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si può essere, anche, impopolari...se si lavora nell’interesse dei cittadini PDF Stampa E-mail
Scritto da lucio carrozzino   
Martedì 17 Novembre 2009 14:34

Per una volta questa Maggioranza, da quando si è insediata, è riuscita a coinvolgere ( anche se soltanto con una informativa) l’intero Consiglio Comunale e non solo, con una proposta, certamente tutta da valutare, quale quella del dissociatore molecolare, ma sicuramente interessante e percorribile.

Una proposta che mira  alla risoluzione del problema smaltimento rifiuti solidi urbani, oggi più che mai attuale, dopo l’aumento della TARSU ( Tassa Rifiuti Solidi Urbani) del 70% .Proprio per questo è necessario dare una risposta concreta, fattibile ed immediata al problema.Le strade da percorrere sono ben poche: una è senz’altro quella della  raccolta differenziata porta a porta”, ma accanto a questa è necessario valutarne altre, altrettanto valide che, garantendo la salute pubblica, risolvano il problema ed, allo stesso tempo, portino benefici economici alle casse dell’Ente e quindi ai cittadini.

Il dissociatore molecolare, la cui tecnologia si è sviluppata negli Stati Uniti sin dagli anni ’90,  anche se in fase sperimentale in Italia, è una strada percorribile; anzi, potrebbe essere quella giusta per porre fine al problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. Impianti perfettamente funzionanti sono presenti in Cina, Taiwan, Cile, Sud Africa, Filippine, Isole Cayman, Islanda, Australia, Indonesia, Croazia, nonché in molti Stati americani (Alaska, Indiana, Columbia, Washinton, Louisiana, Wyoming, Delaware, ecc.). La tecnologia utilizzata è assolutamente reale e concreta. Infatti il dissociatore molecolare,  per funzionare, raggiunge una temperatura di esercizio inferiore ai quattrocento gradi, con emissione di diossina  praticamente assente. Inoltre si può concretamente affermare che le nanopolveri hanno valori molto più bassi di quelli prodotti dalla combustione del metano ( considerato il combustibile più pulito) in quanto, nel dissociatore molecolare, la combustione è “controllata”. E’ una strada che il comune di Peccioli (PI) sta sperimentando, con ottimi risultati,  e che altri comuni, in Italia,  si avviano a sperimentare. Belvedere potrebbe essere tra questi.

Fermarsi, ancor prima di cominciare, come sembra di capire dalla immediata ed alquanto “insolita” replica del Sindaco, Granata, a chi, legittimamente nutre dubbi sulla validità del progetto, senza averlo effettivamente testato, continua a non deporre bene per questa Amministrazione che, dopo circa sei mesi dal suo insediamento, è già passata alla storia per l’aumento della TARSU (Tassa Rifiuti Solidi Urbani) del 70% e  la nomina dei collaboratori esterni, dei quali il comune di Belvedere Marittimo non ha certamente bisogno, soprattutto se a pagarli sono sempre e soltanto i cittadini. Lucio Carrozzino - coordinamento PRI alto tirreno cosentino - 17.11.2009

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