...in verità mi piaceva più pennivendolo, come mi apostrofava il buon “supermauro” almeno era più divertente...Minzolini non mi dispiace: è il direttore di una grande testata come il Tg1, anche se dichiaratamente di parte, ma è un buon direttore.

Forse il buon “Richy” Ugolino vuole azzardare una mia presunta faziosità nei confronti dell’attuale amministrazione…. Peccato. Dimentica, Richy, che Augusto Minzolini era un giornalista di sinistra. Dimentica il buon Ugolino che se non fosse per il “Minzolini” locale tante cose non sarebbero venute a conoscenza della comunità belvederese, considerato il “silenzio-assenso” suo e di qualche altro componente della minoranza.

E considerato che prendo critiche dall’una e dall’altra parte, allora sono certo di fare un buon lavoro. “Ma per fortuna che c’è Riccardo…”, tuonava la macchina in periodo elettorale quando la “vecchia volpe” si candidò a sindaco. Come non ricordare in periodo preelettorale l’ipotesi di stringere accordi con lo stesso Granata. E le tariffe del servizio idrico, concordate con l’attuale amministrazione, in qualche bar del lungomare? “Ma per fortuna che c’è Riccardo…”

Non era quello aveva assunto l’impegno a lasciare il campo ai primi non eletti, «per la sua generosità personale e lungimiranza politica»? Aveva valutato la possibilità, diceva ad una televisione privata, “unilaterale” per il ricambio generazionale, “a condizione che si lavori per un progetto politico omogeneo”. Cazzate. Intanto è ancora là, a scaldare la sedia. “Ma per fortuna che c’è Riccardo…”

Non era quello che nel settembre 2010 scriveva: «L’aria che si respira all’interno del gruppo consiliare “Insieme” è pura e salubre, come si addice a persone per bene», scomodando Tito Livio e la sua “Ab Urbe condita” per ricordare la sua fedeltà al gruppo “Insieme”: “Hic manebimus optime”, perdendo poi un consigliere nemmeno otto mesi dopo. “Ma per fortuna che c’è Riccardo…”.

Poi però faccio mente locale e dico: chissà quanti articoli ho scritto in un anno ad Ugolino: faccio la ricerca e ne escono 44 in buona parte per l’attività svolta e le denunce fatte dal gruppo “Insieme”. Ripeto la ricerca con Granata e ne escono 58, di cui 23 contro la sua attività amministrativa. È una buona media.

Ci illumini lui, in qualità di consigliere comunale di quale maggiore entrata di 50.000 euro stiamo parlando, “da penalità per servizi e beni non resi al Comune”, cui sono vincolati i contributi sciorinati nell’elenco. All’opposizione il compito di denunciare, non alla stampa. Un consiglio al buon Riccardo, amico di lunga, anzi lunghissima data: esca dalla zona grigia dove si è collocato da solo ormai da due lustri e la smetta di fare il “Robespierre” ruspante. E’ una copia mal riuscita e sbiadita dal tempo. Antonello Troya - 18.07.2011