È un invito a partecipare alla rappresentazione meditata che il Cenacolo Culturale Francescano andrà a vivere il 17 Aprile, domenica delle Palme, alle ore 19.00, nella chiesa Madre di Santa Maria del Popolo a Belvedere Marittimo.

È  stata una  frase “che cosa hai capito della storia se non ti sei accorto della foglia che obbedisce al vento”, trovata scritta su un pezzo di carta, e strappata da chissà quale libro, a  suggerirmi il titolo “Sosta sul Golgota”! Davanti a noi sosteranno Pietro, Giovanni, Giuda, Caifa, Pilato, Barabba, la Madre di Gesù , la Maddalena, i difensori di Pilato e di Caifa, che si presenteranno come individui in sé, diversi l’uno dall’altro e che hanno diversamente conosciuto Gesù. A questi personaggi,  un presidente-giudice e una laica, logorata dal dubbio, daranno la parola in un ipotetico processo che è metafora della nostra realtà.

Attraverso le loro voci, oscillanti tra timori e stanchezza, slanci e dubbi, lo sguardo di Gesù emergerà in modo vivo e corposo, facendoci scoprire più luce di quanto si osi immaginare.

I giovani del Laboratorio teatrale del Cenacolo, con cui condivideremo assieme la fedeltà e la passione per Dio e per chi ci vive accanto, ci offriranno significativi monologhi, dialoghi e reazioni e ci faranno scoprire che in questa breve “Sosta” il filo conduttore è l’Amore!  Il fascino che ci trasmetteranno gli attori e i cantori, attraverso ritmi biblici, risonanze evangeliche e laude,  deriva dal credere che in Cristo troveremo sempre quelle braccia aperte, su cui è segnato il suo testamento di Amore: sarà questo a rendere la rappresentazione valida, di quelle che non lasciano indifferenti!

Rivivremo, le tre ore del Golgota, con partecipazione di pensiero, di animo e di cuore, poiché fin dalle prime battute ci accorgeremo che quelle figure del Vangelo, diverse l’una dall’altra, siamo noi, che pur camminando un’intera vita sulla strada della Parola, porteremo sempre in tasca le trenta monete d’oro, senza afferrarne fino in fondo il significato!

Sul Golgota non si ragiona, si contempla! Possiamo esaltarci fino al parossismo, crederci forti fino alla pazzia, sentirci ricchi, prepotenti, arroganti: basterà il ricordo del Golgota, l’ombra della Croce per farci smisuratamente poveri! Sostare sul Golgota solo per tre ore - da mezzogiorno alle tre del pomeriggio si fece buio su tutta la terra - ci deve far pensare che una luce illumina la nostra vita anche a notte fonda, mentre la clessidra si svuota. E l’aurora ci attende ancora!  Olga De Luca – presidente Cenacolo Culturale Francescano – 12. 04. 2011