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in attesa del Bilancio di Previsione 2012 PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   

Dopo l’annuncio del non rispetto del Patto di Stabilità 2011, comunicato alla Ragioneria Generale dello Stato con Delibera n° 66 del 13.04.2012 da parte della Giunta Comunale a guida Granata, per Belvedere, dal punto di vista economico, si prospettano giorni ancora più bui, del già crepuscolare clima, di questi ultimi tre anni.

La preoccupazione non deriva tanto dalle ulteriori misure restrittive di spesa e di capacità di indebitamento cui l’Ente andrà incontro, quanto dalla constatazione di un clima di rassegnazione che investe anche il dibattito politico sulle cose necessarie da compiere.

Nel mentre, non credo costituiscono utilità per la cosa pubblica i soliti richiami simbolici e fuorvianti, resi per suscitare un’attenzione, e le proposte, al momento, fuori della portata dello stesso Comune, ugualmente ritengo, non giovare alla causa, l’atteggiamento di difesa da parte della sfera gestionale dell’Ente, che limita il  “non rispetto del saldo finanziario” alla sola parte dei pagamenti in conto capitale, relativa a quelli “delle opere pubbliche” (vedi art. “le anomalie del Bilancio Comunale: le opere pubbliche di sabato 28 Aprile 2012).

Come è ben noto, ai fini della determinazione dello specifico obiettivo programmatico, il comma 3 dell’articolo 31 della Legge di Stabilità 2012 ripropone, quale parametro di riferimento del Patto di Stabilità interno, il saldo finanziario tra entrate finali e spese finali (al netto delle riscossioni e concessioni di crediti), calcolato in termini di competenza mista (assumendo, cioè, per la parte corrente, gli accertamenti e gli impegni e, per la parte in conto capitale, gli incassi e i pagamenti). Ai fini del concorso di ogni ente alla manovra complessiva del comparto, il saldo finanziario obiettivo, per ciascun degli anni 2012, 2013 e successivi, è ottenuto moltiplicando la spesa corrente media registrata nel periodo 2006-2008, rilevata in termini di impegni, così come desunta dai certificati di conto consuntivo per la percentuale fissata per i predetti anni del 15,6% per l’anno 2012.

Il nostro Comune avrebbe dovuto conseguire, quindi, un saldo, calcolato in termini di competenza mista, non inferiore ad un valore così determinato, diminuito dell’importo pari alla riduzione dei trasferimenti erariali operata ai sensi dell’articolo 14, comma 2, del decreto legge n.78 del 2010 (art.31 comma 4).

Uso il condizionale, di proposito, in quanto non ci è dato sapere le cifre! Solo con la logica della esperienza, posso immaginare che, essendo in fase di Consuntivo, è potuto accadere che le entrate correnti non siano state sufficientemente elevate da coprire le spese del Titolo I ( in tal caso si sarebbe dovuto  ricorrere ad entrate di carattere straordinario per garantire anche la copertura delle quote di capitale); oppure si è verificato che con le entrate dei primi tre Titoli, l’Ente non è riuscito a finanziare le spese ordinarie, non potendo così coprire, con avanzo economico, la parte delle spese in conto capitale (Titolo II).

Pertanto sono costretto a rimandare il Giudizio Politico di merito al momento della presentazione del prossimo Bilancio Preventivo 2012. Mi limito in questa sede a sottolineare che la capacità di definire le politiche di spesa dipende dall’autonomia delle entrate proprie che consentono all’Ente maggiore elasticità per definire le spese di investimento e di conseguenza i relativi “canali di finanziamento”. Mentre un elevata percentuale di trasferimenti impedisce politiche di spesa, legate, per come visto, al volume di risorse che lo Stato trasferisce ogni anno. In questo ambito il rispetto degli equilibri di bilancio, in fase previsionale, è funzione diretta della composizione delle entrate correnti.

Resta, quindi, paradossale immaginare questo risultato negativo se si considera che la Giunta Granata ha raddoppiato l’IRPEF, applicato la Tassa di Soggiorno e parimenti  aumentato le Tariffe di Acqua, Spazzatura e Mensa Scolastica. Si accinge a varare l’IMU pesante.

E’ evidente a questo punto che manca del tutto “La Riscossione”!

Per questo capitolo in tempi non sospetti ho proposto una diversa calendarizzazione delle Cartelle di Pagamento; di aprire una Contrattazione di Riscossione con pagamenti agevolati per categorie e scaglionati, a seguito di Ingiunzione da parte dell’Agenzia delle Entrate; di pubblicizzare sul sito Comunale l’elenco degli Evasori. Ma ormai è forse troppo tardi!

Sul Consuntivo 2011 incombe la determinazione della Corte dei Conti a seguito rilievi, effettuati dalla stessa, su richiesta di mie osservazioni rese in fase di dibattimento Consiliare, a cui si aggiungono quelli espressi dal Revisore dei Conti nell’apposito parere. La Maggioranza, o meglio il Presidente del Consiglio Comunale, avrebbe dovuto convocare un mirato Consiglio per i chiarimenti di merito.

Questa inspiegabile ed illegittima chiusura, comunque non potrà impedire al Revisore dei Conti di comunicare, come per legge (nell’ipotesi di mancato rispetto del patto di stabilità 2011) l’informativa sulle sanzioni previste all’art. 7, comma 2 d.lgs. n. 149/2011) alle quali il Comune di Belvedere sarà sottoposto:

  • Riduzione del fondo perequativo in misura pari alla differenza tra risultato registrato ed obiettivo programmatico e comunque per un importo non superiore al 3% delle entrate correnti nell’ultimo consuntivo;
  • Divieto di impegnare nell’anno successivo a quello di mancato rispetto spese correnti in misura superiore all’importo annuale medio dell’ultimo triennio;
  • Divieto di ricorrere all’indebitamento per investimenti;
  • Divieto di assunzione di personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale compresi co.co.co e somministrazioni anche con riferimento ai processi di stabilizzazione in atto;
  • Divieto di stipulare contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi delle predette disposizioni sul personale;
  • Rideterminazione indennità di funzione e gettoni di presenza agli amministratori con applicazione di una riduzione del 30% rispetto all’ammontare risultante alla data del 30/6/2010;
  • Divieto di incremento delle risorse decentrate 8art. 8, comma 1 CCNL 14/1/2008).

A questa “spregevole situazione” si è giunti! Ma questa spregevole situazione è direttamente proporzionale alla” Responsabilità” di coloro che hanno pilotato il voto Amministrativo di Giugno 2009. Mauro D’Aprile “L’Orizzonte” - 09.05.2012

 

 

 

 

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