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dissociatore molecolare: le ragioni di un rifiuto PDF Stampa E-mail
Scritto da raffaela sansoni   
Venerdì 20 Novembre 2009 09:25

In data 3.11.2009 il Sindaco di Belvedere Marittimo, ing. Enrico  Granata, inviava a tutti i Consiglieri Comunali una comunicazione per  informarli che è al vaglio dell'amministrazione comunale, una proposta da parte della Società Energo per lo smaltimento dei rifiuti solidi  urbani.

La società propone al nostro comune di realizzare un impianto di  dissociazione molecolare e recupero energetico capace di trasformare i rifiuti, attraverso il loro incenerimento, in Syngas. Il Sindaco considerando la proposta interessante, chiedeva ai  consiglieri comunali di approfondire la loro conoscenza del sistema, e  li invitava ad inviare le proprie considerazioni in merito. Prima di esprimere un giudizio definitivo visitavo il sito internet  indicato nella comunicazione a firma del sindaco (www.energo.st) e  approfondivo la mia conoscenza sui dissociatori molecolari in genere. Esistono dunque in Europa due soli impianti del genere, uno in  Islanda, l'altro a Peccioli (PISA). Il sistema è certamente ancora in una fase altamente sperimentale. Ma, supponendo di non avere altra possibile soluzione al problema  rifiuti, intendo affrontare la questione partendo da una sua visione  positiva. Voglio immaginare che l'impianto sia pienamente efficiente. Voglio immaginare che il sistema non immetta diossina (sostanza  altamente cancerogena) nell'aria in quantità nocive per la salute  pubblica. Voglio immaginare che il syngas prodotto sia un' ottima forma di  recupero energetico. Voglio pensare che periodicamente venga predisposto ed effettuato un controllo di qualità dell'aria e di ogni singola unità dell'impianto. Voglio credere fermamente che saranno sempre sottoposti a rigidi  controlli i rifiuti in entrata nel sistema, nessun trasporto notte  tempo di materiali tossici di indubbia provenienza. Voglio immaginare, insomma, che il dissociatore molecolare  effettivamente abbatta i costi di smaltimento dei rifiuti, produca  nuove forme energetiche, non provochi danni ambientali e soprattutto  non sia dannoso per la nostra salute. Per un sistema ancora in via di sperimentazione è piu' facile  immaginare che esprimere delle certezze. Ebbene, anche se tutto questo fosse vero, sarebbero devastanti i  danni che un impianto del genere arrecherebbe al nostro paese. Belvedere Marittimo non sarebbe piu' conosciuto per le sue bellezze  paesaggistiche, naturali e storico-culturali ma per essersi dotato di  uno sperimentale sistema di smaltimento dei rifiuti. E allora perchè, potendo scegliere, venire a villeggiare nel nostro  paese? Una scelta del genere sicuramente avrebbe delle ripercussioni  negative sul turismo e sull'economia della nostra città che non  vivrebbe più di turismo ma di spazzatura. Raffaela Sansoni – capo-gruppo consiliare “Insieme” -20.11.2009

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