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scuola di S.Antonio, lettera aperta PDF Stampa E-mail
Scritto da lettera firmata   

riceviamo e pubblichiamo. Giorno 02.10.2009 alle ore 17 presso la Direzione Didattica  della scuola elementare "Gianni Rodari" di Belvedere Marittimo si è tenuto un incontro tra Amministrazione comunale ( Sindaco ing.Enrico Granata, l’ Assessore all’Istruzione sig. Mario D’Aprile, l’ass. alla cultura sig. Vincenzo Spinelli) il  Dirigente  scolastico (dott.ssa Filomena Galizia ) e i genitori del plesso di S.Antonio Abate, per discutere delle gravi carenze strutturali e conseguente disagio in cui versano ormai da anni i locali adibiti ad edificio scolastico.

 Detta struttura non risulta avere i requisiti specifici per svolgere l’attività didattica in quanto in una scuola con cinque classi esistono solo due bagni di cui uno è stato riparato giusto due giorni prima dell’incontro. L’aula che ospita la prima elementare è di circa 18 mq , i bambini sono disposti  in tre file di banchi uno dietro l’altro e con la cattedra dell’insegnante posizionata, per mancanza di spazio sufficiente, di fronte il muro costringendo ella stessa a sedersi su  di una sediolina. I bambini devono per forza di cose rimanere seduti nei banchetti per circa cinque ore senza potersi muovere e con a rischio una eventuale scoliosi che  si potrebbe instaurare nell’arco dello sviluppo. Non esiste una fotocopiatrice per cui gli insegnanti sono costrette a dare informazioni verbali o scritte sui quaderni dei bimbi, manca il  laboratorio di  informatica, la palestra  e non esistono spazi adeguati  alla socializzazione, manca una copertura che ripari i bambini  dalle piogge durante l’attesa dello scuolabus.

La “scuola” si trova ubicata davanti ad un deposito di materiale da costruzione , grossi automezzi gravitano nell’area scolastica con conseguente inquinamento acustico;  inoltre  a circa trecento metri si trova un traliccio di telefonia  mobile e nella stessa zona “volteggiano” cavi  di alta tensione.

In altri termini l’edificio che ospita la scuola è un mini appartamento  di un fabbricato con annessi i garage ma la cosa importante da sottolineare è che tale struttura è privata ed il  comune di Belvedere M.mo pur avendo a disposizione edifici costruiti ad uso scolastico e considerando il beneficio che ne trarrebbe la spesa pubblica ai fini del bilancio comunale ( vedi aumento tarsu)  paga il fitto ad un privato.

Durante l’incontro si è discusso di una eventuale trasferimento in altri locali idonei ma haimè si è giunti alla conclusione, per certi versi “paradossale”, che il 90% circa dei genitori pur coscienti della inidoneità della scuola preferiscono che l’attività didattica continui a svolgersi in uno stato di disagio.

Molti ignorano che l’iniziativa di incrementare il numero degli alunni ammissibili per classe ha conseguenze automatiche sull’affollamento della struttura scolastica e sul necessario adeguamento ai nuovi requisiti igienici, antinfortunistici e di prevenzione incendi, e quindi impone un obbligo di conformità  con la conseguente esecuzione di opere . Interventi straordinari di manutenzione che a mio avviso non saranno possibili  effettuare se l’edificio scolastico rimarrà quello attuale. Lettera firmata - 03.10.2009 

 

 

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