A dialogare con lui sarà, come detto,   Nuccio  Ordine,  diamantese di origine,  professore ordinario di letteratura italiana presso l'Università della Calabria, saggista e scrittore, i suoi libri sono tradotti in tutto il mondo,  noto in ambito internazionale per i suoi studi su Giordano Bruno e sul Rinascimento. Ordine collabora, inoltre, alle pagine culturali del Corriere della Sera e nonostante i suoi continui impegni,  che lo portano ad essere protagonista del dibattito culturale internazionale,  non ha mai interrotto il legame  che lo lega alla “sua” Diamante.  La chiacchierata tra i due intellettuali  sarà incentrata,  nella parte iniziale,  sull'ultimo libro di Vercesi  “Ne ammazza più la penna. Storie d’Italia vissute nelle redazioni dei giornali”.  Un volume, quest'ultimo,  che così è presentato dalla casa editrice Sellerio, che l'ha pubblicato:  “E' la storia dei giornalisti italiani dai tempi della caduta di Napoleone – e precisamente dal primo possibile scoop, il misero fallimento dell’impresa di Gioacchino Murat fermato dalla plebe calabrese nel 1814 mentre tentava di tornare sul trono di Napoli – fino agli anni Sessanta del Novecento. Storia di giornalisti, più che del giornalismo, da Ugo Foscolo (messo a libro paga dagli austriaci) alla rivoluzione editoriale di Enrico Mattei. Giornalisti avventurieri, giornalisti scandalosi, giornalisti venduti e comprati, giornalisti eroici, di svelatori di luminose verità o occultatori di vergogne nazionali: dai grandi ai meno noti, ognuno con la precisa cifra della propria personalità”.   Dalla storia del giornalismo italiano, straordinariamente  raccontata nel libro, il dialogo tra due protagonisti, come detto  l'uno direttore di Sette il settimanale più venduto in Italia, l'altro collaboratore autorevole delle pagine culturali del Corriere della Sera, si indirizzerà sul futuro stesso del giornalismo, sul ruolo degli intellettuali e sul Sud,  le sue ansie e le sua prospettive, tema sempre attuale e oggi come mai al centro del dibattito nazionale. L’Assesorato alla Cultura del Comune di Diamante - 07.08.2015