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Belvedere, comune dimenticato PDF Stampa E-mail
Scritto da lucio carrozzino   
Mercoledì 08 Dicembre 2010 11:59

L’inaffidabilità e l’inconsistenza politica dei nostri Amministratori è confermata dai provvedimenti di questi ultimi giorni, del Governo Regionale, quasi a sancire l’isolamento politico del nostro Comune.

Bastano solo questi ultimi due episodi per capire quanto i nostri Amministratori siano tenuti in considerazione dal Governo Regionale, e, soprattutto dai Consiglieri regionali di cui si vantano, tutti i giorni, di essere amici.

Disseto idrogeologico.

Nella giornata del 4 dicembre 2010, veniva presentato dall’Assessore Regionale, Gentile, nella sede del Genio Civile, l’Apq ( Accordo Programma Quadro ) tra il Ministero dell’Ambiente e la Regione Calabria.

Venivano assegnati circa 37 milioni di euro per 29 interventi da realizzarsi in tutta la provincia di Cosenza, finalizzati al contrasto del rischio idrogeologico.

Dall’elenco dei Comuni, beneficiari di questi interventi, restava fuori il Comune di Belvedere M.mo (CS).

Sono ancora previsti circa 50 interventi, ma dopo lo sblocco dei fondi FAS.

I nostri Amministratori possono ancora sperare.

Punti nascita.

Nella giornata del 6 dicembre 2010, la Commissione regionale sembra abbia bloccato per un anno il “Punto nascita” di Melito Portosalvo, facendo propria la proposta di Giuseppe Giordano ( Italia dei valori) e, ancora, dodici Consiglieri Regionali ( Aiello, Caputo, Chiappetta, Gallo, Guccione, Giordano, Ciconte, Salerno, Parente, Imbalzano, Tripodi, Battaglia ) di maggioranza e di minoranza hanno proposto al Commissario “ad acta”, Scopelliti, di sospendere per un anno la chiusura dei “Punti nascita” di Acri e San Giovanni in Fiore.

E tutto questo a due giorni dall’entrata in vigore ( 10 dicembre 2010) del Decreto  n° 26 del 16 novembre 2010 del Presidente, Scopelliti, in qualità di Commissario “ad acta”, nel quale si prevede la chiusura di “Punti nascita” al di sotto di 500 parti l’anno.

Il “Punto nascita” della clinica Cascini, di Belvedere Marittimo (CS) è tra questi e salvo

un provvedimento di revoca, all’ultimo minuto, del Decreto medesimo,  dovrà chiudere, mentre  nostri Amministratori, ritenuti, ormai, politicamente inaffidabili, dai loro referenti politici regionali,  a parte i “viaggi della speranza”, continuano a rimanere nel più completo immobilismo.Lucio Carrozzino (componente comitato provinciale PRI) - 08.12.2010

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