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una barca alla deriva PDF Stampa E-mail
Scritto da mauro d'aprile   

Sabato mattina 17 Dicembre 2011, alle ore 10.00, in un Consiglio Comunale, si è consumata l’ennesima distorsione amministrativa ai danni dei “Cittadini Onesti”.

In un Consiglio puntualmente vuoto di presenze, tra l’ormai “Assenza di Cittadinanza”, sfiduciati consiglieri di maggioranza e quella di gruppi sbriciolatisi da un “Insieme”, tanto strombettato con  gigantografie rassicuranti e promettenti sorrisi, cornice di quello presago e triste della Capolista, opportunamente battezzata da me, immediatamente, “Agnello Sacrificale”, si è proceduto all’assalto dei soliti noti:

I “soliti fessi”! Quelli che:

  • In quanto, salariati dipendenti, pagano le tasse alla fonte;
  • Sono solito pagare tutto per intero il canone dell’acqua, della spazzatura, dell’ICI, dei ticket della mensa scolastica e trasporto alunni;
  • Pagano, in proporzione, tutti i servizi per coprire i relativi oneri di gestione, anche per conto dei furbi e dei disonesti, accollandosi, oltremodo, la quota degli “indigenti”.

Con all’O.d.G. “Aliquota Differenziata sull’Addizionale IRPEF dallo 0,4% allo 0,8%- Modifica Regolamento Comunale” si è proceduto con l’ormai consueto “Vizio di Legittimità” al raddoppio dell’Addizionale, dopo che, la stessa, nel corso dello stesso anno 2011 era stata già aumentata dallo 0,2% allo 0,4%.

La illegittimità del provvedimento non consiste esclusivamente sulla doppia determinazione nello stesso esercizio, ma riposa in una interpretazione sui generis del D.L. n. 138/2011 (manovra economica bis) con le modifiche introdotte dal maxiemendamento approvato dal Senato il 7 settembre 2011.

L’invocata applicazione dell’art.11 del sopraccitato maxiemendamento testualmente recita:

“La sospensione di cui all’art. 1, comma 7, del decreto-legge 27 maggio 2008, n 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 dicembre 2010, n.220, non si applica, a decorrere dall’anno 2012, con riferimento all’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche di cui al decreto legislativo 28 settembre 1998, n.360. E’ abrogato l’articolo 5 del decreto legislativo 14 Marzo 2011, n.23; sono fatte salve le deliberazioni dei comuni adottate nella vigenza del predetto articolo 5.”

Il Comune di Belvedere ha adottato prima del 13 Agosto e dopo il 7 Giugno 2011 la prima delibera di aumento IRPEF dallo 0,2% allo 0,4% e quindi nella vigenza dell’art.5 sopra citato. Pertanto la propria delibera è fatta salva. Solo l’esigenza di fare a tutti i costi “cassa” ha spinto questa maggioranza a “tentare” l’appannaggio dell’anticipo del 30% di acconto previsto e che ha sbloccato la “sospensione” introdotta con la Legge 93 sopra citata.

Rimane ormai acquisita la volontà della maggioranza Granata di aumentare ulteriormente l’aliquota IRPEF. Cosa che, con decorrenza esercizio 2012, può comodamente fare, nella fase di predisposizione del relativo Bilancio di Previsione.

E’ nostra ferma intenzione discutere pubblicamente la decisione, sulla stessa scia di quanto afferma il Consigliere Ugolino del Gruppo Insieme, proponendo un quadro alternativo di acquisizione risorse, non ultimo la Pubblicazione sul Sito del Comune degli Evasori a tutti i livelli, per come avviene non solo al Nord, ma anche a Napoli e Salerno.

Non vorremmo aiutare, ancora una volta, amministratori dimostratisi ampiamente incapaci e che dovrebbero, immediatamente, rassegnare le dimissioni per i danni irreversibili che stanno procurando. Ma il mare in Burrasca “esige” una salda guida, anche a vista, di esperti Timonieri. Mauro D’Aprile gruppo consiliare "L’Orizzonte" - 20.12.2011

Una barca alla deriva.

