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l’esordio... PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   

Di recente sul Blog, a firma di un non bene precisato Direttivo di Circolo PD di Belvedere, è comparso un Comunicato rimarcante una viva preoccupazione per la situazione economica delle Casse del Comune.

“Paradossalmente”, ma non tanto, la stessa è sembrata più protesa a mettere in luce la voragine del debito esponenziale dei danni alluvionali di Gennaio 2009 piuttosto che  quelli “reali” derivabili dalle vistose lacune gestionali dell’attuale Amministrazione Granata, liquidata, quale Assemblea di Nomi, non più proponibili per  future Liste Comunali.

Nel definire “sciagurate” le Ordinanze dell’ ex Sindaco Mauro D’Aprile, la Nota prefigura un ulteriore debito per l’Ente che potrebbe scaturire dagli Atti Ingiuntivi proposti dalle Ditte alle quali sono stati ordinati i Lavori di Somma Urgenza durante la Calamità Naturale del Gennaio 2009, e, lascia intendere due possibili ipotesi: o che le Ordinanze non andavano prodotte, o se prodotte, andavano “correttamente impostate”. Nell’un caso e nell’altro, le conclusioni del PD Locale, si attestano sulla stessa lunghezza d’onda del Presidente della Giunta Regionale Scopelliti, nelle sue funzioni di Commissario Regionale di Protezione Civile.

Non certamente si attestano sulla stessa lunghezza d’onda del Gruppo Regionale del PD nelle persone di Guccione, Aiello e dei numerosi Sindaci dei Comuni colpiti da quegli eventi, i quali dopo una riunione tenuta a Cosenza cui ho partecipato, emettevano il Comunicato Ufficiale del PD Regionale, da me pubblicato su questo Blog in data   11 Novembre 2011 col titolo Comunicato Stampa PD Regionale e che integralmente riporto:

“Ci sono due questioni delicatissime, fra le altre, che rappresentano il fallimento completo della Giunta Scopelliti: la legge sul “Piano Casa” e il dissesto idrogeologico”.E’ quanto ha affermato il Consigliere regionale del Pd, Carlo Guccione, intervenendo oggi nel corso della riunione della IV Commissione del Consiglio regionale della Calabria presieduta dall’on. Alfonso Dattolo.

“Come avevamo largamente anticipato nei mesi scorsi risultando facili profeti -ha aggiunto Guccione- la legge sul “Piano Casa”, anziché risultare un incentivo determinante alla ripresa del settore edilizio nella nostra regione ha, di fatto, rappresentato una vera e propria “Waterloo”, per come testimoniano ampiamente i dati “shock” resi noti oggi dall’Ance Calabria e dai sindacati, secondo cui solo nel settore edile sono stati persi nella nostra regione oltre seimila posti di lavoro.

Per quanto riguarda l’altro problema inerente il dissesto idrogeologico di gran parte del territorio calabrese, meglio sarebbe stendere un velo pietoso! Basti pensare che, rispetto agli eventi alluvionali verificatisi in Calabria per ben quattro volte tra il 2008 e il 2010 che hanno provocato danni che ammontano a qualche miliardo di euro e per i quali è stato proclamato ogni volta lo stato di calamità naturale, non solo fino ad oggi non sono state erogate le risorse necessarie ai Comuni per pagare i lavori di somma urgenza predisposti nell’immediatezza degli eventi calamitosi, ma gli stessi Comuni sono costretti a subire una serie di atti giudiziari predisposti dalle ditte impegnate per realizzare i primi interventi e per far fronte alle emergenze”.

“Anche per quanto riguarda la sistemazione idrogeologica del territorio –ha aggiunto Guccione- non è stato realizzato nulla e le promesse fatte all’indomani di quegli eventi drammatici da parte del Governatore Scopelliti e di diversi esponenti del Governo nazionale sulle risorse che sarebbero state erogate da lì a poco,  sono rimaste solo promesse. Le risorse, infatti, non sono mai arrivate e, addirittura, sono state sottratte anche quelle già impegnate”. A tal proposito, il consigliere regionale del Pd ha chiesto al presidente Dattolo l’audizione urgente in IV Commissione dell’assessore regionale all’Ambiente e Territorio, Francesco Pugliano e del Sottosegretario alla Protezione Civile, dott. Franco Torchia, per verificare con urgenza quali sono stati, quali sono e quali saranno gli atti e i provvedimenti di tipo tecnico e amministrativo assunti fino ad oggi o da assumere e con quali risorse dovrà essere affrontato il problema della riduzione del rischio idrogeologico nella nostra regione, anche alla luce di quello che è accaduto nei giorni scorsi in Liguria e in altre regioni del nostro Paese. Mauro D'Aprile - 11.11.2011

