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progetto marina di Cittadella PDF Stampa E-mail
Scritto da prc -bonifati   
Martedì 04 Agosto 2009 00:00

Progetto Marina di Cittadella un progetto che non valorizza l’ambiente in un’ecosistema, quello Cittadellese, già compromesso da 40 anni di erosione dovuta alla costruzione sull’arenile in primis dei villaggi di Pietra Bianca, 5 Stelle, Calabaya fra il confine nord di Bonifati e Belvedere.

 Il Comune difende l’abitato Gli affaristi difendono se stessi Un dibattito difronte a non più di 150 persone, di cui residenti soltanto il 50%, a testimonianza del disinteresse della cittadinanza verso un ecosistema ormai compromesso in modo irrimediabile ed a cui i due o tre bracci voluti dalle Ferrovie (per proteggere il binario in località Santa Maria) e dalla Regione (per proteggere l’abitato a sud della Marina) purtroppo cambiano poco. Un dibattito dai toni isterici e di pura rivalsa personale, trasformato in rissa verbale in una prima fase e quasi fisica al termine. Ed infatti in chiusura decine di testimoni hanno distintamente ascoltato una minaccia “PICCHIAMOLI!!” : è stato questo l'incitamento che uno dei componenti "stabili" del sedicente <Comitato Difesa Marina> ha urlato verso la Presidenza della Conferenza di ieri pomeriggio sul Lungomare Matteotti (Sindaco e tecnici della Regione e del Comune). Un'altra componente "estiva" di tale Comitato ha addirittura tentato di registrare una comunicazione privata fra il Sindaco ed un Sindacalista e proprio quest'ultimo l'ha allontanata. Insomma un clima di isterìa e nessuna rivendicazione di reale tutela dell'ecosistema cittadellese ormai compromesso al 70% (dati CNR) irrimediabilmente. Il Sindaco fa la sua parte e rivendica il proprio ruolo di tutelare l’incolumità dei cittadini del Rione Marina e quella delle abitazioni sul lato meridionale della stessa. Rivendica alle Ferrovie quella di difendere il rilevato ferroviario poco più a sud. Ma non serve utilizzare toni civili. Le rivalse personali sono tante e troppe per chi ha gestito o vorrebbe gestire potere ed appalti a Bonifati. Infatti, tranne tre frastornati ex-ambientalisti, e qualche confusissimo emigrato in ferie estive, la scarsa platea (scarsa se si pensa che siamo in piena estate) è egemonizzato da una estremamente aggressiva ventina di  personaggi di questo <Comitaticchio>, the tra i componenti "stabili" di tale Comitato conta un noto palazzinaro, un ex-assessore democristiano del periodo del sacco edilizio anni ‘80, un promotore di crociate xenofobe contro gli ambulanti africani, un tecnico deluso da un mancato appalto da parte del Comune ed, immancabili, seguaci di quell’assessore regionale che assunse praticamente tutta la famiglia alla Regione Calabria, ma soprattutto coloro che, proprio nei giorni che nasceva tale Comitato, presentavano – 16 settembre 2008 - formalmente al Comune un progetto di porto per barche a benzine  (N.B. : reiterato in data 4.12.08 numero di protocollo 9475) nel sito in questione. Non mancano i furbacchioni del PDL (fra cui i nuovi alleati di quell’assessore regionale, oggi  Berlusconiano, che puntano a trar fuori da qs Comitaticchio una lista per le Comunali di primavera) ; il Partito Democratico – abituato a Bonifati a proporre cemento a mare, non ha difficoltà a sposare il progetto delle barriere di difesa e le sostiene pubblicamente. Il gioco degli affari, insomma, economici e di partito. I Comunisti se ne tirano fuori : la nostra proposta è chiara , vale a dire quella di garantire l’incolumità degli abitanti e dell’abitato storico (dei villaggi di terze case non ci interessa nulla) e dar mandato all’Assessore Regionale all’Ambiente di risanare da tutti gli abusi sulle coste l’intero bacino orografico dalla Basilicata fino al confine con Catanzaro. Il resto dei progetti è roba dei Comitati d’Affari, non nostra né dell’ambientalismo apartitico, in questi ultimi 10 anni linciato pubblicamente sia nei 13 anni di malamministrazione del PDS-DS che dalla grande maggioranza del <Comitaticchio>, i cui componenti erano ben chiusi, fino a settembre 2008, nelle proprie stanzuccie casalinghe ad assistere , complice od indifferente, al disastro ambientale di Cittadella, mentre noi sistematicamente lo denunciavamo.

 

13 Novembre 2008

Progetto Marina :

il Comitato dei poteri forti risponde scomposto

Con un volantino intimidatorio quanto volgare distribuito a qualche diecina di persone, il sedicente <Comitato dei Promotori> si è esibito in un colpo di coda contro i Comunisti e gli Ambientalisti di Cittadella attraverso un Comunicato scritto, così dice la vox populi, in uno Studio Tecnico o nell’Ufficio di un’Impresa Edile, entrambi alla ricerca di appalti dopo la fine del loro periodo dorato 1993-2005 , periodo dove la gran parte dei “promotori” si è distinta per la sistematica distruzione dell’ecosistema bonifatese.

Prima di elaborare una risposta completa, ci preme subito specificare che :

 

  1. L’Assemblea pubblica sul progetto di presunta difesa dell’abitato della Marina si è tenuta la sera del 29 Agosto 2008 e i “promotori” non hanno inteso parteciparci; in quella sede il PRC ed il WWF hanno manifestato la loro contrarietà a qualsiasi progetto che preveda barriere dure in quanto apportatrici di erosione ;
  2. Il PRC (e nemmeno il WWF che può contare sul consenso della grande maggioranza dei proprietari di abitazioni alla Marina) non hanno ricevuto alcun invito scritto e personalizzato per la riunione sulla portualità occulta tenutasi nella sala polivalente il pomeriggio dell’1.11.2008 ;
  3. Nessuna associazione ambientalista del Tirreno ha partecipato a tale riunione, bensì singoli individui facenti parte di uno sconosciuto, quanto ininfluente, gruppetto dell’Alto Tirreno, che contano consolidati rapporti amicali di merenda nel nostro paese ;
  4. Dopo la <Conferenza dei Servizi> del 7 Novembre il Progetto è restato sostanzialmente immutato rivelando con ciò la completa insussistenza tecnica e politica dei “promotori” che in realtà mirano alla costruzione di un porto inquinante e apportatore di erosione ed esclusivo della balneazione ;
  5. Il PRC non si farà intimidire dalle intimidazioni contenute nel Comunicato degli studi tecnici e delle imprese edili ed auspica che ad esso non facciano seguito altro genere di intimidazioni quali lettere anonime di vario genere e minacce verbali, come avvenuto negli anni scorsi;
  6. Il PRC in queste settimane proseguirà nelle sedi opportune la sua battaglia contro ogni ulteriore imposizione di barriere dure sul litorale, sia quelle proposte dal Genio Civile sia quelle progettate dalla stragrande maggioranza dei promotori i quali mirano alla costruzione di un porto, come già detto, inquinante ed apportatore di erosione che renderebbe impossibile la balneazione. Prc - circolo di Bonifati - 04.08.2009 

 

 

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