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“centro storico, il nostro gioiello” PDF Stampa E-mail
Scritto da lucio carrozzino   
Martedì 09 Novembre 2010 17:01

Così iniziava il primo punto del programma elettorale (amministrative 2009) della lista “Belvedere Libera”, con candidato a Sindaco E. Granata, per concludere con l’impegno preciso di “acquisto, esproprio e ristrutturazione del Castello Angioino-Aragonese”.

A sottolineare questa volontà scritta si aggiungevano le dichiarazioni pubbliche, ma altrettanto impegnative, rese dall’attuale Sindaco, E. Granata, quando, nel confronto pre-elettorale tra i candidati a Sindaco, nell’anfiteatro comunale, affermava che su due punti, di quel programma, non avrebbe mai derogato: “la cittadella scolastica  e l’acquisto del Castello Angioino-Aragonese”.

Ad un anno e mezzo da quelle dichiarazioni, “la cittadella scolastica” è fallita miseramente, tant’è che per realizzare una (modesta) recinzione/sistemazione dell’area scolastica della Marina, i nostri  lungimiranti Amministratori si sono inventati un “finanziamento privato”, approvando, in Consiglio Comunale, una “variante scandalo”, al PRG, nella quale si concedeva, ad una ditta privata locale, un premio di cubatura  (20%), pari a 1.300 mc, su un costruendo fabbricato, a scomputo di una “modesta spesa” per la realizzazione della recinzione/sistemazione, peraltro necessaria, dell’area scolastica della Marina.

Ma, al peggio non c’è rimedio e, dopo la notizia di messa in vendita del Castello Angioino-Aragonese su internet, si aggiungono le dichiarazioni, “non credibili” e di comodo, del Sindaco, su “rete tre news”, il quale afferma che  l’Amministrazione comunale sarebbe interessata all’acquisto del Castello Angioino-Aragonese , qualora il prezzo di vendita dovesse scendere.

La conferma di questa Sua “non credibile” volontà,   arriva “impietosa” proprio dalla  “messa in liquidazione” della G. Murat, simbolo di tante battaglie, soprattutto politiche, per ottenerne la proprietà o, quanto meno, l’uso pubblico e, oggi, messa in (s)vendita per pagare, forse, parcelle professionali o, peggio, debiti fuori bilancio.

Arrivando al paradosso, che rasenta “il ridicolo”, di affidare, con delibera di Giunta Comunale n°153 del 13 luglio 2010, incarico professionale per “progetto di studio per proposta di acquisto arredi urbani previa verifica aree disponibili – strada provinciale litoranea tirrena ( ex G. Murat)”.

Come può, un’ Amministrazione comunale, essere credibile quando dichiara di voler acquistare il Castello Angioino-Aragonnese, magari anche ad un prezzo congruo e, contemporaneamente, complice un silenzio inspiegabile, (s)vendere un altro bene,  di proprietà pubblica, altrettanto caro alla comunità Belvederese, come la G. Murat ?

E’ più facile pensare che siano state l’indifferenza e l’insensibilità dei nostri Amministratori a suggerire la messa in vendita del Castello su internet e, contemporaneamente, tranciare  quell’esile filo che ha tenuto, per troppo tempo, aperto il dialogo tra proprietà e amministratori, che, in qualche modo, si sono attivati per mantenere vivo questo dialogo tra pubblico e privato, senza , peraltro, raggiungere i risultati sperati. Lucio Carrozzino Coordinamento Pri Alto Tirreno Cosentino - 09.11.2010

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