Il presidente del consiglio comunale di Belvedere M.mo, Oreste Sarpa, con una lettera (prot. 3850 del 25.01.2012) indirizzata al Sindaco, agli Assessori, al capogruppo consiliare di Maggioranza, avv.Filippo Grosso La Valle, chiede maggiore incisività e impegno da parte dell'esecutivo.

La situazione economica, finanziaria, per certi versi drammatica in cui versa il Comune di Belvedere Marittimo, basti pensare agli stipendi non pagati ai dipendenti, alle  macchine di servizio in dotazione ai Vigili Urbani e all’Utc, ferme, perché non possono essere riparate per mancanza di fondi, impone a chi  ricopre un ruolo istituzionale un’ attenta analisi e una seria riflessione politica.La progressiva riduzione  dei trasferimenti erariali ai Comuni e la conseguente rigidità imposta ai loro bilanci dal Patto di Stabilità Interno, ci obbligavano ad una riduzione della spesa, ad una razionalizzazione dei costi, all’ eliminazione degli sprechi, ad un impegno costante alla lotta all’evasione tributaria. Indirizzi presenti nelle Linee Programmatiche di Mandato che il Consiglio Comunale di Belvedere ha approvato, ma a distanza di quasi tre anni dal nostro insediamento sono stati disattesi.

I continui richiami della Corte dei Conti sulle irregolarità contabili,  sul mancato recupero dell’evasione, sulla bassa percentuale di riscossione dei tributi comunali, sul mancato monitoraggio delle Entrate, testimoniano una incapacità gestionale.

Se a ciò aggiungiamo, così come trapela dagli Uffici finanziari, lo sforamento del Patto di Stabilità e le sue drammatiche conseguenze: riduzione del 5% dei contributi ordinari trasferiti dal Ministero dell’Interno; impossibilità di impegnare spese correnti in misura superiore all’importo annuale minimo dei corrispondenti impegni effettuati nell’ultimo triennio; impossibilità di ricorrere all’indebitamento per il finanziamento di investimenti; divieto di assumere personale a qualsiasi titolo, con qualsivoglia tipologia contrattuale, vengono meno gli impegni che l’Amministrazione si era proposta di attuare.

I cittadini belvederesi hanno posto la loro fiducia  in una compagine che con determinazione doveva attuare un programma elettorale fondato sull'idea di una Belvedere, più attrattiva, più dinamica, più accogliente, in grado di cogliere differenti opportunità di crescita e affrontando con decisione la sfida di uno sviluppo responsabile.

I buoni propositi iniziali , in ordine di innovazione, trasparenza ed efficienza della macchina amministrativa sono stati frenati da incomprensibili logiche ostili e insofferenti al cambiamento, a partire dalla mancata riorganizzazione degli Uffici e dalla rivisitazione delle indennità dirigenziali.

A questo punto chiedo a lei, Sindaco e ai colleghi della Maggioranza, se vale la pena continuare in questa direzione o la nostra azione di governo necessita di scelte politiche forti, capaci di farci uscire da questo statico immobilismo e restituire piena credibilità al nostro lavoro e al nostro impegno quotidiano?

Sia chiaro che per raggiungere determinati obiettivi, bisogna che gli assessori rendicontino e relazionino sull’operato svolto per ripartire con una coscienziosa programmazione.

Se da parte della Maggioranza c’è condivisione in questa mia sofferta analisi e concretamente si impegna a mettere in atto quelle cose dette e stradette anche nei nostri precedenti incontri, altrimenti sono pronto a rassegnare le dimissioni non solo da Presidente del Consiglio, ma anche  da consigliere comunale. Oreste Sarpa - presidente del consiglio comunale di Belvedere M.mo - 25.01.2012