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“ la politica...sempre in lotta per la sopravvivenza. E gli italiani?” PDF Stampa E-mail
Scritto da lucio carrozzino   

La politica italiana, per venti anni,  si è preoccupata del berlusconismo e dell’antiberlusconismo, dimenticando che c’erano anche gli italiani e, così, oggi scopre la corruzione, l’illegalità e , soprattutto, il cattivo uso del finanziamento pubblico ( rimborso elettorale ) ai partiti.

Solo l’allarme, sollevato dalla Corte dei Conti, in occasione dell’ Inaugurazione dell’anno Giudiziario 2012 , con il suo Presidente (… l’illegalità, la corruzione ed il malaffare sono fenomeni ancora notevolmente presenti nel Paese e le cui dimensioni, presumibilmente, sono di gran lunga superiori  a quelle che vengono, spesso faticosamente, alla luce” …) , è riuscito ad allertare i partiti di maggioranza ( PDL, PD, UDC ), i quali, così, tentano di abbozzare una legge sulla corruzione.

E ci sono voluti Lusi e Belsito per ricordare agli stessi partiti, sebbene il referendum del 1993 avesse  abolito il finanziamento pubblico e sebbene gli stessi, con una “legge truffa”, lo avessero ripristinato come rimborso elettorale, di aver fatto confluire (da almeno venti anni) nelle loro casse un  fiume di denaro pubblico, in gran parte  finito nelle tasche degli  amici, di congiunti e clientele politiche o speso  in viaggi, immobili, ville da 3 milioni di euro, macchine, lingotti d’oro, diamanti, investimenti di ogni genere ed in ogni dove ( Tanzania , Cipro, ecc…).

Tutto questo è costato agli italiani, dal 1994  al 2008, circa 2,3 miliardi di euro e solo circa 580.000,00 ( cinquecentottantamila € ) per spese elettorali, a significare che tutto il resto, 1,7 miliardi di euro, o è ancora nelle casse dei partiti o è stato speso in modo poco trasparente.

A differenza del ’92 non sventolano più “i cappi” in Parlamento, non  gridano più “Roma ladrona”, non c’è più, fuori dal Parlamento, chi si diletta al “lancio delle monetine” di craxiana memoria, non c’è più chi si dichiara “impaziente di vedere Bettino Craxi consumare il rancio nelle patrie galere”.

L’unica pressante preoccupazione dei partiti ( PDL, PD e UDC ) che oggi sostengono il Governo Monti è che “se non cambiano presto le norme rischiano  di essere travolti tutti”; infatti Alfano, Bersani e Casini si sono subito messi al lavoro per cambiare la legge sul finanziamento ai partiti, ma si sono guardati bene dal ridurre la quantità di denaro pubblico che affluisce nelle loro casse, tant’è che prevedono di investire i soldi pubblici ( diventati privati), che restano nelle loro casse, in titoli di Stato , ma solo se italiani,  perché senza quei soldi i partiti rischierebbero ( a detta loro ) di chiudere (??).

Si rifiutano di rinunciare anche all’ultima tranche di rimborso elettorale ( politiche 2008) di 100.000.000, 00 (centomilioni di euro) o forse più, che dovranno spartirsi entro luglio, dimenticando, troppo in fretta, che solo i loro bilanci sono in attivo e, soprattutto, che, solo qualche mese fa , hanno votato una manovra “lacrime e sangue” per risanare il bilancio dello Stato a spese dei cittadini, nella quale hanno:

- ri-tassato la prima casa (IMU), mentre le fondazioni Bancarie non pagano 1,00 (un) euro ;

- aumentato l’IVA;

- aumentato l’Irpef;

- aumentato la benzina,  luce e gas;

- aumentato il pedaggio autostradale;

- aumentato il canone RAI;

- negato la pensione a chi aveva già programmato l’uscita dal lavoro perchè gli mancavano solo pochi mesi o settimane;

