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sanità, la conferenza dei sindaci contesta il piano di rientro PDF Stampa E-mail
Scritto da ufficio stampa comune di cosenza   

I Sindaci della provincia di Cosenza hanno molto da contestare al Piano regionale sanitario di rientro e riequilibrio, sia per i contenuti che per i metodi adottati per approvarlo.

Lamentano di non essere stati ascoltati e di aver    dovuto subire tagli indiscriminati e contraddittori, non rispettosi degli interessi delle popolazioni.

Pertanto, un Comitato ristretto, composto dai Presidenti delle Conferenze dei Sindaci delle vecchie Asp, oggi accorpate, di Cosenza, Paola, Rossano e Castrovillari, elaborerà nelle prossime settimane una proposta concreta di modifica del Piano.

Lo ha deciso oggi la Conferenza dei Sindaci dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, che, prima di tutto il resto, ha ottenuto il risultato di raggiungere ed abbondantemente superare il numero legale, così premiando la costanza del Presidente Salvatore Perugini nel ripetere le convocazioni.

Oltre sessanta i primi cittadini che, nel momento di maggiore affollamento, si sono ritrovati nel Salone consiliare del Comune capoluogo, insieme al rappresentante dell’Asp dr. Eugenio Gagliardi.

Il Presidente Perugini ha preliminarmente licenziato il primo punto all’ordine del giorno sottolineando la necessità di dotarsi al più presto di un nuovo Regolamento che renda più agevoli le riunioni.

Ma subito dopo l’attenzione è stata tutta accentrata sul secondo punto e cioè lo stato attuale del Piano Sanitario Regionale di riequilibrio.

Perugini ha detto di essere stato informato in agosto – peraltro in qualità di Presidente dell’ANCI regionale e non di Presidente dell’Asp o di Sindaco- dal Governatore Scopelliti dei criteri ispiratori del Piano e di aver invano atteso una pur promessa riconvocazione per rivedere la materia alla luce delle osservazioni avanzate. Solo dalla stampa, invece, ha poi appreso dell’approvazione del Piano.

“La Conferenza dei Sindaci –ha continuato il Presidente Perugini- deve svolgere un ruolo importante. Dobbiamo avere cura dei nostri territori, ma abbiamo anche il dovere di rivolgere uno sguardo più allargato alla nostra provincia. I Sindaci devono essere protagonisti di questa delicata fase, senza posizioni pregiudiziali, ma con l’impegno di entrare nel merito delle questioni e di dare un contributo al miglioramento dell’assistenza sanitaria a tutto vantaggio dei cittadini. Dobbiamo perciò individuare una strategia di metodo e di contenuto. Noto con piacere che rispetto al municipalismo imperante fino a qualche anno fa, si è ormai diffusa la consapevolezza di dover difendere i territori in un’ottica di rete. Pertanto, spetta ora alla Conferenza dei Sindaci esprimere il proprio autorevole punto di vista.”

Ampio il dibattito che ha visto intervenire Sindaci e rappresentanti dei Comuni di Lattarico, Saracena, Mandatoriccio, Cariati, Rossano, Bianchi, Lungro, Castrovillari, Altomonte, Rogliano, San Giovanni in Fiore, Diamante, Marano Principato, Paola.

Preoccupazioni per i tagli – giudicati in molti casi fortemente nocivi  per gli interessi dei malati-  sono venuti da diversi amministratori, insieme all’amarezza per non essere mai stati  ascoltati dal Governatore.  Negli interventi, poi,  la consapevolezza che la sanità regionale va sì riformata con le necessarie revisioni restrittive,  ma che soprattutto non va trascurata un’azione di rilancio globale mirata a bene investire. Prima di chiudere gli ospedali –è stato sottolineato-  vanno potenziati i servizi territoriali. Da qui deve iniziare il percorso virtuoso che porti a maggiore qualità, la cui carenza è la principale causa dell’emigrazione sanitaria.

Per quanto riguarda le funzioni di hub dell’ospedale cosentino, Perugini ha detto di essere ancora in attesa di sapere con quali risorse si realizzerà cardiochirurgia, come si potenzierà il Pronto soccorso, quale sarà il percorso concreto del Centro trapianti, come si organizzerà la rete delle emergenze.