E non certamente si attestano,  le conclusioni del Locale Circolo del PD di Belvedere, su quelle dello stesso Sindaco Granata, il cui  “buon senso”, mostrato  nella risposta data agli Organi di Competenza, a seguito Visita Ispettiva, demarca una  differenza con “l’abissale ignoranza” mostrata dall’estensore materiale di quel Comunicato:

“In risposta a quanto richiesto con DPC/RIA/0071970 del 14/12/2011 di cui all’oggetto, si sottolinea che nel corso dei rapporti intercorsi tra il Comune di Belvedere e la Commissione Regionale  preposta (COMIR), è stata concordata la istituzione di una speciale Commissione, per poter procedere alla predisposizione di tutti gli atti necessari per la rendicontazione al Commissario Regionale. Con propria ORDINANZA SINDACALE N" 82/ 2010, si istituiva e si nominava la stessa che oltre ai Tecnici, Ing. Marino Antonio e Ing.Grosso Francesco, indicava i Dipendenti Comunali, Geom. Marra Francesco e Caroprese Pasqualino, in rappresentanza dell’Ufficio Tecnico del Comune di Belvedere, per la verifica, constatazione e liquidazione dei lavori eseguiti sul territorio di questo Comune, in ottemperanza delle Ordinanze Sindacali indicati in oggetto.

Le conclusioni della verifica, insieme alle Perizie ed ai verbali dei tecnici Direttori dei Lavori, sono stati trasmessi al COMIR, con Prot. 9340 del 1/Giugno/2010, a firma anche del Resp. Ufficio Tecnico Geom.Scigliano Gaetano, quali verbali di constatazione e liquidazione dei lavori effettivamente eseguiti sul territorio di questo Comune, nonché il quadro economico generale di spesa, a cura della stessa Commissione Comunale.

Con l’atto di cui sopra, sono stati constatati, verificati e liquidati i lavori di somma urgenza realizzati durante la fase di prima assistenza dal Gennaio al 5 Aprile 2009, secondo i dettati della OPCM 3741 e lo stesso Atto, di fatto, fissava la richiesta per l’ammissibilità delle spese sostenute dal Comune ad € 3.723,835,96 modificando sostanzialmente la prima stima di proiezione effettuata con trasmissione-fax alla Prefettura ed al Commissario Regionale il 22/02/2009, con accluse le Perizie presentate dai tecnici.

Pertanto lo scrivente ritiene essersi maturati tutti i presupposti amministrativi di competenza del Comune di Belvedere, di verifica e constatazione lavori eseguiti ai sensi delle Ordinanze Sindacali emesse a seguito della OPCM 3741 con previsione di copertura per spese sostenute dall’Ente a fronte dello stato di emergenza e prima necessità per la pubblica e privata incolumità.

“Il quadro complessivo emergenziale delle alluvioni di Gennaio 2009 è verificabile dalle segnalazioni, immediatamente formulate, dagli agenti preposti (Comando Polizia Municipale, Comando Stazione dei Carabinieri di Belvedere e Comando Zonale di Scalea, Vigili del Fuoco e contestualmente Commissione Tecnica inviata dalla Prefettura di Cosenza). Fenomeno non affatto circoscritto ad una sola area ma diffuso sull’intero territorio del Comune di Belvedere. A tal riguardo si sottolineano le 36 Ordinanze di sgombero di intere famiglie in aree diverse che hanno comportato il ricovero di emergenza per 94 cittadini.

L’immediato soccorso agli stessi e soprattutto i numerosi e diffusi smottamenti, con accentuazione di quelli esistenti, su strade di unico collegamento di intere contrade ed aree urbane, la immediata opera di regimentazione delle acque sulle medesime,  e non ultimo gli interventi delle contestuali rotture delle reti idriche-fognarie ed elettriche hanno comportato la indifferibilità dell’atto Ordinativo dovuta alla grave situazione di inevitabile pericolo minacciante gli interessi pubblici e la incolumità dei cittadini. Per altro, la quasi simultaneità cronologica di tutto il corpo dei provvedimenti, giustifica la proporzionalità tra il provvedimento e la realtà circostante.

Pertanto risulta del tutto aleatorio il rilievo di mancanza di somma urgenza riferibile almeno agli interventi effettivamente realizzati, le cui Ordinanze Sindacali sono state emesse, a seguito del solo primissimo, immediato, sopraluogo di Tecnico (comma 1 ex art. 147 del D.P.R n.554/1994) (Ingegnere, con competenze in Disaster & Risk Management non diversamente rinvenibile all'interno delle proprie strutture) già facente parte dello STAFF del Sindaco con regolare Contratto e indicato, ancor prima dell’evento calamitoso di Gennaio 2009, quale Coordinatore COC (Struttura -Servizio Comunale di Protezione Civile già istituito con Delibera G.C. n. 35 del 13/03/2008 in ottemperanza del Piano Comunale di Protezione Civile, nella fase di allertamento "Piano di Prevenzione Incendi" diretto dalla Prefettura di Cosenza e coordinato dagli Uffici Regionali di Protezione Civile), coadiuvato da un Geologo e alla presenza costante di un rappresentante di Polizia Municipale. Tutti sottoscrittori dei primi accertamenti.

