Dalla stampa apprendiamo che il Cipe ha deliberato la somma di 250 milioni di euro per l’ambiente, in particolare per rendere funzionali o quanto meno migliorare gli impianti di depurazione e delle reti fognarie del territorio calabrese.

E' comprensibile che l’ attuazione del programma di interventi, ci si augura già predisposto, non sortirà effetti immediati se si considera che la stagione estiva dovrebbe avere inizio tra circa due mesi. E’ auspicabile che il Comune di Belvedere abbia predisposto progetti o "schede- progettuali” con le qual si indichino le esigenze e le priorità secondo valutazioni oggettive.

Si ricorda ad esempio molte zone dette "'rurali" prospicienti al mare, altamente popolate, sono prive di reti fognarie; il che comporta notevoli disagi ai residenti, principalmente di natura economica, e col tempo è causa di inquinamento ambientale. I paesi rivieraschi in parte riescono a dare risposte occupazionali, sia pure limitate nel tempo, se offrono al turista tradizionale o occasionale, il mare e le relative spiagge pulite, servizi adeguati e professionalmente qualificati specie nei rapporti interpersonali, infrastrutture viarie e di riporto che ne rendano piacevole il soggiorno.

La presenza di approdi o "porticcioli" turistici, opportunamente ubicati, rappresentano una esigenza primaria per gli appassionati della nautica ed anche una prospettiva di occupazione se si considerano gli oltre 700 km di coste calabresi. Anche in questo settore, tuttavia, bisogna superare la logica del campanile che spinge ogni Ente comunale a prevedere nei loro piani di sviluppo tali infrastrutture, a volte a “mare aperto”, senza una adeguata valutazione di impatto ambientale e ricognizione scientifica dei fenomeni marini tipici della zona.

La Regione per i compiti statutari che ha, ci si augura che stabilisca dei criteri di interventi oggettivi e strategici, sia sulla razionale utilizzazione del demanio marittimo che sulla portualità di diporto in Calabria, con una adeguata e definita programmazione. Non bisogna perpetuare l'errore del passato che ha visto proliferare strutture ripetitive e nel tempo non funzionanti, specie in alcune zone - mi riferisco all’ospedalità - e che oggi dovranno essere riconvertite o dismesse. Particolare attenzione e interesse generale dovrebbe esserci da parte dei rappresentati istituzionali locali sulle strutture portuali già realizzate, funzionali e valide per i servizi che offrono al territorio.

E' il caso dell' approdo turistico di Belvedere con 270 posti barca, che rappresenta una realtà ampiamente collaudata negli anni e che si ritiene non debba essere trascurata, anzi a seguito di una oculata e professionale gestione può bene inserirsi nei circuiti nautici di riferimento per gli appassionati delle vie del mare. Basta poco per renderlo fruibile in tutte le sue peculiarità; è importante che il Signor Sindaco assuma l’impegno di coordinare le varie figure istituzionali che si occupano del settore per cercare le soluzioni che rendano pienamente funzionale la struttura.

La Regione, e qui si fa appello anche alla sensibilità del Sindaco di Sangineto, finanzi il completamento della strada che collega la Marina di Belvedere con le varie strutture turistico-residenziali-alberghiero di Calabaya, Praia -Palazza , Sangineto Lido. Il relativo progetto che si sviluppa a ridosso del “porticciolo” è stato approvato dal Comunene ed inoltrato alla Regione per il relativo finanziamento. Giuseppe Mistorni - 19.04.2012