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il presidente del parco marino Palmiro Manco in visita sull'isola di Dino PDF Stampa E-mail
Scritto da comunicato stampa presidente parco marino   

Palmiro Manco neo presidente del Parco Marino ha inteso verificare di persona la situazione reale nella quale versa l'area indicata come Parco Marino, ed ha cominciato un giro di visite partendo proprio da uno dei monumenti naturali più rappresentativi della costa tirrenica: l'Isola di Dino.

Seguito da un folto gruppo di associazioni il giro sull'isola è inziato alle 9 di Domenica mattina finendo alle ore 14. Con il presidente Manco, Matteo Cassiano amministratore e capogruppo dell'associazione Isola di Dino Club, Vincenzo Lomonaco del "Movimento piccante" associazione ludico sportiva, Fernanda Ruocco dell'organizzazione del Gaia International festival, Antonio Mancuso e Luca Ippolito della Lipu di Rende, Gianni Argirò e Mario Riente del WWF di Praia a Mare, Francesco Cirillo giornalista ed ambientalista del tirreno. Il Presidente del Parco Marino è rimasto colpito dalla bellezza del luogo, dalla ricchezza della flora mediterranea, e dal lavoro che l'associazione "Isola di Dino Club" sta portando avanti per mantenere e difendere l'ambiente sull'Isola di Dino in passato devastata da varie costruzioni ancora presenti e ben visibili lungo il percorso che dal molo porta fino alla parte più alta dell'Isola. Una di queste piccole costruzioni verrà destinata a Osservatorio Ambientale all'interno del Parco marino e servirà a svolgere le funzioni di controllo e monitoraggio di tutto ciò che riguarda il parco, in particolar modo la flora sull'isola e la flora marina quale le piccole praterie di Posidonia e le Gorgonie che ancora circondano tutta l'isola. "Il Parco marino- ha dichiarato il presidente Manco- è un occasione storica per la nostra zona per rilanciare un tipo di turismo sostenibile ed ecocompatibile ed aprirsi a quei flussi turistici che a livello europeo cercano percorsi naturalistici in una zona devastata dal cemento. Sicuramente l'isola dovrà essere bonificata al 100% ( sia in superficie che nei fondali antistanti) , si dovrà fare una seria valutazione di alcuni manufatti , da demolire o da ripristinare, mi riferisco soprattutto nella parte bassa dell'isola . Un tesoro naturalistico non può restare così ! Oggi è tempo delle scelte . Il parco marino deve collegarsi a realtà presenti quali il Parco del Pollino e le vie fluviali quali l'Abatemarco, il Noce, il Corvino, che portano direttamente ad esso". Soddisfazione per la visita è stata espressa da Matteo Cassiano che con vera devozione cerca di mantenere livelli di controllo ambientale sull' isola. comunicato stampa del Presidente Parco marino Riviera dei cedri - 03.05.2010

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