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le ferite aperte di Scalea - solidarietà all'Aias Village. Lettera aperta dalla preside Cianciulli PDF Stampa E-mail
Scritto da maria grazia cianciulli   

Questo fenomeno sociologico definito dagli esperti americani come Christmas Blues, la tristezza di Natale, che colpisce sempre più ampie fasce di popolazione, sembrava lontanissimodalle nostre opulente feste, tipicamente italiane fatte di rituali più o meno sacri e di sfrenato consumismo e ostentazione.

L’estetica natalizia fatta di luminarie, pranzi, tombolate e forzosa allegria è messa a dura prova a causa di una crisi che si percepisce con sempre maggiore evidenza quando si guarda in maniera non distratta né superficiale ai piccoli grandi segni di sofferenza sociale.

Il 2013 sarà ricordato a Scalea come l’”annus mirabilis” in cui si è perso qualcosa che non si riesce a recuperare. Plinius ha sottratto molto in termini di fiducia nelle istituzioni e speranza di investimento in un futuro di sviluppo, dove la nostra cittadina avrebbe dovuto assumere un ruolo di riferimento per il territorio.

Questo è un Natale sottotono e si respira nelle strade  un senso di pudore nel manifestare serenità e allegria. Una città senza luminarie, “spenta” non solo per questo!

Chi arriva a Scalea venendo da sud assiste ad uno scenario ancora più deprimente. Una struttura, fiore all’occhiello della nostra comunità, che è andata distrutta in pochi secondi a causa di un ciclone violento, mostra il lato  desolato di Scalea, quasi un simbolo della distruzione in attesa di rinascita.

Chiunque abbia frequentato la piscina dell’AIAS Village comprende il grande danno subìto dal nostro territorio. Una struttura prestigiosa e moderna che dava la possibilità a tante persone di svolgere attività sportive natatorie e ippiche ad altissimi livelli e con istruttori prestigiosi, un centro di supporto alle tante famiglie di disabili che vi trovavano conforto umano oltre che terapeutico. L’AIAS village ha bisogno di rinascere in fretta, merita l’attenzione e l’intervento urgente delle istituzioni, conta sull’aiuto di ognuno di noi , di tutti quanti vogliono dare un proprio contributo alla ricostruzione non solo materiale di tutto quanto è andato distrutto e si mostra nel degrado delle macerie in attesa di  recupero e ricostruzione. Le tante macerie di Scalea aspettano di essere rimosse dai nostri cuori e dal nostro sguardo.

Riempie di entusiasmo costatare che nella nostra comunità vive un fiorente associazionismo di altissimo spessore. Tante splendide persone si spendono per il prossimo, per la cultura, per la valorizzazione delle nostre tante risorse. Tante splendide persone che non si sono rassegnate né scoraggiate ma che continuano con forza a costruire occasioni di crescita, sviluppo, solidarietà e promozione. A tutte queste persone che mantengono attivo l’elettrocardiogramma di Scalea va tutta la riconoscenza della cittadinanza e di tutte le persone che pur vivendo lontano seguono le sorti del nostro paese con apprensione e vicinanza.

Dobbiamo ricostruire in fretta l’AIAS Village, Scalea e le nostre speranze. Dobbiamo batterci perché l’attenzione delle istituzioni resti vigile e operativa in attesa di un nuovo anno all’insegna della rinascita e dello sviluppo del nostro splendido paese. Questo è il migliore augurio che possiamo fare a noi e ai nostri figli.Maria Grazia Cianciulli - dirigente scolastico dei Licei di Belvedere M.mo - giornalista - 24.12.2013

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