Il legittimo intervento del consigliere comunale Raffaela Sansoni mi lascia perplesso. Come se bastasse una minaccia di querela per mettere il bavaglio alla libera informazione, che si chiami l’Altrasinistra o BelvedereNews.

Il sito BelvedereNews ha superato da qualche giorno le 100 mila pagine visitate, certificate da un servizio esterno, con una media di oltre 600 contatti al giorno. Quasi altrettanti ne fa l’Altrasinistra. Ciò vuol dire che l’informazione è seguita e che pian piano questi blog stanno coprendo quel ruolo di informazione libera e senza compromessi che Belvedere Marittimo ha più volte cercato di raggiungere. La reazione del consigliere mi sembra abbastanza eccessiva: non può certamente negare che i rifiuti, con cartelle di studi professionali e con il manifesto ci siano. È un dato di fatto inconfutabile, confermato dalle foto. Che poi sui manifesti siano riportate le singole immagini dei candidati alle ultime elezioni, non è certamente colpa del blog o della stampa o di chi a questi blog forniscono informazioni.

Anzi da lei mi sarei aspettato (e mi aspetto) una condanna del simile gesto, compiuto da qualche inconsulto e poco amante dell’ambiente cittadino belvederese: questo sì da denunciare. Che poi rivesta i panni del rappresentante del centrosinistra o del centrodestra poco importa. Il danno purtroppo c’è e va stigmatizzato, in tutte le sue forme. Conoscendo la sua levatura sono più che certo che lei avrà i mezzi e le forme giuste per esprimere il proprio dissenso verso tale deplorevole fatto. Spetterà a lei decidere se la cornice del suo intervento sarà il Consiglio Comunale o le aule di un tribunale.

Nessuno e né tantomeno le immagini hanno più che mai leso la sua dignità di donna, di madre e di professionista. Le foto non dicono questo. Nessun giudice potrà mai avallare una simile circostanza. L’aver mostrato foto che ritraggono il manifesto del gruppo “Insieme” in campagna elettorale non vuol dire che lei inquina l’ambiente e nè che lei è la responsabile. Se lei legge ciò in queste foto, è liberissima di farlo. E se poi il giusto confronto deve diventare spauracchio per l’una o per l’altra parte in causa, allora non è democrazia, è nichilismo puro. Antonello Troya - 19.05.2010