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un consiglio comunale “anestetizzato” dal dissesto idrogeologico PDF Stampa E-mail
Scritto da lucio carrozzino   
Venerdì 26 Novembre 2010 14:23

Forse, aveva ragione l’ex Sindaco, Mauro D’Aprile, quando qualche settimana fa , ironicamente, sosteneva che, a Belvedere M.mo, il dissesto idrogeologico non c’è mai stato, che 36 nuclei familiari non sono mai stati fatti evacuare  dalle proprie abitazioni

e che alcuni dei quali non hanno fatto più rientro in quelle abitazioni o, ancora, che le località Quattromani, Triggiano, Malafarina, Pantaide, Trifari,  San Nicola, Laise, Petrosa   e Centro Storico” non sono mai state interessate dagli eventi alluvionali del gennaio 2009, altrimenti non si spiega questo “ingombrante silenzio di palazzo”.

Anche perchè, mentre, in quasi tutti i Comuni della costa tirrenica si discute dell’emergenza idrogeologica e tutti i gruppi Consiliari ( di maggioranza e di minoranza) sollecitano discussioni nei Civici Consessi su come affrontare unitariamente il problema e concordare ogni iniziativa da intraprendere, per la salvaguardia del proprio territorio, qualora, con l’avvicinarsi della stagione invernale, si ripresentassero nuove situazioni di dissesto idrogeologico, il Comune di Belvedere M.mo, quasi a voler confermare quanto, ironicamente, sosteneva l’ex Sindaco, M. D’Aprile, non solo non si preoccupa del rischio di nuove situazioni di dissesto, ma abbandona a loro stesse le ditte esecutrici degli interventi di somma urgenza in conseguenza degli eventi alluvionali del gennaio 2009”., le quali, ad oggi , e per questo a rischio chiusura, non hanno ancora percepito quanto dovuto, ancor peggio dimostrando l’assoluto disinteresse alla pubblica e privata incolumità.

E quasi a voler “oscurare” chi sollecita richieste in tal senso, i nostri “lungimiranti Amministratori” si preoccupano, invece, con grande disinvoltura e tempestività, di convocare Consigli Comunali ravvicinati, per modificare il Piano Comunale di Spiaggia eliminando lotti “fastidiosi” come il lotto n°20, sebbene fosse in scadenza l’avviso pubblico per l’assegnazione dei lotti medesimi,  per (s)vendere la G. Murat o per approvare delibere Consiliari di varianti al PRG con premi di cubatura, magari revocarle e subito dopo riapprovarle.

Tutto questo mentre si susseguono, da parte della Minoranza, quasi a voler condividere questo silenzio sul dissesto idrogeologico, interrogazioni, mozioni, richieste di Consigli Comunali (aperti e non), su argomenti e temi di attualità, importanti e delicati, quali: Case di cura; Foderauto Brutia; Piano Strutturale Comune; Piano Casa; ma anche  privatizzazione servizio idrico integrato; affidamento servizi pubblici; monetizzazione di aree lottizzate; Revisore dei conti, eletto e poi dimessosi; onore e reputazione dei Consiglieri di Minoranza; ecc…

Mai è stata avanzata alcuna richiesta di convocazione Consiglio Comunale, che discutesse del perché il Comune di Belvedere Marittimo sia rimasto fuori dai contributi regionali, relativi agli eseguiti interventi di somma urgenza, in conseguenza degli eventi alluvionali del gennaio 2009, con le ditte, esecutrici di quei lavori, a rischio chiusura e lavoratori licenziati  o che discutesse e decidesse su come intervenire qualora dovessero ripresentarsi, con l’avvicinarsi della stagione invernale, nuovi eventi alluvionali o, ancora, su come intenderà spendere 1.500.000,00 €  destinati alla sistemazione idrogeologica del comune di Belvedere Marittimo incluse le località di Quattromani, Triggiano, Malafarina, Pantaide, Trifari,  San Nicola,Laise, Petrosa e Centro Storico”.

Eppure 1/5 ( quattro ) dei Consiglieri assegnati sarebbe stato sufficiente per convocare un Consiglio Comunale ad “ hoc”.

Unico Consiglio Comunale che discusse di dissesto idrogeologico,  fu quello del lontano 10 febbraio 2010, su richiesta del Consigliere Cetraro, del gruppo “Orizzonte”, ma in  quel Consiglio Comunale si parlò delle famiglie sfollate, alle quali  i proprietari degli appartamenti , loro locati, avevano inviato la disdetta del contratto perché, ad un anno dalla locazione, il Comune  non aveva ancora provveduto a liquidare il canone dovuto.

E’ solo dell’altro ieri la richiesta, condivisibile e tempestiva, del Consigliere Ugolino, a nome del suo Gruppo, di convocazione urgente di un Consiglio Comunale  a seguito della notizia di chiusura dei centri di nascita con meno di 500 parti l’anno, perché, tra le strutture da disattivare, rientrerebbe il reparto di maternità della Casa di Cura "Cascini".

Allo stesso tempo, sebbene siano trascorsi circa due anni dagli eventi alluvionali del gennaio 2009, ad oggi, non è arrivata la stessa tempestiva richiesta, né da parte del consigliere Ugolino o del suo Gruppo , nè di altri Consiglieri , di convocazione di un Consiglio Comunale sul dissesto idrogeologico, che pure interessa numerose ditte, oggi a rischio chiusura, e, soprattutto, numerosi lavoratori che si sono visti licenziati da quelle stesse ditte perché, ancora, non è stato loro riconosciuto quanto dovuto; con l’aggravante che altri Comuni  si sono visti già riconosciuto il 45% di quanto loro spettante ed, in questi giorni, sembra che abbiano avuto assicurazione per il  riconoscimento di un ulteriore 25%, fino alla concorrenza del 70% dell’importo ammissibile, stanziato dal Presidente Scopelliti, in qualità di Commissario Delegato, che ha destinato ulteriori fondi, pari a € 7.326.321,66, per i Comuni e le province calabresi “per eseguiti interventi di somma urgenza, in conseguenza degli eventi alluvionali del gennaio 2009” , ma  che vedrebbe , ancora una volta, il Comune di Belvedere M.mo escluso da questi ulteriori benefici economici.

Tutto questo non può che portare ad un’amara considerazione.

Lavoratori licenziati, ditte a rischio chiusura, pericolo per la pubblica e privata incolumità non smuovono l’indifferenza dei nostri Amministratori sul dissesto idrogeologico, i quali si giocano, in silenzio, la loro partita di  ping-pong, tra la “paura della responsabilità”, mi auguro solo politica, ed il “coraggio della verità”, verso la cittadinanza che li ha eletti, evitando un Consiglio Comunale della chiarezza, che affronti, unitariamente e sinergicamente, il problema e concordi ogni iniziativa possibile ( ed impossibile ) che possa portare, in tempi brevi, gli stessi benefici economici che altri Comuni si sono visti già riconosciuti.

Fino a quando durerà questa “lunga anestesia” da dissesto idrogeologico? Lucio Carrozzino Coordinamento Pri Alto Tirreno Cosentino - 26.11.2010

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