Ma no, consigliere comunale Salvatore Cetraro, da lei non me l’aspettavo: mi scivola sulla provocazione !!!!. Ammetto che tale risposta (da me solleticata) non può che farmi piacere, considerato che nemmeno sfiora le questioni che avevo sollevato (si ricorda ?!?! incarichi.. compensi…).

Ma ciò lo pongo su un secondo piano. La mia storia professionale (che a differenza di quanto lei insinua è chiara e trasparente) lascia ben poco spazio alla serenità intellettuale: in Calabria si gioca al ribasso. Non se ne fanno battaglie, si rischia di perderle, e né si fanno illusioni.

A lei lascio il compito di capire il perché. Si spera solo che se sacrifici sono stati fatti, almeno che siano ripagati.

Non mi faccia dire cose che nemmeno ho pensato. Non sono in dissenso verso la maggioranza e né ho mai usato espressioni tese ad infangare nessuno, né usato toni sarcastici. Se ciò è emerso ne faccio pubblica ammenda.

Ma è la sua risposta che mi ha lasciato perplesso. Eppure cosa avevo scritto di così eclatante: che suonava strana l’idea che ora si muovono tutti a voler risanare le casse comunali, quando si è provveduto a provocarne lo scivolamento verso il segno meno.

Il suo “cuope de theatre” (legittimo intervento, per carità), lo lasci al prossimo Consiglio Comunale dove avrà tutte le risposte che la maggioranza riterrà opportuno darle. Ad ogni modo le rammento anche io che lei è un consigliere comunale, eletto dal popolo. E al popolo lei deve fare riferimento, quindi anche all’agitato addetto stampa, ma che è libero (rendo bene il termine, vero?) di giudicarla come, quando e perché vuole. Non creda di essere immune dalle critiche.

Il passaggio dall’essere il “braccio destro” del sindaco (così va bene?) a consigliere di opposizione sarà stato traumatico, lo capisco. Come anche l’aver dovuto lasciare gli incarichi affidati. Se ne faccia una ragione. Ma questa è tutta un’altra storia.

Ad ogni modo qualcosa di positivo riesco a vedere: mi dà l’assist per chiedere a viva voce che si faccia luce ciò che lei definisce “brutto capitolo della storia belvederese”.

In ultimo lei vorrebbe indicare al sindaco cosa fare dei consulenti. Come allo stesso tempo vorrebbe insegnare al sottoscritto come si fa il mestiere di giornalista. A dirle la verità sono anche stufo di doverle dare risposte.

Solo un appunto finale: non sono un freelancer, forse lei non sa nemmeno cosa vuol dire. Sono un giornalista iscritto all’ordine professionale da 10 anni, attualmente corrispondente dell’Ansa, laureato. Se vuole il mio curriculum non si disperi. Sarà mia cura inviarle una copiosa mail assieme ad un estratto del casellario giudiziario. Così in Consiglio avrà almeno un argomento su cui sparlare. Pardon parlare.Cordialmente Antonello Troya (scusate, ma non sono abituato a mettere il dott.). 11.05.2010