Sabato mattina 17 Dicembre 2011, alle ore 10.00, in un Consiglio Comunale, si è consumata l’ennesima distorsione amministrativa ai danni dei “Cittadini Onesti”. In un Consiglio puntualmente vuoto di presenze, tra l’ormai “Assenza di Cittadinanza”, sfiduciati consiglieri di maggioranza e quella di gruppi sbriciolatisi da un “Insieme”, tanto strombettato con gigantografie rassicuranti e promettenti sorrisi, cornice di quello presago e triste della Capolista, opportunamente battezzata da me, immediatamente, “Agnello Sacrificale”, si è proceduto all’assalto dei soliti noti:

I “soliti fessi”! Quelli che:

  • In quanto, salariati dipendenti, pagano le tasse alla fonte;
  • Sono solito pagare tutto per intero il canone dell’acqua, della spazzatura, dell’ICI, dei ticket della mensa scolastica e trasporto alunni;
  • Pagano, in proporzione, tutti i servizi per coprire i relativi oneri di gestione, anche per conto dei furbi e dei disonesti, accollandosi, oltremodo, la quota degli “indigenti”.

Con all’O.d.G. “Aliquota Differenziata sull’Addizionale IRPEF dallo 0,4% allo 0,8%- Modifica Regolamento Comunale” si è proceduto con l’ormai consueto “Vizio di Legittimità” al raddoppio dell’Addizionale, dopo che, la stessa, nel corso dello stesso anno 2011 era stata già aumentata dallo 0,2% allo 0,4%.

La illegittimità del provvedimento non consiste esclusivamente sulla doppia determinazione nello stesso esercizio, ma riposa in una interpretazione sui generis del D.L. n. 138/2011 (manovra economica bis) con le modifiche introdotte dal maxiemendamento approvato dal Senato il 7 settembre 2011.

L’invocata applicazione dell’art.11 del sopraccitato maxiemendamento testualmente recita:

“La sospensione di cui all’art. 1, comma 7, del decreto-legge 27 maggio 2008, n 93, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 dicembre 2010, n.220, non si applica, a decorrere dall’anno 2012, con riferimento all’addizionale comunale all’imposta sul reddito delle persone fisiche di cui al decreto legislativo 28 settembre 1998, n.360. E’ abrogato l’articolo 5 del decreto legislativo 14 Marzo 2011, n.23; sono fatte salve le deliberazioni dei comuni adottate nella vigenza del predetto articolo 5.”

Il Comune di Belvedere ha adottato prima del 13 Agosto e dopo il 7 Giugno 2011 la prima delibera di aumento IRPEF dallo 0,2% allo 0,4% e quindi nella vigenza dell’art.5 sopra citato. Pertanto la propria delibera è fatta salva. Solo l’esigenza di fare a tutti i costi “cassa” ha spinto questa maggioranza a “tentare” l’appannaggio dell’anticipo del 30% di acconto previsto e che ha sbloccato la “sospensione” introdotta con la Legge 93 sopra citata.

Rimane ormai acquisita la volontà della maggioranza Granata di aumentare ulteriormente l’aliquota IRPEF. Cosa che, con decorrenza esercizio 2012, può comodamente fare, nella fase di predisposizione del relativo Bilancio di Previsione.

E’ nostra ferma intenzione discutere pubblicamente la decisione, sulla stessa scia di quanto afferma il Consigliere Ugolino del Gruppo Insieme, proponendo un quadro alternativo di acquisizione risorse, non ultimo la Pubblicazione sul Sito del Comune degli Evasori a tutti i livelli, per come avviene non solo al Nord, ma anche a Napoli e Salerno.

Non vorremmo aiutare, ancora una volta, amministratori dimostratisi ampiamente incapaci e che dovrebbero, immediatamente, rassegnare le dimissioni per i danni irreversibili che stanno procurando. Ma il mare in Burrasca “esige” una salda guida, anche a vista, di esperti Timonieri. Mauro D’Aprile Gruppo L’Orizzonte.

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