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un Bilancio tragico “tragicamente inutile” PDF Stampa E-mail
Scritto da gruppo ora   

Si riporta di seguito l’analisi effettuata dal Gruppo “ORA” sul Consuntivo 2013 predisposto dalla Giunta Granata per il Consiglio del 20 Luglio 2014, riunitosi a seguito sollecitazione Prefettizia 32274 del 1°Luglio 2014 che,

 

in caso di inadempienza nei termini, prevede la procedura di Scioglimento dello stesso Consiglio ai sensi dell’art.141, comma 2, legge 267/2000. Il nostro Gruppo, per le ragioni espresse con Mozione Scritta all’Ordine del Giorno all’inizio della stessa seduta, con formale richiesta di acquisizione, nel ritenere Nullo il Consiglio per vistose illegittimità negli atti (Relazione del Revisore dei Conti firmata da persona priva di nomina ed incarico con Delibera di Consiglio), abbandonava insieme all’intera minoranza la seduta, non volendo validare gli stessi.

Intervento Scritto sul Consuntivo di Bilancio 2013.

Viene recapitato all’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale l’approvazione del Consuntivo 2013, riunitosi a seguito sollecitazione Prefettizia 32274 del 1°Luglio 2014. Dalla predisposizione degli atti esibiti dalla Maggioranza, dai loro contenuti contabili, si evince una non chiara e facile lettura per la mancanza della Ricognizione dello Stato di Attuazione dei Programmi e dei Progetti e dello specchietto di Verifica della Salvaguardia degli Equilibri di Bilancio ai sensi dell’art. 193 del T.U.E.L.

Pertanto l’esame sul rendiconto della gestione 2013 viene ridotto ad un esercizio puramente contabile ed a una semplice constatazione di quanto asserito nella Relazione dell’Organo Esecutivo che viene riportato in modo sintetico, mentre viene aggiunta una Relazione Illustrativa dei Dati Consuntivi dell’Esercizio dal sapore squisitamente trionfalistico che di fatto amplifica quali risultati positivi di sana gestione i vantaggi dei provvedimenti legislativi posti in essere dal Governo Centrale nell’annualità finanziaria 2013 per venire incontro alle difficoltà dei Comuni.

Precisato che la nuova politica finanziaria della piena autonomia impositiva dei Comuni, per come il legislatore ha voluto, ha comportato per tutti gli Enti Locali un maggiore gettito di Entrata Corrente, sembra del tutto fuorviante il racconto sull’IMU, raccolto nella Logica Espositiva della Relazione Introduttiva al Conto del Bilancio, interpretata come imposta  a totale gettito comunale, quando specifiche disposizioni hanno sancito che il primo prelievo dell’Imposta veniva recuperato interamente dallo Stato per costituire quel fondo di solidarietà i cui benefici si sono tradotti appena successivamente.

In effetti stridono fra loro alcune affermazioni contenute in questa Relazione, con il richiami contenuti nella stessa, circa le agevolazioni e facilitazioni previsti dal Governo Centrale nel corso della legislatura 2013, e precisamente:

