centro storico, Mistorni: questo iniziale entusiasmo e voglia di fare sia costante |
Scritto da giuseppe mistorni | |||
L’iniziativa di riaprire in buona parte le antiche botteghe del corso principale del Centro storico, del dimenticato e quasi abbandonato borgo medioevale di Belvedere marittimo, è senza alcun dubbio meritevole e degna di apprezzamento e considerazione. Il merito va dato agli amministratori, in particolare a quelli che si sono sentiti ispirati e sensibili a far rivivere le antiche usanze, tradizioni e bellezze del passato ma, mi sia consentito, da comune cittadino che osserva, plaudire e ringraziare per il valido, essenziale, concreto contributo dato da un emerito nostro concittadino affinchè si potessero realizzare i desideri più volte espressi e auspicati da tanti. Si è rimasti in pochi a viverci forse perchè nostalgici, tradizionalisti, amanti della tranquillità e delle bellezze artistiche e panoramiche – mare monti – che si scorgono da ogni parte delle antiche case, ma è espressione comune e corrente , specie nel periodo estivo di tanti visitatori occasionali e non, turisti, provenienti da più parti, anche stranieri, nell’esaltare le bellezze e le caratteristiche degli antichi palazzi, delle vie e piazzette tipiche, famose le quattro porte e del “miraggio” ahimé del castello.
Dover ripetere spesso che il castello, catalogato fra i beni monumentali dello Stato, è privato, inaccessibile al pubblico e per di più in uno stato di conservazione precario e pericoloso per la pubblica incolumità a seguito della continua caduta di pietre dalla parete est sovrastante la strada di accesso alla zona alta del Paese.
Ai tanti giovani amministratori, l’augurio che questo iniziale entusiasmo e voglia di fare sia costante e da stimolo a smuovere consolidate pigrizie o scarso interesse di chi ha più esperienza e responsabilità dirette nell’affrontare alcuni problemi che certamente contribuirebbero a rendere più incisiva e duratura la iniziativa intrapresa.
Ricordo:
Non si sta sognando o essere utopistici: con impegno e buona volontà si possono cercare le soluzioni opportune per avviare un nuovo corso di vita e vivibilità nell’antico borgo e consentire ed incrementare così le iniziative intelligentemente avviate.
Tutto ciò è possibile se si inverte la tendenza di amministrare la cosa pubblica non più verticistica e municipalizzata, aperta alla partecipazione e contributo del privato che in simbiosi possano trarne reciproco vantaggio e beneficio. Che si possa verificare anche a Belvedere, ovviamente con le dovute proporzioni, ciò che Della Valle, Berlucchi ed altri imprenditori ed operatori economici stanno facendo per contribuire a recuperare beni di incalcolabile valore e che appartengono alla umanità intera. Un appello ai giovani e più sensibili amministratori: che si apra nel mese di settembre un ampio dibattito con la partecipazione dei cittadini per discutere, affrontare e individuare i percorsi più idonei per risolvere i problemi in parte elencati. Giuseppe Mistorni - 21.07.2014
|