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frane, S.Marino: "bloccare gli sfratti" PDF Stampa E-mail
Scritto da salvatore marino   

Mi dispiace non poter partecipare a questo consiglio comunale anche perché voluto da me, comunque devo ringraziare l’amministrazione che ci ha dato la possibilità di incontrarci tutti: cittadini, maggioranza ed opposizione per discutere esclusivamente dei problemi relativi alle frane e quindi dei problemi idrogeologici che da un anno affliggono il nostro paese,

la nostra vita quotidiana e il nostro futuro e contemporaneamente devo ringraziare l’opposizione che ha preso a cuore i nostri problemi, "ignorandoli".

Non me ne voglia il consigliere Cetraro se uso questo termine ,ma è per dire che mi fa piacere sapere che almeno un consigliere, ad oggi, si è occupato dei problemi del dissesto idrogeologico a livello consiliare e …..poi? Tutto come prima, e gli altri dell’opposizione? Erano impegnati in altro che non è dato sapere. Forse avremmo voluto un interesse più concreto e cioè ritornare in quelle zone tanto disastrate, ma tanto calpestate durante la campagna elettorale, per discutere ed organizzarsi sul da farsi .

Certamente ognuno troverà motivazioni per dire il contrario, ma la verità è che ad un anno dall’evento calamitoso e non mi soffermo a ripetere come è stato gestito perchè in altre occasioni ho avuto modo di esprimere le mie considerazioni.

Comunque oggi ci troviamo a discutere di problemi che dovrebbero essere già risolti ripensando a quanto disponeva l’ordinanza 3741,emanata dal Presidente del Consiglio  in data 18.2.2009, ma cosa è successo se dopo un anno siamo al punto di partenza? Anzi peggio, siamo stati sfrattati, paghiamo la corrente elettrica come seconda casa, perchè la prima secondo l’Enel è a disposizione e di chi?Direi delle frane!

Stiamo vivendo situazioni di disagio economico e psicologico che non è facile comprendere da parte di chi non vive queste realtà e quando poi leggi che il presidente della regione Calabria illustra il rendiconto della sua attività in un “libro patinato” di 239 pagine, pagato certamente  con soldi pubblici calabresi, e ti rendi conto che nulla è stato detto o fatto per il dissesto idrogeologico calabrese pensi  che non ci sono limiti alla presunzione ed alla indifferenza,ma  forse  il Presidente della Regione ha ragione perché ha delegato la Provincia  per cui non ha veramente fatto nulla!.

E quando leggi che il Presidente del Consiglio per la cerimonia di  consegna di tre case in Abruzzo spende 300.000 euro ti rendi conto di cosa vuol dire  rispetto del danaro pubblico o meglio spreco …..

Comunque siamo qui per capire se il consiglio comunale intende continuare a ignorare questo grande e grave problema o se intende condividere le problematiche ed i disagi che stiamo vivendo da un anno, come?

1- bloccare immediatamente lo sfratto  perchè “In materia di esecuzioni per il rilascio di immobile è ammissibile la tutela d’urgenza  art. 700  per ottenere un provvedimento che inibisca l'attivazione della esecuzione forzata “.

2- intervenire presso i propri referenti politici regionali   e provinciali, che fino ad oggi hanno pensato soltanto a delegare, per sbloccare i finanziamenti degli interventi e non solo il 20%  e mi rivolgo ed alla maggioranza ed alle opposizioni.

3- fornire certezze ,attraverso  i tecnici, sulla situazione del territorio interessato dal dissesto e quindi delle nostre abitazioni.

Se il consiglio comunale o meglio l’amministrazione non agirà tempestivamente almeno per bloccare gli sfratti ci vedremo costretti ad una azione eclatante dal momento in cui gli stessi sfratti diverranno esecutivi. Salvatore Marino

* docuemento letto durante il consiglio comunale del 10.02.2010 con odg: dissesto idrogeolico

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