Non ho potuto, per impegni di lavoro, replicare tempestivamente alla nota del Dott. Pietro D’Anello del 9 Luglio 2009; sarei grato, pertanto, a Laltrasinistra se, nonostante il ritardo, pubblicasse questo mio intervento.

Il Dott. Pietro D’Anello, autoproclamatosi rappresentante della maggioranza degli elettori, replica alla mia analisi del voto amministrativo affermando che i cittadini hanno votato non “per condivisione del programma di questa o quell’altra lista ma per rispetto delle persone, degli impegni e delle professionalità delle figure presenti nelle stesse”. Ritiene, cioè, che la cittadinanza di Belvedere Marittimo non legge i programmi elettorali e, quand’anche ne fosse informata, li ritiene ininfluenti sull’espressione del voto preferendo “il rispetto, l’impegno, la professionalità” dei candidati. Si rende conto, il Dott. Pietro D’Anello, che tale affermazione offende la dignità di quanti votano, e per fortuna costituiscono la maggioranza degli elettori, per convinzioni politiche     (destra, centro, sinistra), per scelte culturali, per programmi amministrativi ritenuti più congeniali alla loro visione del mondo e alla loro idea di Paese? Si rende conto che le sue affermazioni offendono la professionalità, l’impegno e la personalità di tutti i candidati non eletti, i quali, secondo la sua logica, sarebbero, dalla maggioranza degli elettori, meno rispettati come persone e considerati meno professionali degli eletti? Tanto premesso confermo la mia interpretazione del voto la quale, essendo frutto di una valutazione personale, mi sembra ovvio possa essere ritenuta opinabile: il messaggio della lista Belvedere Libera, al di là  delle intenzioni dello stesso Granata, è stato percepito come una liberazione dalle regole, non solo in materia di tributi locali. Sono stati sufficienti i primi 2 mesi di attività amministrativa per rafforzare questa mia opinione: i marciapiedi di via G. Fortunato sono stati trasformati in parcheggi, i muri del paese sono tappezzati da affissioni abusive, i divieti di sosta sono impunemente trasgrediti, la pubblicità sonora viola il regolamento comunale di prevenzione dell’inquinamento acustico.

Per quanto attiene ai tributi, l’evasione accertata e, in parte, riscossa:

•           € 450.000,00 di monetizzazione di aree lottizzate,
•           € 2.100.000,00 di I.C.I. sulle aree edificabili,
•           € 1.100.00,00 di T.A.R.S.U. per superfici non dichiarate,
•           decine di migliaia di euro di I.C.P. e C.O.S.A.P.,

non costituisce una congettura ma un dato oggettivo, da chiunque verificabile, chiarisce di cosa, io, mi occupassi in consiglio comunale e smentisce la populistica affermazione: “come me pagano la maggior parte degli elettori”. Se corrisponde al vero che il Dott. P. D’Anello ricoprirà, quanto prima, la carica di revisore dei conti del nostro Comune, potrà rendersi conto di un fenomeno, l’evasione, che da cittadino, pur esperto di tributi, non aveva percepito. E poiché ritengo acquisita, definitivamente, al pensiero occidentale la critica all’idealismo hegeliano: le idee, cioè, costituiscono una sovrastruttura (überbau) della base economica, considero naturale che gli evasori preferiscano essere amministrati da chi tollera l’evasione piuttosto che da coloro che la combattono.

Ma, parafrasando  Lincoln, si può frodare il fisco per un po’… non per sempre. I contribuenti onesti, quando si vedranno recapitare, nel prossimo autunno, le cartelle T.A.R.S.U. con l’aumento del 70%, come deliberato dalla G.M. in data 3 Luglio 2009, non consentiranno, neppure agli amministratori più compiacenti, di tollerare ulteriormente comportamenti antisociali. Riccardo Ugolino - consigliere comunale -10.08.2009