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per l’Inps di Scalea Domenico è morto PDF Stampa E-mail
Scritto da francesco cirillo   

Per l’INPS di Scalea , ieri mattina, avrei parlato con un fantasma. Eppure era lì seduto davanti a me, insieme alla figlia, e mi ha parlato.

Mi ha detto di chiamarsi Domenico Magurno e di essere vivo e vegeto ed anche in buona salute, in buona pace dell’INPS di Scalea che invece lo vuole morto a tutti i costi e precisamente dal mese di maggio, e cioè da quando gli hanno sospeso la pensione. Una misera pensione conquistata con il sudore della fronte. E sì perché Domenico Magurno, classe 1931 per tutta la sua vita ha fatto il muratore. Ha visto nascere case e villaggi per tutta Cirella e Diamante. E vi ha lavorato duramente. Dal 1997 ora si gode la sua pensione. Cura il suo orto davanti casa sua, i suoi bei fiori, poi verso le 10 va al Bar della Piazzetta dove lo aspettano i suoi amici per la solita partita a carte .Finchè in una giornata di maggio, all’ufficio postale di Cirella gli dicono che la sua pensione non era arrivata. Aspetta un giorno , due , poi decide di andare agli uffici dell’INPS di Scalea. E lì apprende la triste notizia. Era morto. Solo che lui Domenico, non se n’era neanche accorto. “E’ tutto un equivoco” gli spiegano solerti impiegati “ stia tranquillo che nel giro di qualche giorno risolveremo tutto e lei avrà di nuovo la sua pensione, ci porti intanto un certificato di esistenza in vita “. Come ? si chiede Domenico. Tutto è a posto, ma devo anche portare un certificato per dimostrare di essere vivo. Non basta la mia presenza, la mia carta d’identità,  la mia tessera sanitaria, il mio codice fiscale, la presenza di mia figlia e chi più ne ha più ne metta. Domenico quindi si reca al comune di Diamante e  qui richiede questo certificato. Si accerta anche che dal comune non sia partito per errore qualche segnalazione all’INPS di una sua morte scambiata con quella di qualcun altro suo omonimo. Assolutamente no gli garantiscono. E quindi Domenico ritorna a Scalea con il certificato di persona vivente e parlante, dal momento che riparla con i solerti dirigenti, i quali gli garantiscono nuovamente che risolveranno la questione nel giro di qualche giorno. E passano questi giorni. Intanto Domenico, deve cominciare a chiedere crediti presso l’alimentare, presso il bar, cosa che conoscendolo tutti gli fanno tranquillamente. Deve anche  cominciare a dare fondo a qualche risparmio per pagare qualche bolletta . Insomma dopo un mese il disagio comincia a farsi sentire e forte. Tutto questo mentre continuano i suoi viaggi a Scalea. Dove ogni volta gli garantiscono che la questione sta per risolversi. Il certificato di esistenza in vita è stato registrato agli uffici centrali- gli dicono-  e quindi la pensione sta per essere riattivata. Passa il mese di maggio. Poi quello di giugno, poi luglio. La pensione non arriva. L’ultima visita di Domenico a Scalea è stata martedì scorso. E qui anche i solerti impiegati alla fine alzano le mani. “Non ci possiamo fare più niente” gli dicono. Tutto dipende da Roma. Dopo tre mesi di attesa gli dicono che non ci possono far niente ? E’ incredibile per Domenico. Cosa deve fare allora andare direttamente a Roma ? Per parlare con chi ? la figlia di Domenico allora pensa di attivarsi chiamando quelle linee telefoniche messe per i cittadini dai nuovi ministri al governo e chiama Linea Amica. “ Benvenuto su Linea Amica, - una voce metallica così le risponde- il contact center che promuove e valorizza i servizi erogati dalla P.A. italiana. Io sono PiA e ti aiuterò nella navigazione del sito per una migliore fruizione dei servizi a disposizione “. La figlia di Domenico parla con questa PIA e questa gli risponde che provvederà ad informare quanto prima i dirigenti della questione. Ad oggi nessuna risposta. Cosa dovrà fare adesso Domenico Magurno per dimostrare di essere vivo e che ci è stato un errore ? Riconosceranno i vari dirigenti questo errore e soprattutto, si saprà mai , chi ha messo in “morte” Domenico ? E ci chiediamo , noi giornalisti, insieme a Domenico: se ci è stato un omonimia, la persona morta davvero, nel caso che questa esista , sta certamente continuando a ricevere la pensione, e ci sarà qualcuno che in qualche ufficio postale di Diamante o  Cirella la sta ritirando dal mese di maggio ? vale la pena di ricordare come più volte abbiamo scritto in altre occasioni, che questi servizi sono davvero indecenti ed investono centinaia e centinaia di persone bisognose. Conosciamo decine e decine di casi come questi. Conosciamo disabili, invalidi, veri che si vedono sospesa la pensione. Conosciamo di questi disabili costretti poi , per  dimostrare la propria invalidità permanente, di viaggi a Cosenza nella sede della commissione esaminatrice, per poi vedersi riconosciuto un diritto oramai inalienabile per gente  che da sempre soffrono, e spesso in silenzio oltre che in piena solitudine. I soliti invisibili  , dei quali come al solito la nostra politica non si accorge assolutamente. Vedremo adesso se qualcuno, dopo il nostro articolo si accorgerà di Domenico. Francesco Cirillo - 18.08.2009

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