Tanti, dunque, i temi da affrontare. E per essere al massimo operativi, la decisione finale ha puntato sulla creazione di un Comitato che elabori una contro-proposta da portare sul tavolo del Governatore calabrese.

L’impegno è di rivedersi tra due o tre settimane per formalizzare il documento.

Vanno, intanto,  parallelamente avanti i ricorsi davanti al TAR che diversi Comuni hanno già presentato ritenendoli la strada ormai obbligata per ottenere ascolto.

La Conferenza ha poi approvato anche un documento, proposto dal Sindaco di Lattarico, di protesta per le disparità di trattamento che il Governo centrale opera nei riguardi del Nord e del Sud del Paese, con particolare riferimento ai danni per le catastrofi naturali. ufficio stampa comune di Cosenza -22.11.2010

documenti approvati.

1. La Conferenza dei Sindaci

Riunita a Cosenza presso Palazzo dei Bruzi, dopo ampia e partecipata discussione:

a) Evidenziate e ribadite la volontà e la ferma decisione di voler svolgere un ruolo di protagonismo collaborativo per concorrere alla realizzazione della miglior tutela del diritto alla salute dei cittadini;

b) rispettate le prerogative della Regione Calabria e degli organi di gestione, ma rivendicati e valorizzati il proprio ruolo e la funzione di indirizzo e controllo, nonché i poteri istituzionali della Conferenza;

c) ritenuto che il piano di riequilibrio sanitario, oltreché affrontare l’emergenza finanziaria può e deve costituire un momento di rilancio ed una opportunità per giungere finalmente alla integrazione socio-sanitaria, alla migliore distribuzione dei servizi socio-sanitari sul territorio; alla riorganizzazione della rete ospedaliera integrata con la rete territoriale, al potenziamento della rete della emergenza;

d) tenuto conto del fatto che è necessario conoscere l’esatta entità del debito e delle risorse finanziarie per  i necessari investimenti di cui il sistema socio-sanitario calabrese ha bisogno;

e) valutata come indispensabile l’apertura di un confronto di merito tra la Regione Calabria e la Conferenza dei Sindaci;

Tutto ciò premesso

La Conferenza, all’unanimità, delibera:

1) è istituito un gruppo di lavoro ristretto costituito da Sindaci, o loro delegati, dei seguenti comuni: Cosenza, Paola, Rossano, Castrovillari;

2) tale gruppo di lavoro ha il compito, valutato l’attuale piano, di verificarne la compatibilità con le esigenze dei territori in un quadro di armonizzazione con la rete socio-sanitaria della medicina territoriale e di elaborare proprie proposte;

3) di dare mandato al Presidente della Conferenza di riconvocare l’Assemblea all’esito della elaborazione del documento di merito da parte del gruppo di lavoro per l’esame e l’approvazione. Cosenza, 22 novembre 2010

2. La Conferenza dei Sindaci della Provincia di Cosenza

- verificata la disparità di trattamento e di attenzione che il Governo nazionale riserva alle regioni del Meridione rispetto alle Regioni del Nord, per come si evidenzia ormai da più tempo, e per come confermato negli ultimi provvedimenti presi a seguito degli straordinari eventi atmosferici verificatisi in Veneto e in Calabria, nonché nella ripartizione dei fondi per gli investimenti effettuata nei giorni scorsi dal CIPE;

- Constatato il quasi totale silenzio da parte della rappresentanza parlamentare calabrese;

Invita

il Governatore Scopelliti ad indirizzare al Governo nazionale, anche a nome dei Sindaci della provincia di Cosenza, una forte azione di protesta contro il disinteresse che lo stesso ha nei confronti della nostra regione, che comporta un sempre crescente divario socio-economico tra la nostra regione e le regioni del Nord.

I Sindaci di

Lattarico, Altomonte, Terranova da Sibari, Domanico, Roggiano, Lungro, Acquaformosa, Cassano allo Jonio, Mandatoriccio, Cariati, Campana, Terravecchia, Paludi, Amantea, Paola, DIpignano, Saracena, Civita, Serra Pedace, Pedace, Cerisano, Amendolara, Alessandra del Carretto, Lappano, Mangone, S. Stefano di Rogliano, Rogliano, Villapiana, Castroregio, San Lorenzo Bellizzi, Crosia, Trebisacce, Oriolo, Cerchiara di Calabria, Rossano...

 

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