chiusura Tribunale di Scalea, lettera aperta ai parlamentari calabresi |
Scritto da pasquale basile | |||
Onorevoli Deputati e Senatori, il Consiglio Comunale Comprensoriale - alla presenza di tutti i Sindaci dell' Alto Tirreno Cosentino, dei rappresentanti del governo Provinciale e Regionale - tenutosi in data 14.05.2012 presso il Comune di Scalea, ha espresso serissime preoccupazioni circa la chiusura del Tribunale di Paola e della Sede Distaccata di Scalea. Di questa problematica si è deciso di investire le S.V. Per cercare in tutti i modi possibili di scongiurare una prospettiva che, se attuata, sarebbe deleteria ed eccessivamente penalizzante per l'Alto Tirreno, ma che si estende a tutta la Calabria. Il taglio trasversale e cieco che il Governo Monti intende attuare sui Tribunali e sui presidi di Giustizia è assolutamente privo di riferimento al territorio e, nel nostro caso, siamo pronti a documentare analiticamente nelle sedi opportune quanto affermato. Tutti i presenti al Consiglio Comunale Comprensoriale hanno mostrato con decisione la voglia di combattere un tale metodo di soppressione delle sedi giudiziarie, che risulta ottuso e non fondato su criteri di “Giustizia”, proprio perchè non tiene affatto conto delle diseguaglianze territoriali, né dei costi indotti che sarebbero scaricati sugli utenti della Giustizia e, quindi, sui cittadini, sugli addetti ai lavori e anche sui disastrati enti locali. D'altra parte, anche il risparmio sulla spesa pubblica sarebbe discutibile. Dagli ultimi dati diffusi dal Ministero della Giustizia sembrerebbe che la riforma delle circoscrizioni giudiziarie nella sua piena attuazione porterebbe un risparmio di circa 80 milioni di euro annui, ma questa cifra è contestata in maniera forte sia dagli organi dell'avvocatura che dall' ANCI. Quest'ultima, infatti, ha ricalcolato l'effettivo risparmio della riforma il quale ammonterebbe alla cifra irrisoria di soli 32 milioni di euro circa. Alle contestazioni che tutta l'Italia sta muovendo all'intenzione del Governo di attuare una riforma ingiusta, pare che il Ministro risponda solo con un secco “niet”, chiarendo che non è sua intenzione tener conto delle istanze dei territori. Tale “sordità” non appare di certo corrispondere ai criteri di democrazia su cui l'Italia si fonda e richiede, come noi richiediamo, un forte impegno di Voi parlamentari affinchè si possa far comprendere le ragioni della Vostra terra e dei Vostri rappresentati. Non si possono eliminare presidi di Giustizia per un risparmio assolutamente irrisorio e, in taluni casi, fittizio con ricadute disastrose dal punto di vista sociale, economico e ovviamente giudiziario in una Regione duramente provata e in un territorio, come l'Alto Tirreno Cosentino, già oggetto di numerose privazioni dal punto di vista strutturale e sociale. In particolare, la Sezione Distaccata di scalea, del Tribunale di Paola, è significativamente produttiva e si attesta su un'area geografica che raggiunge una popolazione transitoria che arriva a circa 300.000 persone. I dati dettagliati sono riportati nella relazione allegata, già trasmessa al Ministro della Giustiazia. Quindi, il Consiglio di tutti i Sindaci dell'Alto Tirreo cosentino, rivolgendosi a tutti Voi, formalmente, Chiede
Infine, riteniamo opportuno e urgente che ciascuno di Voi si determini per organizzare immediatamente, in entrambi i rami del Parlamento, una riunione dei capigruppo – alla quale siano inviati i nostri rappresentanti - per assumere posizioni chiare all'atto della discussione e della votazione del provvedimento. Il Sindaco di Scalea in rappresentanza di tutti i Sindaci dell'Alto Tirreno cosentino - 29.05.2012
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