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cliniche, Mistorni: mi auguro che si faccia chiarezza e si accerti al più presto la verità PDF Stampa E-mail
Scritto da giuseppe mistorni   

Premesso che chi scrive ha grande rispetto e fiducia nelle Istituzioni, specialmente nella Magistratura che ritiene l’unico organismo terzo, garante della giustizia e della onorabilità delle persone oneste.

Da cittadino belvederese e anche nella qualità di ex politico che ha assunto nel passato ruoli di responsabilità istituzionali, nonché dalle conoscenze dirette che mi pregio di avere dei titolari e responsabili delle Cliniche private presenti nel nostro comprensorio, mi auguro che si faccia chiarezza e si accerti al più presto la verità sulle vicende , apprese dalla stampa,  che le vedono coinvolte.

Mi permetto di ricordare , per dare giusto valore alle vicende della vita, che queste strutture  hanno dato nei tempi passati un valido, essenziale ed a volte unico contributo alla richiesta di assistenza , di risposte medico-sanitarie-chirurgiche con professionalità, servizi adeguati, competenza , specie per i meno abbienti che non erano in condizioni economiche di emigrare fuori regione.

Basti ricordare che il più accessibile e vicino presidio ospedaliero era l’Ospedale Civile di Cosenza, che comportava disagi e difficoltà  per raggiungerlo a causa degli scarsi mezzi di comunicazione e collegamenti dell’epoca.

A non sottovalutare anche l’apporto socio-economico che queste strutture hanno avuto ed hanno per centinaia di famiglie: medici, paramedici, ausiliari , lavoro indotto etc , specie in questi particolari momenti congiunturali che da qualche anno stanno penalizzando la nostra zona e che hanno determinato o favorito scientemente la chiusura di vari insediamenti produttivi, con l’unica conseguenza: la perdita di posti di lavoro.

Negli anni 60-70 si è assistito  al proliferare a dismisura di strutture ospedaliere sparse su tutta la Regione, senza un criterio oggettivo, razionale, spinto per lo più da difese campanilistiche o da “postazioni” politiche, oggi, a seguito di direttive europee e nazionali , completamente diverse e rivoluzionarie rispetto al passato, la Regione dovrà coniugare ed ottimizzare la richiesta di salute sempre più crescente e scientificamente adeguata con il contenimento della spesa sanitaria

Si impone una rivisitazione generale del comparto sanità in Calabria augurabile sempre , nell’intesse del cittadino “malato” e nell’ottica anche della libera concorrenza,  che nel caso di specie, deve mirare alla qualità dei servizi, alle prestazioni sempre aggiornate, alla professionalità, e ci si augura che queste strutture private possano continuare a dare il contributo di assistenza medico-sanitaria che in passato hanno dignitosamente svolto,  sostituendo a volte le strutture pubbliche. Giuseppe Mistorni - 03.02.2012

 

 

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