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silenzi e disinformazioni PDF Stampa E-mail
Scritto da riccardo ugolino   

Caro Antonello, abilmente hai eluso le domande che avevo posto a te, non in quanto portavoce della giunta Granata (non mi risulta che tu abbia avuto ancora l’incarico ufficiale)

né tantomeno come rappresentante del Circolo cittadino del MPA (prendo atto che questo partito, in Provincia molto vicino alle posizioni di M. Oliverio, a Belvedere passa, armi e bagagli, nel Centrodestra; dopo le elezioni, beninteso, non  prima!) ma come rappresentante di quella stampa “libera” che, durante l’amministrazione D’Aprile, sembrava tenesse tanto a cuore i problemi del Paese da denunciare ogni manchevolezza, qualunque disservizio. Nel mio precedente intervento ti ho chiamato direttamente in causa perché, a differenza degli altri liberi pensatori, nella nota pubblicata il 9 giugno su Laltrasinistra, ti sei detto preoccupato per l’ambiente, per la viabilità…

E’ per   questa ragione che ti ripropongo le mie domande ed altre ancora: ti sei reso conto che i marciapiedi di via G. Fortunato sono stati trasformati in parcheggi? Hai notato la sistematica trasgressione dei divieti di sosta in piazza Marina? Hai preso atto che i muri della città sono di nuovo tappezzati di manifesti abusivi, che è stato soppresso l’infopoint e il servizio di navetta per il Centro Storico?

Hai preferito, praticando lo sport più coraggioso: “infierire sugli sconfitti”, riprendere argomenti abusati: i sacchetti di differenziata sui marciapiedi, l’Appennino Paolano S.p.a., la Foderauto Bruzia… In ogni caso, differentemente da te, non eludo le questioni poste: i sacchetti di differenziata sui marciapiedi, in attesa di essere conferiti negli appositi container, sono inevitabili nel servizio di raccolta “porta a porta” quando lo stesso viene effettuato in aree non raggiungibili dagli automezzi comunali, ma garantisce percentuali di raccolta superiori rispetto al tradizionale servizio di raccolta con contenitori stradali; e comunque la tua opinione, che può cosi essere sintetizzata: poiché “ la qualità del servizio aveva lasciato sul campo parecchie incertezze”, bene ha fatto  Granata a sopprimerlo!, equivale a dire: “poiché il traffico in via G. Fortunato è caotico, vietiamone l’accesso!”. Ma questo è un argomentare che neppure Emilio Fede! E se ti togliessi le bende dagli occhi, vedresti i marciapiedi di via della Repubblica e di via G. Fortunato ancora ostruiti da sacchetti di differenziata; ma mentre prima venivano avviati (ammettiamo pure con ritardo) nei centri di recupero, oggi finiscono nei cassonetti della indifferenziata, con buona pace di tanti cittadini che ancora si affannano a separare il vetro, la carta, le lattine.

Per quanto riguarda la revoca del contributo regionale per il servizio di R.D. (in totale € 110.000,00), è necessario chiarire che il progetto, di durata annuale, si è concluso nel giugno del 2008; quindi, l’amministrazione di Centrodestra non è stata in alcun modo penalizzata e non può accampare giustificazione alcuna per l’interruzione del servizio. Occorre, poi, spiegare che la restituzione della prima tranche del contributo (€ 33.000,00) non graverà sulle finanze comunali perché, essendo stata, l’esecuzione del progetto, affidata all’Appennino Paolano S.p.a., il Comune ha scomputato i 33.000,00 € dai crediti maturati dalla Società mista.

A proposito della presunta mancata rendicontazione che avrebbe provocato la revoca del contributo regionale, anche in questo caso le informazioni, da te acquisite frettolosamente, sono fuorvianti. Il contributo è stato revocato perché l’obiettivo progettuale del 35 % di R.D., insieme alla riduzione della T.A.R.S.U. del 15%, era oggettivamente molto difficile da raggiungere (tanto che dei 9 Comuni del Tirreno cosentino beneficiari del contributo regionale, ben 7 lo hanno rifiutato). Il Comune di Belvedere Marittimo forse lo avrebbe conseguito comunque, se non fosse intervenuta la crisi finanziaria dell’Appennino Paolano S.p.a. e la sua successiva messa in liquidazione; infatti nell’ottobre del 2007, dopo un iniziale periodo di sperimentazione,  la percentuale raggiunta era stata del 30,7% tanto da indurre il Consiglio comunale a deliberare la riduzione della tassa ben oltre il 15%. Alcune riduzioni sono tuttora vigenti (meno 50% per gli emigrati all’estero, meno 30% per i pensionati, meno 50% per gli esercizi commerciali ubicati nel Centro Storico ecc.) altre non sono state applicate a causa del contestuale aumento dei costi di trasporto (oltre 150.000,00 €) e di conferimento in discarica dei rifiuti solidi urbani.

Stupisce, comunque, che mentre ricordi l’impegno da noi assunto di ridurre la T.A.R.S.U. del 15%, dimentichi l’aumento del 70% deliberato dalla “tua” Giunta in data 3 luglio 2009.

Quanto alla fallimentare esperienza della Società mista, oberata da debiti nei confronti dei fornitori, degli enti previdenziali, dei lavoratori dipendenti, ti chiedo di verificare, da giornalista: chi ha tollerato che i Comuni consorziati non versassero all’Appennino Paolano il corrispettivo dei servizi erogati, chi ha consentito al Comune di Amantea di beneficiare del servizio quasi gratuitamente, chi ha gonfiato gli organici della Società a dismisura.

Le risposte potrai trovarle nei libri contabili, relativi agli anni 2000/2005 dell’Appennino Paolano S.p.a.

Infine, per quanto riguarda i titoli altisonanti dei quotidiani locali sulla Foderauto Bruzia, ti ricordo che i D.S. , insieme alle organizzazioni sindacali e alle altre forze politiche del Centrosinistra, hanno garantito e ancora garantiscono gli ammortizzatori sociali ai lavoratori di un’azienda travolta non da una crisi congiunturale ma da un crollo generalizzato del settore tessile.

E di titoli roboanti, come tu mi insegni, sono piene le pagine dei giornali! Come non ricordare il servizio sul Castello Aragonese, in procinto di diventare, come Saint Vincent, Montecarlo, un Casinò internazionale.

P.s. Preferisco darti del tu, cosi come quotidianamente facciamo chiacchierando dal nostro comune amico Raffaele. Riccardo Ugolino consigliere comunale - 11.08.2009                    

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