  1. Dalla comparazione dei dati sull’Entrata Corrente che si può effettuare sui Consuntivi degli Anni precedenti, desumibili anche dalla Relazione di Fine Mandato del Sindaco presentata il 9-Aprile-2014, non si evincono sostanziali provvedimenti amministrativi tesi al contenimento della stessa se non il riallineamento della spesa del Personale ottenuta per sopraggiunti limiti di età di alcuni dipendenti. Al contrario il decantato “Equilibrio Strutturale” si è ottenuto per mancanza di previsione ed attuazione di  Investimenti durante due esercizi consecutivi: il 2011, con sforamento del Patto di Stabilità, ed il 2012.
  2. Al risultato virtuale, di cui sopra, con buon gioco ha contribuito la Decretazione sull’Istituzione del Fondo di Garanzia finalizzata a ripulire scorie di entrate spesso utilizzate a coprire spese effettive, attraverso l’obbligo di previsione di un fondo svalutazione crediti nel limite del 25% dei residui attivi dei titolo 1° e 3° del Bilancio (D.L. n°95 del 6/7/2014). Ed in effetti, a dimostrazione, resta sincera l’Affermazione di Pag.10 della stessa Relazione là dove si riconosce che “ L’avanzo di amministrazione 2013 è interamente costituito dal fondo di svalutazione crediti”.
  3. La esposizione in conto capitale del Comune di Belvedere, pari a Euro 3.391.341,72, obbligatoriamente pubblicata dai responsabili economici dell’Ente ai sensi di legge, in occasione del Piano Finanziario dei Pagamenti, ha registrato una copertura di circa 1.073.245,36 di Euro con un mutuo della Cassa Depositi e Prestiti, da restituirsi, a seguito allentamento del Patto di Stabilità stabilito con  Legge n°64 del 6.6.2013 per favorire la liquidità degli Enti. E grazie a questa copertura, il Comune ha proceduto alla liquidazione dei debiti contratti, a tutto il 31 Dicembre 2012, sia in conto capitale che di parte corrente, rispettando quindi il Patto di stabilità. Non dunque un merito ascrivibile ad una capacità autonoma di entrata dell’Ente ed ancor meno a quella della sfera Amministrativa che anzi avrebbe dovuto aderire immediatamente al Patto verticale Incentivato, introdotto dalla Legge di Stabilità 2013 (228/12), per una migliore e più possibilista soluzione per l’ulteriore concessione di spazi finanziari per poter completare il pagamento dei restanti 2.146.490,72 di Euro dei debiti al 31.12.2012.

Nel ricordare che la liquidità dell’Ente non è rimasta favorita neanche dagli impegni sostanziali di  Anticipazioni di Tesoreria nel corso degli esercizi, nel 2012 per 2 Milioni e nel 2013 per 5 Milioni, con una mancata  restituzione di 500 Mila Euro ad oggi, il pagamento dei debiti é  a fronte di un Mutuo contratto con il Ministero  con “impegno di restituzione” sia pure a lungo termine. Pertanto ci sembra fuori luogo qualsiasi forma di trionfalismo e si resta scettici sulle intenzioni di questa Maggioranza, quale proseguimento naturale di quella precedente, in quanto, forse arbitrariamente,  continua a soprassedere dall’inseguire le Entrate attraverso nuovi meccanismi di riscossione, prima del maturarsi di interessi passivi, che incoraggiano ormai fisiologicamente il mancato accertamento e l’evasione.

Non è certamente confortante l’aumento spropositato dell’ammontare degli Interessi Attivi e Passivi riportati nei parametri della Relazione di Riaccertamento Residui che iperbolicamente ed in modo esponenziale aumentano di ben 16 Milioni di Euro, attestandosi agli attuali 26 Milioni rispetto ai 10 Milioni di Euro dell’Inizio mandato del 2009. E non è confortante il dato delle percentuali di copertura dei Servizi a Domanda Individuale con il 51% delle Mense Scolastiche, con l’80% della Nettezza Urbana e l’86% dell’Acqua. Una fisiologia comportamentale  di questa Componente Civica che governa da oltre un ventennio, che convive con una quanto mai dimostrata ma comoda scarsa incisività dell’operato gestionale dell’Ente, alla quale non può che essere rassegnato un giudizio fortemente critico in quanto, con lo stesso Sindaco, si dimostra incapace di dare la svolta necessaria all’economia della Città. A tutti vogliamo ricordare che le sofferenze di Cassa bloccano completamente la possibilità di Investimento per quelle opere pubbliche necessarie ed indispensabili, lasciando desolante il Paesaggio di una Città che si dice essere a Vocazione Turistica. Gruppo "Ora" -23.07.2014

 

 

 

 

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