opere pubbliche, Mistorni: non rientrino nel libro delle “speranze” o dei “sogni” di una notte d’estate |
Scritto da giuseppe mistorni | |||
Si apprende con piacere dell’incontro ufficiale avuto nella sede del Comune di Belvedere tra l’assessore Gentile, esponente di prestigio e qualificato della massima Istituzione regionale, ed i rappresentanti amministrativi del Comune con a capo il Sindaco Granata. Finalmente anche a Belvedere si ha avuto l’opportunità di avere un confronto diretto, franco e aperto con i vertici di chi ci governa, sui vari problemi ed esigenze primarie di cui il Comune ha necessità; sulle varie opere pubbliche in itinere e mi auguro anche sulle prospettive di sviluppo a medio e lungo termine ed in particolare anche sulla controversa problematica del mancato riconoscimento dei danni alluvionali 2009. Da cittadino, forse nostalgico, che ancora segue con interesse l’evolversi politico-amministrativo- culturale del proprio Comune e ambito territoriale, ci sia augura che questi incontri si ripetano con sistematicità e che da parte degli Amministratori locali si cerchino sempre più occasioni di verifiche e relazioni con chi ci governa alla Regione e che i programmi di opere , fra l’altro noti, non rientrino nel libro delle “speranze” o dei “sogni” di una notte d’estate. Nel contempo mi sia consentito ricordare a me stesso che nella democrazia rappresentativa il popolo ha il potere di governare, ne ha la “titolarità”, il diritto, anche se l’effettivo potere di governare è dei suoi rappresentanti che ne hanno l’esercizio. Ciò premesso, Signori Amministratori, seguendo i principi fondanti della democrazia liberale che ha regole ben precise fatte in modo da coinvolgere il popolo nelle decisioni importanti, di tenerlo informato, partecipe, di consentire il dialogo, di ascoltare proposte e suggerimenti, in una parola coinvolgerlo. Non si può più assistere che gli Amministratori, specialmente oggi che la situazione economica è drammatica, che non vi sono risorse sufficienti per garantire i servizi e le esigenze primarie, che a pagare per tutti siano i soliti pochi, se ne stiano chiusi nelle anguste stanze del “Palazzo”. Bisogna con spirito altruistico e di servizio ridare ai cittadini il desiderio, la voglia, la speranza di partecipare e di sentirsi utile e non elementi passivi che solo in determinati momenti vengono considerati . Anche da parte di tanti che hanno maturato esperienze amministrative nei vari anni, non più interessati ad una partecipazione attiva alla res pubblica, si sente il desiderio di avere momenti di confronto sulle varie problematiche a cominciare dalla struttura organizzativa – gestionale e di controllo del Comune, che deve essere aggiornata ed adeguata ai tempi; su alcuni interventi che dovrebbero essere attuati su aree, quartieri e territori degradati ricorrendo , se è necessario, a provvedimenti per alcuni impopolari; a prospettive di sviluppo e riqualificazione urbana; alla capacità e possibilità di indebitamento per contrarre mutui; al famigerato patto di Stabilità etc… Per inciso, penso che 5-600 mila euro per completare la strada di accesso al capoluogo potevano o potranno benissimo essere recuperati con i fondi Fas. Egregi Amministratori avete ancora due anni di attività amministrativa, se si mettono in essere forme di partecipazione si possono sensibilizzare tanti giovani, donne, ad impegnarsi in politica e consentire così spontaneamente l’affermarsi della democrazia dell’alternanza. Si faccia tesoro dell’espressione , adeguandola alle nostre capacità e formazione politico-culturale, del grande De Gasperi: Un politico guarda alle prossime elezioni , uno statista alle future generazioni, in considerazione che si è soggetti a dei cicli, che non si è eterni e che si abbia l’umiltà e la disponibilità a concorrere al rinnovamento e formazione di nuove classi dirigenti.Giuseppe Mistorni – 24.08.2012
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