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consuntivo 2010, ennesimo richiamo della Corte dei Conti PDF Stampa E-mail
Scritto da redazione   

Con Deliberazione n. 39/2012 la Corte dei Conti sezione regionale di controllo per la Calabria nell’adunanza del giorno 11 maggio 2012 in relazione all’istruttoria condotta al rendiconto 2010 del Comune di Belvedere Marittimo ha evidenziato la presenza di comportamenti e situazioni difformi dalla sana gestione finanziaria,

alcuni di particolare gravità, rilevanti ai sensi e per gli effetti previsti dall'art.1, c.168, della legge n.266/2005 e che, in assenza di rapide ed efficaci misure correttive, possono condurre alle conseguenze previste dall’art.6, c.2, del D.Lgs. 149/2011. (Dissesto).

La Corte dei Conti ha evidenziato come l’ente abbia fatto ampio ricorso alle anticipazioni di tesoreria (anche nel 2011) e  alla utilizzazione, in termini di cassa, di entrate aventi specifica destinazione. Si tratta di criticità da evitare che confermano la scarsa capacità di riscossione dell’ente.

Nel 2010 si è verificata una scarsissima riscossione (euro 8.706,74, pari a meno del 5%) degli importi previsti e accertati per evasione tributaria ICI (euro 180.000,00). Tale rilevante scostamento dimostra la scarsissima capacità dell’ente di recuperare risorse dall’evasione tributaria e può indicare che la relativa previsione e il relativo accertamento (stranamente coincidenti) potrebbero essere stati effettuati anche al fine di conseguire l’equilibrio di parte corrente senza una effettiva valutazione della concreta esigibilità.

La gestione dei residui nel Comune di Belvedere Marittimo denota una situazione di estrema gravità per vari aspetti. Lo stesso Comune ha dichiarato (nota n.6513 del 1 marzo 2012) di aver proceduto solo alla cancellazione di residui insussistenti o prescritti mentre la legge (art.228 del D.Lgs. 267/2000) stabilisce che, in sede di riaccertamento, occorre verificare le ragioni del mantenimento (es. sono mantenuti tra i residui attivi solo le entrate accertate per le quali esiste un titolo giuridico che costituisca l’ente locale creditore della correlativa entrata). L’avvenuta cancellazione dei soli residui insussistenti o prescritti rende di incerta attendibilità il risultato finanziario.

Debiti fuori bilancio e passività potenziali

Il Revisore  ha segnalato un debito di euro 226.852,75 nei confronti del Commissario delegato per l’emergenza rifiuti, un debito con Sorical per fornitura di acqua potabile di euro 800.000,00 e un debito con Enel di “circa 220.000,00” euro. I debiti segnalati con tale nota ammonterebbero pertanto complessivamente a circa 1.250.000,00 euro.

A tale già grave situazione debitoria si aggiunge quella, ancora più grave, relativa alle calamità naturali oggetto dell’O.P.C.M. n.3741/2009 per le quali il Revisore ha segnalato l’esistenza di un debito pari a euro 4.676.247,15.

Tale questione era stata trattata da questa Sezione già in sede di controllo del bilancio di previsione 2011 (delibera n.617/2011). In tale delibera, ad oggi senza alcun riscontro, considerato che il Comune (in relazione al bilancio di previsione 2011) aveva sostenuto che le somme in argomento non erano debito fuori bilancio ma residui attivi e passivi sulla base della singolare spiegazione che gli enti preposti alla erogazione del contributo non avevano espresso alcun diniego a seguito di richiesta di finanziamento.

Si rileva ancora che, con O.C.D. n.19/3741/2009 (registrata da questa Sezione di controllo, ai sensi della legge 10/2011, in data 21 marzo 2012), è stato negato al Comune di Belvedere Marittimo il finanziamento richiesto (nota n.20493 del 10 dicembre 2009) pari a euro 3.723.835,96 (inferiore a quello richiesto in prima istanza pari a euro 11.168.343,27) per la presenza di numerose anomalie e incongruenze e per la non corrispondenza tra la documentazione inviata dalla Prefettura e quella inviata dal Comune. E’ necessario però sottolineare che, già in data 24 maggio 2010 (data di adozione dell’O.C.D. n.7/3741/2009), il Comune non era stato compreso tra i soggetti beneficiari dei contributi e quindi, già a seguito di tale O.C.D., il Comune, contrariamente a quanto in effetti avvenuto, avrebbe dovuto porre in essere ogni azione utile a reperire le risorse necessarie a dare copertura finanziaria agli interventi ordinati in somma urgenza e quindi agli impegni giuridicamente vincolanti assunti con le imprese esecutrici dei lavori. Si evidenzia che della questione si è occupata anche il Servizio ispettivo di finanza pubblica della Ragioneria generale dello Stato che (relazione del 1 luglio 2011 riportata nelle premesse dell’O.C.D. n.19/3741/2009) non solo avrebbe confermato l’istruttoria del Commissario delegato ex O.P.C.M. n.3741/2009 ma avrebbe evidenziato ulteriori aspetti. Le misure correttive adottate dall’ente in esito alla presente deliberazione ed i risultati conseguiti dovranno essere comunicati alla Corte dei Conti sezione regionale di controllo entro il termine perentorio di tre mesi dal ricevimento della medesima deliberazione. redazione - 29.05.2012

allegati

delibera n.39/2012

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