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Marco Travaglio ha fatto finalmente chiarezza PDF Stampa E-mail
Scritto da riccardo ugolino   

Nei giorni scorsi M. Travaglio ha scritto su “Il fatto quotidiano”: “meno male che Berlusconi si è fatto, almeno per un pò, da parte: così dopo vent’anni, tutti possono vedere cos’è davvero la sinistra italiana e capire chi ha regalato all’Italia 20 anni di fascismo, 40 di democrazia cristiana e 20 di berlusconismo”.

Con queste considerazioni il novello Catone concludeva un furibondo attacco al segretario del PD che aveva avuto l’ordine di etichettare il linguaggio di Beppe Grillo di “destra”. Nell’invettiva contro Bersani, dopo avere sostenuto che la parola “destra” non significa più nulla, dimostra che il suo contrario, “sinistra”, significa ancora qualcosa, se pure di detestabile.

Ovviamente ciascuno è libero di combattere la sinistra e la sua stessa presenza nella storia della società italiana; ma certi giudizi sommari risultano offensivi nei confronti di personalità che hanno contribuito, con le loro idee e la loro attività politica, alla costituzione dell’Italia Democratica: Gramsci, Togliatti, Nenni, Pertini, Berlinguer, Di Vittorio, La Torre.

Affermare che la sinistra è la causa di tutti i mali del “secolo breve” non è solo offensivo nei confronti di milioni di uomini e donne, comunisti e socialisti, che hanno lottato per l’emancipazione delle classi lavoratrici, ma è anche ridicolo per chiunque abbia un po’ di dimestichezza con gli studi storici.

Senza la sinistra, senza Gramsci e Pertini, chi avrebbe tenuto accesa la fiamma della libertà durante gli anni bui del fascismo? Cosa sarebbe stata l’Italia senza la Resistenza, senza Togliatti e la “svolta di Salerno” grazie alla quale cattolici, liberali, socialisti e comunisti edificarono la Repubblica e la Costituzione? Senza il cosentino Fausto Gullo ci sarebbe stata la riforma agraria? Senza Di Vittorio e Giugni avremmo avuto lo Statuto dei lavoratori? Senza la sinistra avremmo ottenuto il nuovo diritto di famiglia, il servizio sanitario nazionale, la scuola aperta a tutti? Senza Pio La Torre, assassinato dalla mafia sarebbero stati confiscati i beni delle cosche? E chi, se non Berlinguer gettò il seme per la costruzione di una società “austera” nei consumi e rinnovata moralmente? E quando l’inflazione in Italia superava il 20% chi la salvò dal baratro in cui stava per precipitare? Consigliamo a Travaglio, prima di pontificare sulla carta stampata e in televisione, peraltro lautamente retribuito, di rileggersi un manuale di storia per i licei. Eviterebbe di dire sciocchezze, di offendere la memoria di coloro che per la libertà hanno patito il carcere, l’esilio o hanno sacrificato la vita. Eviterebbe di inalberarsi se lo definiamo di “destra”, lui che ha confessato di avere votato per Bossi. Si, Bossi, l’alleato di Berlusconi! Riccardo Ugolino dirigente Pd - 18.09.2012

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