Incontro interlocutorio definito di sostanziale interesse, quello che si è svolto ieri presso la sede del Consiglio regionale a Palazzo Campanella tra una rappresentanza dell’amministrazione comunale e il presidente della commissione regionale alla sanità, Nazareno Salerno.

All’ordine del giorno due argomenti, il mantenimento del reparto di maternità presso la Casa di Cura Cascini e la mancata erogazione delle spettanze alla clinica Tricarico-Rosano, i cui dipendenti non riescono ad incassare lo stipendio da nove mesi. A rappresentare il Comune di Belvedere Marittimo il sindaco, Enrico Granata, il suo vice, Mario D’Aprile, l’assessore Vincenzo Cristofaro, i consiglieri comunali, Antonio Grosso, Riccardo Ugolino e Salvatore Cetraro. Naturalmente era presente anche il proprietario della clinica privata, Vincenzo Cascini.

Un incontro più che positivo considerata la disponibilità mostrata dalla commissione regionale nell’accogliere i dati riportati dalla Casa di Cura Cascini. Per cui si procederà a sollecitare il commissario dell’Asp ad ascoltare le istanze proposte dalla casa di cura belvederese, dalla distribuzione dei posti letto alla continuità dell’attività del punto nascita.

Tra i rappresentanti della commissione regionale, tra quelli comunali e dirigenti sanitari, sono state valutate una serie di proposte e strategie da attuare a breve e medio termine.

È stato un colloquio molto franco, nel corso del quale i convenuti hanno fatto presente che le scelte che si intendo attuare nel piano di rientro regionale, non si conciliano con le esigenze del territorio.

Soddisfatto il primo cittadino, Enrico Granata, per come la commissione ha recepito le istanze che arrivavano dal territorio, dalla Tricarico come dalla Cascini.

“Il servizio offerto dalla Casa di Cura Cascini – ha detto il sindaco Granata – presenta un elevato standard di qualità. Arrivano a Belvedere Marittimo pazienti da tutto il meridione d’Italia, per gli elevati standard che essa garantisce, con il supporto professionale di ostetriche, anestesisti, pediatri neonatali. Anche il posto che occupa, al centro del Tirreno cosentino, permette a molte mamme di raggiungere un punto-nascita, al quale si rivolgono oltre il 30% delle partorienti, senza ulteriori preoccupazioni”.

In un secondo incontro si è discusso anche delle difficoltà economiche in cui versa la Casa di Cura Tricarico. Anche in questo caso è stata rappresentata la necessità di considerare le effettive esigenze del territorio e quanto sino ad ora è riuscita la clinica privata ad offrire.

Sono nove mesi che medici, infermieri e personale ausiliario registrano il ritardo nell’erogazione dello stipendio. Una situazione che crea incertezze nel settore pubblico ed in quello privato, determinando drammi familiari e sociali. I presenti hanno chiesto alla direzione del dipartimento di garantire il rispetto degli impegni economici da parte delle Aziende sanitarie nei confronti delle cliniche convenzionate, affinché le esigenze di equilibrio finanziario, più volte ventilate, non penalizzino l’utenza in termini di riduzione dei servizi, come in termini occupazionali. Antonello Troya - 01.12.2010