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Belvedere comune moroso. La Sorical riduce il flusso, rione Sant’Antonio Abate è senz’acqua potabile PDF Stampa E-mail
Scritto da laboratorio per la democrazia   

A dimostrazione delle nostre perplessità, dei nostri dubbi sulle modalità di gestione dell’ente Comune, giungono inesorabili i primi verdetti.

Tutto ciò palesa, se ancora ce ne fosse necessità, che i nostri «appunti» non sono pretesti faziosi atti a produrre critiche, bensì analisi oculate dello status quo, che, in quanto tali, dovrebbero indurre i nostri amministratori quantomeno ad una attenta riflessione.

Dalla giornata di ieri, infatti, la Sorical (Società Risorse Idriche Calabresi), in conseguenza del debito che il Comune di Belvedere Marittimo ha maturato nel corso degli anni, pari ad € 900.562,00, ha effettuato una drastica diminuzione della portata dell’acqua, dimezzandone l’erogazione e compromettendo la corretta erogazione di tutti i servizi pubblici essenziali.

Si verifica così, che sul territorio comunale vi sono quartieri che, senza preavviso alcuno da parte dell’amministrazione comunale – quasi a voler tentare di tacitare la problematica – si trovano improvvisamente privi di acqua potabile in quanto direttamente dipendenti dalle reti Sorical.

Fortunatamente, grazie all’ausilio delle nostre sorgenti, che mitigano ed in alcuni casi escludono la disfunzione in molte località del territorio comunale, il disservizio non è ancora avvertito dalla maggioranza della popolazione. Tuttavia siamo certi che, se questa condizione continuerà a persistere, i disagi presto saranno riscontrabili ovunque.

Tanto premesso e considerato ci domandiamo:

●  se e quali azioni, i nostri amministratori stanno promovendo nell’immediato;

●  se hanno istituito un tavolo di concertazione per la rimodulazione del debito, anche a fronte delle tariffe indebitamente applicate dalla stessa Sorical nelle passate forniture;

●  se la «forzata» riduzione dell’erogazione dell’acqua non sia in contraddizione con quanto sancito nella Carta dei servizi adottata dalla stessa società, che tra i principi fondamentali così recita: «La Sorical si impegna nell’ambito delle convenzioni di fornitura stipulate ad erogare un servizio continuo, regolare e senza interruzioni, compatibilmente con la disponibilità di risorsa. Le interruzioni del servizio potranno essere imputabili solo ad eventi di forza maggiore, manutenzioni necessarie per il corretto funzionamento degli impianti o guasti, nei riguardi dei quali la società garantisce l’adozione di tutti i provvedimenti necessari per ridurre al minimo la durata di eventuali disservizi e disagi all’utente.»

Inoltre ci chiediamo come sia possibile che un comune ricco di acqua, qual è il nostro, si trovi in una tale situazione.

Da un’analisi sommaria dei dati a disposizione, si evince che la quantità dell’acqua proveniente da sorgenti comunali e non soggetta a fatturazione Sorical oscilla tra 711.362 mc dell’anno 2010 e 1.257.975 mc del 2006 (tabella 1); su questi quantitativi una riflessione è doverosa, in quanto la forbice delle risorse idriche immesse in rete è talmente amplia da far sorgere dei dubbi di errata contabilizzazione dell’immissione.

Siamo certi che con un misurato investimento, strettamente rivolto al solo ridimensionamento degli sprechi in corrispondenza delle fonti captanti, l’immissione potrebbe essere implementata di un ulteriore milione di mc/annui. Quantità che potrebbe soddisfare ampliamente il fabbisogno comunale e renderci quasi del tutto autonomi.

Infine, analizzando i bilanci consuntivi del Comune di Belvedere Marittimo consultabili sul sito del Ministero dell’Interno (tabella 2) e limitandosi al periodo 2005/2009, si evince chiaramente che il totale riscosso per ciascuna annualità – ad eccezione dell’anno 2005 – è sempre superiore all’importo da corrispondere alla Sorical (tabella 3). Se ne deduce che la mancata corresponsione di quanto dovuto alla Sorical non è imputabile esclusivamente alla evasione, ma anche ad una gestione amministrativa poco razionale.

Sarebbe auspicabile, alla luce degli ultimi avvenimenti e al fine di prevenire ulteriori disagi ai cittadini, che i nostri amministratori prendessero atto, coscienziosamente, del loro fallimento politico traendo le opportune conclusioni. Laboratorio per la Democrazia -www.labdem.org - 22.11.2011

Tabelle

 

 

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