processo lungo? La mafia ringrazia |
Scritto da riccardo ugolino | |||
Processo lungo? La mafia ringrazia."Famiglia cristiana", con un editoriale a firma del suo Direttore, così bolla il "processo lungo", approvato in Senato, venerdì 29 Luglio, con 160 sì e 139 no. Oltre al PD, all' UDC, all' IdV, ha votato contro il provvedimento la senatrice del P.R.I. on. Sbarbato, tanto che l'On. Francesco Nucara ha dichiarato: «sono fortemente indeciso sul da farsi quando il testo arriverà alla Camera».
Ancora più dure le critiche del Vice presidente del Consiglio superiore della Magistratura, Michele Vietti, secondo cui la norma "ci allontana dall'Europa, che ci chiede invece di diminuire i tempi della giustizia" e del Presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara: «la giustizia rischia di essere ridicolizzata: il processo lungo è un favore ai criminali e nega giustizia alle vittime».
Quali novità introduce il «processo lungo»? innanzitutto la facoltà dell'imputato di interrogare direttamente, senza il tramite del suo avvocato, le persone che rendono dichiarazioni a suo carico; in tal modo Totò Riina può interrogare Spatuzza o qualsiasi altro pentito o teste, con l'effetto di intimidirlo, e Berlusconi potrà interrogare Ruby.
Inoltre, in contrasto con l'art. 111 della Costituzione, che sancisce la ragionevole durata del processo, è prevista la convocazione, da parte della difesa, di tutti i testimoni che essa ritiene opportuno; nel caso del processo Ruby gli avvocati di Berlusconi potrebbero convocare in aula tutte le escort di Milano o, come ipotizzato dal CSM, nel caso di un omicidio commesso in un'affollatissima discoteca, si dovrebbero convocare tutti i presenti anziché quelli più vicini o più informati dei fatti.
Se si considera che queste norme, che allungano a dismisura la durata dei processi, diventeranno legge contestualmente alla "Prescrizione breve", che riduce i tempi della prescrizione, si comprenderà chiaramente che ogni processo rischierà di non arrivare a sentenza, con sommo gaudio del Presidente del Consiglio.
Ancora una volta la maggioranza parlamentare, piuttosto che occuparsi della crisi economica e finanziaria, è impegnata a risolvere i problemi giudiziari di Berlusconi, con un'ennesima legge ad personam, congegnata esclusivamente per neutralizzare i processi Ruby e Mills. Riccardo Ugolino dirigente Pd - 02.08.2011
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