Il regime degli interventi sui lavori effettuati è riconducibile al regime di somma urgenza richiamata nell’ex art. 147 del D.P.R n.554/1994 e fra l’altro in ossequio della O.P.C.M. 3741 assorbente le derogatorie già emanate all’art. 6 dell'ordinanza di protezione civile n. 3734 del 16 gennaio 2009.

Gli incarichi tecnici di assistenza ai lavori, considerata la quantità, la contestualità e la entità delle opere di somma urgenza su vasta area, i mezzi occorrenti ed a disposizione, nel nesso causa-effetto, tra esigenza di tempestivo intervento e controllo del medesimo, dopo gli accertamenti di cui sopra, sono stati indicati, con le medesime Ordinanze Sindacali, all’interno dell’Albo di Professionisti in dotazione dell’Ufficio Tecnico del Comune di Belvedere, la cui scelta, è stata demandata alle imprese, anch’esse tutte rientranti tra quelle disponibili nello specifico Albo presso l’Ufficio Tecnico del Comune di Belvedere.

Visto lo stretto legame tra l’esercizio del potere normativo derogatorio ed il perdurare dello stato di emergenza, la cui durata ed estensione territoriale era determinata dallo stretto riferimento alla qualità ed alla natura degli eventi calamitosi, sulle Ordinanze di Somma Indifferibile Urgenza è stato espressamente dettato che, a seguito dell’ultimazione dei lavori, avrebbe dovuto essere redatto dai tecnici incaricati il Certificato di Regolare Esecuzione e relativa Contabilità da consegnarsi allo stesso Coordinatore COC, in attesa di essere valutati e controfirmati dal Resp. Ufficio Tecnico, ancor prima della trasmissione al Commissario Regionale di Protezione Civile.

Lo stato di calamità naturale per il Comune di Belvedere è stato recepito dalla Giunta Comunale con Delibera n°10 del 30 Gennaio 2009. La stessa Giunta, procedeva ad approvare 66 Delibere di trasmissione Verbali di Accertamento e relative Ordinanze, e, a seguito della mancata firma del Responsabile dell’Ufficio Tecnico sulle medesime, provvedeva a contro-dedurre, nel corpo delle stesse, alle Osservazioni prodotte dal Tecnico, rendendo l’Atto Amministrativo efficace quale valenza esterna, a tutti gli effetti di Legge, in quanto il parere de quo non risultava vincolante. Le molte osservazioni rilevate risultavano assorbenti nei principi derogatori della stessa O.P.C.M 3741  e di quelli già emanate all’art. 6 dell’Ordinanza di protezione civile n.3734 del 16 Gennaio 2009.

Fiducioso in un positivo riscontro resto disponibile per fornire ulteriori dettagli. Il Sindaco ( Enrico Granata)

Resta singolare questo esordio del Coordinamento del PD del Circolo di Belvedere , nominato d’Ufficio “ad sonum campanae magnae” da una investitura, “abusiva” e non rispettosa delle pur minime regole democratiche, di un non ben riconosciuto  Commissario Magorno, nominato a sua volta da altro Commissario Provinciale, da considerare in termini Statutari, dimissionato, perché investito da Altro superiore Commissario Regionale,  per giunta nella fase di proprie Dimissioni, ed oggi, già Sostituito quale nuovo Commissario dall’On. D’Attore.

Lo stesso, Coordinamento, dopo una prima sommatoria di opache intenzioni programmatiche, trova interessante  liberarsi  in voli pindarici sul “TotoSindaco”, invocando un “rispetto” per le proprie Persone che, evidentemente,  solo Freudianamente ha timore di non meritare. E’, insomma, il rapporto tra politica e verità il ruolo giusto di una esplorazione troppo rifiutata, perché temuta! Qui, credo, è l’ardua impresa di ciascuno, dal momento che non è percettibile la verità degli altri fuori dall’ammissione della propria.

E qui è la prova, poiché la verità si può cercarla solo se si ha il coraggio di sopportarla: le liste saranno di 12 Persone, gli Assessori saranno 4, la quantità incomincia a lasciare il posto alla qualità. L’etica, unita alla competenza, così dimostra Monti, è una richiesta pressante di una “onesta indignazione”. Per quanto ci riguarda, “L’Orizzonte”, offre ancora un futuro! Ha un suo Programma ed un Suo Candidato Sindaco! Sono altri, quanti vogliono, che si devono attrezzare. Mauro D’Aprile - gruppo L’Orizzonte - 04.03.2012

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