Gli eventi alluvionali dell’inverno 2009 sono ormai storia nota e, insieme ai danni che si registrarono in quelle settimane di piogge intense e dissesti diffusi su tutto il territorio comunale, sono ormai noti anche gli ulteriori “danni” cagionati dall’evidente incapacità e dal più volte dimostrato disinteresse dell’esecutivo Granata.

Le imprese all’epoca impegnate per il superamento dell’emergenza attendono ancora oggi, a distanza di oltre due anni e mezzo, il pagamento delle loro spettanze. Le famiglie che dovettero temporaneamente lasciare le proprie abitazioni, per le quali l’OPCM 3741/09 prevedeva contributi per autonoma sistemazione, hanno perso ogni speranza. Qualcuna delle famiglie che non ha potuto far rientro nella propria abitazione, perché gravemente danneggiata a seguito di movimenti franosi, dopo gli inutili pellegrinaggi condotti per due anni alla porta del Sindaco Granata, ha persino smesso di affaticarsi in quella umiliante scalata del palazzo comunale, finendo per preferire le vie legali nell’attesa di vedere riconosciuti i propri diritti.

Ed in un periodo in cui si dà “asilo” ed “ospitalità” ad immigrati che raggiungono le coste italiane con gli occhi di chi ha conosciuto le atrocità della guerra e della fame, viaggiando per giorni accanto alla morte, ma che ancora luccicano di speranza, gli occhi di quei belvederesi “sfrattati” dagli eventi alluvionali dell’inverno 2009 hanno invece smesso anche di sperare.

Il Sindaco Enrico Granata il 12 luglio scorso ha sfrattato, praticamente per la seconda volta, quelle famiglie che nell’inverno del 2009 persero casa e nelle immediatezze furono sistemati in appartamenti presi in locazione a carico del Comune dall’allora Sindaco Mauro D’Aprile. In maniera brutale il Sindaco Granata ha comunicato loro, nonché alla società locatrice, di ritenere i rispettivi “contratti cessati”, con contestuale avviso che “i rapporti di locazione si intenderanno intercorrenti tra il privato locatore ed il privato conduttore”.

Senza preavviso alcuno, e senza spiegazione alcuna, il Sindaco Granata vorrebbe scaricare su quelle famiglie l’onere di una locazione non scelta né contrattata da loro, ma fino ad oggi goduta perché senza un tetto dove ripararsi. Considerata la drammaticità della situazione che vivono quelle famiglie nonché la vigliaccheria di tale iniziativa, è superfluo soffermarsi sull’assurdità del contenuto di quella missiva con la quale il Sindaco, senza potere alcuno, e ovviamente senza alcuna delega da parte di quelle famiglie, vorrebbe stabilire rapporti tra queste ultime e la società locatrice degli appartamenti in discussione. Tale vicenda non merita ulteriori commenti ma obbliga il Sindaco, diversamente dalle proprie abitudini, a dare opportuni chiarimenti alle famiglie ed al Consiglio Comunale. ing. Salvatore Cetraro - capogruppo consiliare “L’Orizzonte” -09.09.2011