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dopo l’aumento illegittimo della Tarsu l’Amministrazione Granata ora si occupa del Servizio idrico integrato comunale, sbagliando ancora! PDF Stampa E-mail
Scritto da laboratorio per la democrazia   

L’Amministrazione Granata non perde occasione per dimostrare approssimazione nella gestione tecnico-amministrativa della cosa pubblica.

Contraddicendo gli elogi di oculatezza , capacità e razionalità apparsi in questi giorni sugli organi di stampa, dopo l’accoglimento (?) da parte del Tar Lazio del ricorso sul mancato riconoscimento dei danni per le frane del 2009, l’esecutivo comunale impatta ancora una volta sui tributi; infatti dopo l’aumento illegittimo della Tarsu ora tocca al servizio idrico integrato.

In questi giorni gli utenti iscritti a ruolo si sono visti recapitare a casa i bollettini con scadenza 10 settembre, totale importo per le famiglie residenti 105 euro (in particolare acconto – minimo fatturabile - di 80 mc di cui: Acqua 0.30€ /mc, Fognatura 0.27€/mc Depurazione 0.30€/mc, quota fissa 25 euro).

Le tariffe applicate per l’anno 2012 riteniamo siano illegittime e discriminatorie.

Perché illegittime?

  • Nessun organo decisionale, Giunta o Consiglio, ha deliberato le  tariffe per l’anno 2012 le quali risultano modificate rispetto a quelle applicate nel 2011. Per tale motivo possiamo considerarle senza alcun dubbio illegittime ai  sensi dell’art. 117, comma 1, del D. Lgs. n. 267/2000  in base al quale gli Enti approvano le tariffe dei servizi pubblici in misura tale da assicurare l’equilibrio economico-finanziario dell’investimento e della connessa gestione.
  • Inoltre l’articolo 1 comma 169 della Legge 27 dicembre 2006, n.296 (legge finanziaria 2007) dispone infatti che: “Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazioni del bilancio di previsione. […] In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di una anno”.
  • Invece, per quel che concerne la quota fissa (25€ utenze domestiche e 42€ utenze non domestiche) il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) nella delibera n. 52 del 4 aprile 2001 oltre ad emanare disposizioni in ordine alla determinazione delle tariffe idriche al punto 1.3 del deliberato ha introdotto norme che mirano al superamento del minimo impegnato negli usi domestici facendo assumere il nome di “quota fissa” al canone per nolo contatore. Questo fa dedurre, che gli apparecchi di misurazione, dovrebbero essere forniti dall'Ente  e non installati dagli utenti.
  • Infine, la tariffazione agevolata può essere applicata solo alle utenze domestiche così come prevede il Provvedimento CIP 11 AGOSTO 1975, N. 26 “Nuovo sistema per le tariffe idriche nei vari comuni d'Italia. Norme di esecuzione dei provvedimenti CIP n. 45/1974 e 46/1974”, e non si comprende come il Comune di Belvedere M.mo adotti lo 0.30 € al mc  (tariffa agevolata) per tutte le utenze sia domestiche che non domestiche.

Perché discriminatorie?

  • Non tutte le utenze sono provviste di contatori per la  lettura dei consumi. Gli ultimi dati ci dicono, infatti, che ci sono circa 3000 utenti che non hanno ottemperato all’Ordinanza sindacale n.18 del 25.02.2011 che obbliga i cittadini all’installazione dei contatori. Detti utenti sono impossibilitati, quindi, a comunicarne la lettura. E’ illegittimo e discriminatorio, il trattamento secondo cui alcuni cittadini sono obbligati a pagare in base al loro reale consumo ed altri secondo convenienti parametri non definiti.

L’Ente, con le tariffe viziate da illegittimità rischia di soccombere nei ricorsi proposti presso la commissione tributaria provinciale provocando un serio danno alle già precarie casse comunali.

Un’amministrazione locale seria e responsabile non può così spudoratamente “Violare la Legge” e prescindere, da quei principi di equità e giustizia sociale.

Alla luce delle considerazioni svolte, il Laboratorio per la democrazia chiede che anche per l’anno 2012 siano applicate le tariffe del 2011 e la Giunta Granata faccia un deciso passo indietro rassegnando le dimissioni per “Manifesta incapacità di Amministrare”. Laboratorio per la Democrazia - www.labdem.org - 12.09.2012

P.S.

I consumi non quantizzabili  saranno stimati , per le utenze domestiche, secondo la composizione del nucleo familiare (80 mc pro capite) con una tariffa corrispondente alla 1° eccedenza  (1,035 €/mc) e per le utenze non domestiche (?)

Abbiamo confrontato i dati dell’indagine condotta dall’Osservatorio Prezzi e Tariffe di Cittadinanza attiva realizzati nei capoluoghi di provincia calabresi, con il comune di Belvedere m.mo.  I dati si riferiscono alla spesa sostenuta da una famiglia tipo di tre persone con un consumo annuo di 192 metri cubi di acqua e sono comprensivi di Iva al 10%.

Catanzaro

Cosenza

Crotone

Reggio Calabria

Vibo Valentia

Belvedere M.mo

€ 184

€ 185

€ 214

€ 225

€ 190

€ 211

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