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chiesa Crocifisso, Mistorni: esaudire i sentimenti di devozione di tanti fedeli PDF Stampa E-mail
Scritto da giuseppe mistorni   
Giovedì 05 Settembre 2013 15:43

Percorrendo la strada provinciale per Belvedere M.mo, al confine nord con il comune di Diamante, nei pressi dell’Hotel Poseidon, è installato in bella vista un cartello pubblicitario in cui si indica: “Belvedere Marittimo città d’arte” e nello sfondo maestoso – forse un miraggio – si proietta il castello angioino-aragonese.

Per noi concittadini di Belvedere, ma ritengo anche per gli abitanti dei comuni limitrofi, in considerazione dei mutati rapporti di scambi, relazioni interpersonali e comunali,  è necessario ed indispensabile se si vuole lo sviluppo integrato di un vasto territorio, composito, ricco di grandi potenzialità artistiche , monumentali, culturali, tradizioni popolari, che si crei sinergia tra di essi per contribuire a far crescere , migliorare la qualità della vita delle nostre popolazioni ed offrire una varietà di servizi ed opportunità ai residenti e villeggianti che ci onorano della loro presenza. La logica della difesa tout court del campanile non è più consentita. Belvedere annovera tra i paesi della Diocesi di San Marco – Scalea la più alta presenza di opere artistiche religiose, sculture, quadri d’autore, reliquie di notevole pregio, che meriterebbero più attenzione da parte delle autorità preposte al fine di consentirne una migliore conservazione e possibilità di renderli accessibili ai tanti visitatori  specie del centro storico. L’opera di maggior prestigio: antico Crocifisso di pregiata fattura lignea risalente al 1711 custodito nell’omonima Chiesa in Belvedere centro , è stato di recente sottoposto ad un oculato intervento di restauro da parte della Soprintendenza cosentina che lo ha restituito alla sua originaria bellezza. Si è discusso molto sulla origine e l’autore dell’opera, specie da parte del dott. Samà, responsabile storico della Soprintendenza e del prof. Bulgarella dell’Università della Calabria. La pregiata scultura si fa risalire al maestro napoletano Giacomo Colombo o della sua bottega. A seguito di un recente sopralluogo dell’arch. Mingrone della Soprintendenza, promosso dal Parroco Don Giovanni Alessi, è stata disposta in via cautelativa la chiusura al culto della Chiesa del Crocifisso per le precarie condizioni in cui versa il tetto. I cittadini legati da forte sentimento e devozione alla magna opera lignea del Crocifisso chiedono al solerte parroco Don Giovanni di mettere al riparo la stessa da eventuali danni e di ricercare in altra idonea sede la temporanea collocazione, così potranno essere esauditi i sentimenti di devozione di tanti fedeli e l’ammirazione dei numerosi turisti. Nello stesso tempo mi sia consentito rivolgere un appello al Sig.Sindaco, per le competenze e nobili funzioni istituzionali che ricopre , di farsi promotore di un tavolo di concertazione per reperire la modesta somma 70 -80 mila euro necessari per la sistemazione e messa in sicurezza della Chiesa che ha custodito e custodirà nel tempo l’opera d’arte. Si ritiene e si auspica che la Soprintendenza, la Regione Calabria, la Provincia di Cosenza, il comune di Belvedere M.mo , la Curia e perché no i cittadini volontari e volenterosi, possano in maniera diversa contribuire per reperire i fondi necessari. Si contribuirebbe così, a riempire di un altro tassello, il mosaico dei beni culturali ed artistici presenti nel nostro Comune,  che sono patrimonio di tutti. Giuseppe Mistorni – 05.09.2013

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