- costretto pensionati e lavoratori, anche gli analfabeti,  ad aprirsi il conto in banca e, magari,  firmare con il segno di croce, solo perché percepiscono poco più di mille euro al mese e, pertanto, potenziali evasori;

- lasciato senza pensione e senza lavoro decine di migliaia di lavoratori, i cosiddetti esodati;

Resta, ancora, da tassare l’aria che respiriamo, ma da questo provvedimento, “assicurano” Alfano,  Bersani e Casini “saranno esclusi  quelli che soffrono di asma  e chi sta per esalare l’ultimo respiro”, mentre pensionati e lavoratori non arrivano a fine mese, in alcuni casi neanche a metà mese, con le imprese costrette a licenziare, mentre le Banche, dopo aver ricevuto centinaia di milioni di euro dalla BCE all’1% di interesse, gli chiudono la porta in faccia e gli Enti pubblici ( regioni, province e comuni) ritardano nei pagamenti.

Assistiamo così a fabbriche piccole e medie  che, tutti i giorni, chiudono ( oggi siamo a circa 26.000) le proprie attività e, in alcuni casi, ad imprenditori che, non potendo pagare i propri dipendenti si suicidano, mentre i partiti di governo non mollano il “malloppo” e non rinunciano neanche ad un euro di rimborso elettorale sebbene  solo i loro bilanci siano in attivo.

Ma Monti ci ha, comunque, assicurato che la Grecia è lontana, infatti i suicidi in Italia sono solo qualche decina, mentre in Grecia sono oltre 1700 ( millesettecento).

Tutto questo è figlio di un incestuoso “connubio”, quello tra Alfano e Bersani, nato dalla consapevolezza che i partiti del Governo Berlusconi e, ancor più, quelli che, per la legge dell’alternanza, qualora si fosse andati al voto e avessero vinto le elezioni politiche,  avrebbero dovuti sostituirli ed approvare provvedimenti impopolari, hanno preferito la “fuga” alla responsabilità politica.

Questa è la prova provata che alla “sinistra e soci” non interessava lo stato di salute degli italiani ma solo mandare a casa Berlusconi, altrimenti non si spiega come, solo qualche mese fa, in Parlamento, votassero per mandare in galera parlamentari inquisiti anche per mafia, mentre, oggi, fanno parte della stessa maggioranza e votano, appassionatamente insieme, una manovra “lacrime e sangue”e tutto quello che gli viene proposto dal Governo Monti.

Non parlano più di riduzione della spesa pubblica e quando ne parlano non convincono loro stessi.

Non parlano più di indennità parlamentare da eguagliare a quella degli altri Stati europei, anche perché la commissione Giovannini, da loro nominata, non è riuscita nel  “grande intento”.

Non parlano più di dimezzamento dei parlamentari, ma solo di riduzione…ancora una presa per i “fondelli”.

Non parlano più di eliminazione delle province.

Pensano solo alla loro sopravvivenza.

Parlano solo di legge elettorale o di  finanziamento pubblico ai partiti.

Le amministrative incombono e loro devono dimostrare di esserci ancora, hanno capito che la legge sui “nominati e quella sul “rimborso elettorale” saranno l’ultima spiaggia di una classe politica ormai destinata a scomparire.

Ecco perchè Bersani e Berlusconi,  da “nemici di Stato”, oggi si alleano e diventano “complici di Stato”, non per “salvare l’Italia”, ma per salvare se stessi dagli italiani.

Alfano, Pisanu e Casini confermano, infatti il primo preannuncia novità epocali nel PDL, ma solo dopo le amministrative, il secondo  prepara la “fronda” a Berlusconi per salvarsi la poltrona, il terzo prepara un nuovo partito e, tutti e tre,  con l’obbiettivo di recuperare voti a centro, soprattutto, quelli dei delusi dalla politica, i quali, da soli, vincerebbero le elezioni politiche avendo superato il 50%. Ancora una volta, pur di rimanere a galla, “la Casta” si ricicla. Povera Italia!!! Lucio Carrozzino - consigliere nazionale PRI - 21.04.2012

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