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si rilassi l’addetto stampa Troya, agitato per l’annunciata defenestrazione PDF Stampa E-mail
Scritto da salvatore cetraro   

Sin dal primo giorno di questa nuova esperienza all’interno del Consiglio Comunale di Belvedere Marittimo, non mi sono mai lasciato trascinare nello scambio di attacchi o in “botta e risposta” a mezzo stampa contro alcuno.

Ogni notizia diffusa dai mass-media locali, recante il mio nome, ha sempre avuto ed avrà in futuro lo scopo di rendere informazione ai Belvederesi delle iniziative svolte in qualità di Consigliere Comunale. Questa volta, però, con mio immenso rammarico, non posso tacere innanzi alla inaspettata irruenza ed alla offensiva foga del Dott. Antonello Troya, nominato nell’agosto 2009 “Addetto Stampa” nell’Ufficio Staff del Sindaco Granata. Una foga ed una impulsività che lo hanno spinto ad etichettarmi “il braccio armato dell’ex primo cittadino sulle questioni inerenti i lavori pubblici e l’urbanistica, e perché no anche di affari interni”.

L’esimio Dott. Troya sicuramente non conosce la storia e la dignità di chi scrive, e così, agitato per l’annunciata defenestrazione dal suo incarico, vorrebbe ingiustamente ed ignobilmente inabissare anche il sottoscritto nel clima cupo di quella parte della storia politica belvederese degli ultimi decenni che lui ha vissuto e condiviso in più occasioni. È questo il primo grave errore del Dott. Troya! È questa la palese manifestazione della sua irrazionale foga e della sua impulsività, che lo hanno spinto a toni arroganti e violenti che rischiano di ripercuotersi su quella Maggioranza che lo “ha eletto” nello Staff del Sindaco senza forse approfondite riflessioni ed accertamenti! Una arroganza ed una violenza che nasce certamente dal suo dissenso contro quella stessa Maggioranza, per aver inserito nel Bilancio di previsione 2010 somme di gran lunga inferiori alle sue aspettative, ossia somme di gran lunga inferiori all’onorario, escluso spese, di ben 34.901,00 euro corrispondenti al compenso minimo per prestazioni professionali da “addetto stampa” negli uffici pubblici, quale è il suo incarico.

Per quanto riguarda poi gli “affari interni” che richiama il Dott. Troya, l’esimio freelancer dovrebbe sapere che a chi scrive sanno di oscurità e di nebbia! Gli “affari interni”, che richiama sempre il Dott. Troya ed in cui vorrebbe assegnarmi il ruolo di “braccio armato”, sanno di ambienti in cui chi scrive non sa muoversi, non ha mai osato muoversi, né gli è mai stato proposto di muoversi proprio perché sono a tutti noti la sua moralità ed i suoi principi. Gli “affari interni” rientrano nella sfera della illegalità!!! Ed è proprio per questo che il Dott. Troya dovrebbe guardarsi bene ed astenersi dall’usare espressioni di questo tipo quando si riferisce alla mia persona, avendo Egli una storia, anagraficamente, più lunga del sottoscritto e forse ricca di percorsi che potrebbero suscitare interesse di approfondimento! Diversamente il Dott. Troya dovrebbe provvedere a denunciare quanto è a sua conoscenza! Il Dott. Troya parla di “giochi delle parti”, quasi volendo asserire che la mia legittima iniziativa di interrogare il Sindaco su come saranno utilizzate le somme previste nel predetto Bilancio alla voce “Art. 90 T.U. Incarico professionale alle dirette dipendenze del Sindaco” e le sue successive gravi e gratuite risposte rientrano in un fisiologico “botta e risposta” che deriverebbe dalla contrapposizione dei ruoli di Maggioranza e Minoranza.

Ma ancora una volta, anche qui, il Dott. Troya si sbaglia! I “giochi” non appartengono alla mia persona. Forse a giocare, o a prendersi gioco di coloro i quali hanno sottoscritto quelle famose Delibere dell’agosto 2009, è proprio il Dott. Troya che oggi lancia più o meno celati messaggi che sanno quasi di minaccia quando grida di “non voler lavorare a titolo gratuito”… Per quanto riguarda poi i dubbi del Dott. Troya sui “benefici portati al bene del paese” nella mia precedente attività professionale quale componente dello Staff del Sindaco, il Dott. Troya dovrebbe chiedere a chi gli ha conferito incarico, ossia a chi lo ha nominato “addetto stampa”, anziché buttare fango gratuitamente sulla mia persona, se vi sono ancora oggi in corso lavori pubblici finanziati interamente dalla Regione Calabria sulla scorta di schede ricognitive, nonché di progetti preliminari, definitivi ed esecutivi redatti da chi scrive rinunciando ai corrispondenti compensi professionali...

Fa davvero bene, quindi, il Dott. Troya ad evitare di elencare le delibere di incarico in cui compare “il bravo dr. Cetraro”, come vuole definirmi non perverso sarcasmo, perché sarebbe costretto ad indicare quelle Delibere ove compare appunto la rinuncia agli onorari dell’ingegnere Cetraro, che ammontano a cifre superiori a quelle percepite, al solo fine di ottenere finanziamenti diversamente persi per Belvedere, Città alla quale sarebbe interessante capire cosa ha mai dato o vorrebbe dare il Dott. Troya. È altrettanto offensivo il suo tono e le sue parole, nonché in contrasto con quell’onestà intellettuale che gli riconoscevo, quando vorrebbe lasciare int endere gli innumerevoli benefici tratti dallo scrivente nella passata gestione D’Aprile.

A tal proposito, il Dott. Troya, che non si sa perché ha accesso agli atti meglio di qualsivoglia Consigliere Comunale o cittadino Belvederese, dovrebbe verificare quale attività professionale ha svolto sul territorio comunale chi scrive e dovrebbe interrogarsi se chi è “in scena” oggi assume gli stessi atteggiamenti, rinunciando ed astenendosi per le svariate incompatibilità che la Legge indica e prescrive … senza bypassare incarichi a colleghi di studio, amici, parenti e compari!!! Il Dott. Troya, senza rendersene conto, rischia di aprire un brutto capitolo della storia belvederese!!! Il “bravo Dott. Troya”, per decenza o appartenenza, dovrebbe astenersi da certe gravi e calunnianti affermazioni che rischiano di scontrarsi con un verosimile “sistema belvederese” che sebbene si volga in un meraviglioso territorio lontano dalle pianure oppresse dall’oscurità della nebbia nessuno riesce stranamente a vedere ed al quale chi scrive può serenamente gridare di non appartenere.

Non addebiti alla mia persona, quindi, meccanismi a lui ben noti e mi lasci esercitare, il Dott. Troya, quelle funzioni che i cittadini di Belvedere hanno voluto assegnarmi nonché consenta che in Consiglio Comunale il Sindaco risponda serenamente alla legittima interrogazione sulla necessità dell’Ufficio Staff ossia su come intenderanno il Sindaco e la Giunta utilizzare le somme indicate nel Bilancio di Previsione per l’Anno 2010 alla voce “Art. 90 T.U. incarico professionale alle dirette dipendenze del Sindaco”. Si rilassi il Dott. Troya e non si demoralizzi, perché il Consigliere Cetraro non è affetto da quella sindrome pre-defenestrazione che sta vivendo per contro dal 30 aprile l’esimio freelancer! ing Salvatore Cetraro capogruppo consiliare "L'Orizzonte" - 11.05.2010

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